BERTOLACCI HA DATO UN SENSO ALLA SUA STAGIONE #MilanLazio pic.twitter.com/ziEhluF77J
— MILANISTAXXXL (@VECCHIOCUORE72) 13 aprile 2019
Che rissa finale in #MilanLazio! pic.twitter.com/9euawwfjvP
— Nongiocoacalcio (@nongiocoacalcio) 13 aprile 2019
Alessandra Gozzini per gazzetta.it
kessie
milan lazio kessie
RIGORE NO, RIGORE SI’ — Nel secondo tempo sembrano entrambe aver poca voglia di scoprirsi: chi lo fa rischia, e chi rischia in questa partita si espone in maniera determinante in vista del finale di campionato. Può essere la ragione per cui prima di annotare un’occasione devono passare 20 minuti: Caicedo (dentro per l’infortunato Correa) lancia Romulo, che incrocia e di nuovo trova pronto Reina. Anche il Milan perde uno dei suoi per infortunio, e non è uno qualunque: fuori capitan Romagnoli, da valutare l’entità dello stop muscolare al polpaccio. Paradossalmente è ora che trova il coraggio di lanciarsi avanti e in tre minuti conquisterebbe due rigori.
gattuso leonardo maldini
Il primo (76’) è giustamente annullato dalla Var: sul traversone di Calhanoglu il pallone impatta con il braccio di Acerbi, aderente al corpo. Al 79’ quello che non si può cancellare: Laxalt cerca in area Musacchio, atterrato da Durmisi. Tra Kessie e Strakosha vince il primo: Milan in vantaggio. La ruota rossonera ora gira per tutti, ma non per Suso: vorrebbe un gol per la svolta, ma sull’occasione finale Strakosha è bravissimo. Nella tensione generale è Inzaghi a essere allontanato e quando lui non c’è protestano tutti gli altri: contatto Rodriguez-Milinkovic, per la Lazio è rigore. Per Rocchi e i suoi assistenti no. Ed è l’ultimo motivo di tensione della partita. Prima della rissa finale che ha visto protagonisti Luiz Felipe e Calhanoglu, a cui è seguito un parapiglia generale. Dopo sarà rabbia biancoceleste e gioia rossonera. La Lazio resta a 49 punti, il Milan riconquista il quarto posto Champions a 55.
Da gazzetta.it
roma udinese ranieri
"Abbiamo sofferto molto nel primo tempo. I primi 5-7 minuti abbiamo rischiato molto - dice l'allenatore della Roma Claudio Ranieri dopo la vittoria all'Olimpico sull'Udinese per 1-0 - cercando di togliere loro il contropiede, ma poi abbiamo preso bene le misure.
Non riuscivamo però a fare quanto chiesto in allenamento, anche perché in partita ci sono gli avversari, però faccio i complimenti ai ragazzi: non si sono mai disuniti, riuscendo a portare a casa una partita difficilissima, così come pensavo fosse". Sui titolari e le pedine tenute per la ripresa il tecnico spiega: "Marcano ha fatto una grande partita così come Juan Jesus ma nel secondo tempo con Pellegrini e Florenzi è stato un pochino più facile. Facevamo fatica a rompere la linea dei 5 o dei 3 che dir si voglia, Pellegrini è rientrato da poco e De Rossi non sapevo quanta autonomia avesse e poi si è fatto male ma la formazione iniziale deve tenere conto di tanti elementi".
"VORREI DI PIÙ" — "Se abbiamo ritrovato compattezza? - ha aggiunto in conferenza stampa - Adesso i giocatori hanno compreso quello che chiedo loro, di essere squadra. Credo mi stimino e cercano di fare quello che chiedo, io vorrei di più ma va bene così. Qui ci dobbiamo sacrificare tutti per il bene della Roma".
roma udinese dzeko
SACRIFICI — È sorridente Ranieri dopo aver allontanato qualche nube: "La squadra doveva ritrovare fiducia, quando si perde tutti vogliono fare qualcosa in più e ci si dimentica di essere squadra, invece a volte è necessario anche sacrificarsi per il compagno". Quanto alla promessa giallorossa spiega: "Zaniolo? È un centrocampista, e riesce a sopperire in un ruolo non suo grazie alle sue qualità tecniche e fisiche, so che gli chiedo un sacrificio ma bisogna sacrificarci tutti per il bene della Roma". Sulla sfida con Lazio, Inter e Atalanta per un posto in Champions dice: "Tutte quelle che sono in lotta lotteranno fino in fondo, alla fine sarà un particolare a mandarne una in Champions e le altre in Europa League: tutte stanno bene, bisognerà combattere fino all'ultimo".