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    CORSA CHAMPIONS AL VELENO - IL MILAN SUPERA LA LAZIO CON UN RIGORE DI KESSIE E CONTROSORPASSA LA ROMA - LA FURIA DEI BIANCOCELESTI CONTRO ROCCHI PER L’INTERVENTO DI RODRIGUEZ SU MILINKOVIC NEL RECUPERO - IL VIDEO DELLA RISSA FINALE – KESSIE E BAKAYOKO PRENDONO IN GIRO ACERBI A FINE GARA: LA MAGLIETTA DEL DIFENSORE LAZIALE ESIBITA COME UN TROFEO - DZEKO TORNA A SEGNARE ALL'OLIMPICO DOPO QUASI UN ANNO E LA ROMA BATTE L'UDINESE RANIERI: “VORREI DI PIU’ MA…” - VIDEO


     
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    Alessandra Gozzini per gazzetta.it

    kessie kessie

    Lo scontro diretto per la Champions va al Milan. Un passaggio che rischia di essere decisivo per il futuro del campionato. Restano punti e partite a disposizione, ma questa può lasciare il segno. A maggior ragione per il Milan, che torna alla vittoria. E’ la squadra di Gattuso ad aver più bisogno del successo (nelle ultime quattro tre sconfitte e un pareggio) ed è possibile che sia la tensione a bloccare la squadra di Rino nei primi minuti. Se dopo tre minuti il Milan non è sotto lo deve a Reina: sull’azione di Correa, arriva Immobile al tiro e il vice Gigio si distende a mettere in angolo.
     

    milan lazio kessie milan lazio kessie

    Per trovare la risposta rossonera (dopo una fase interlocutoria di azioni manovrate ma senza sviluppi decisivi) si va oltre la mezzora: Calabria crossa dalla sua fascia e Piatek impatta, mandando a lato di pochissimo. Il primo tempo si chiude come si era aperto: sull’invito di Luis Alberto per Immobile, Ciro muove l’esterno della rete. La Lazio sembra in generale avere i nervi più distesi: manovra per poi scontrarsi sul muro difensivo rossonero. Il Milan va a momenti: cerca di accendere Suso, invano, e tenta più spesso con Calhanoglu e Borini. Piatek si muove ma è poco armato e ben controllato.
     

    RIGORE NO, RIGORE SI’ — Nel secondo tempo sembrano entrambe aver poca voglia di scoprirsi: chi lo fa rischia, e chi rischia in questa partita si espone in maniera determinante in vista del finale di campionato. Può essere la ragione per cui prima di annotare un’occasione devono passare 20 minuti: Caicedo (dentro per l’infortunato Correa) lancia Romulo, che incrocia e di nuovo trova pronto Reina. Anche il Milan perde uno dei suoi per infortunio, e non è uno qualunque: fuori capitan Romagnoli, da valutare l’entità dello stop muscolare al polpaccio. Paradossalmente è ora che trova il coraggio di lanciarsi avanti e in tre minuti conquisterebbe due rigori.

     

    gattuso leonardo maldini gattuso leonardo maldini

    Il primo (76’) è giustamente annullato dalla Var: sul traversone di Calhanoglu il pallone impatta con il braccio di Acerbi, aderente al corpo. Al 79’ quello che non si può cancellare: Laxalt cerca in area Musacchio, atterrato da Durmisi. Tra Kessie e Strakosha vince il primo: Milan in vantaggio. La ruota rossonera ora gira per tutti, ma non per Suso: vorrebbe un gol per la svolta, ma sull’occasione finale Strakosha è bravissimo. Nella tensione generale è Inzaghi a essere allontanato e quando lui non c’è protestano tutti gli altri: contatto Rodriguez-Milinkovic, per la Lazio è rigore. Per Rocchi e i suoi assistenti no. Ed è l’ultimo motivo di tensione della partita. Prima della rissa finale che ha visto protagonisti Luiz Felipe e Calhanoglu, a cui è seguito un parapiglia generale. Dopo sarà rabbia biancoceleste e gioia rossonera. La Lazio resta a 49 punti, il Milan riconquista il quarto posto Champions a 55.

     

    RANIERI

    Da gazzetta.it

     

    roma udinese ranieri roma udinese ranieri

    "Abbiamo sofferto molto nel primo tempo. I primi 5-7 minuti abbiamo rischiato molto - dice l'allenatore della Roma Claudio Ranieri dopo la vittoria all'Olimpico sull'Udinese per 1-0 - cercando di togliere loro il contropiede, ma poi abbiamo preso bene le misure.

     

    Non riuscivamo però a fare quanto chiesto in allenamento, anche perché in partita ci sono gli avversari, però faccio i complimenti ai ragazzi: non si sono mai disuniti, riuscendo a portare a casa una partita difficilissima, così come pensavo fosse". Sui titolari e le pedine tenute per la ripresa il tecnico spiega: "Marcano ha fatto una grande partita così come Juan Jesus ma nel secondo tempo con Pellegrini e Florenzi è stato un pochino più facile. Facevamo fatica a rompere la linea dei 5 o dei 3 che dir si voglia, Pellegrini è rientrato da poco e De Rossi non sapevo quanta autonomia avesse e poi si è fatto male ma la formazione iniziale deve tenere conto di tanti elementi".

     

    "VORREI DI PIÙ" — "Se abbiamo ritrovato compattezza? - ha aggiunto in conferenza stampa - Adesso i giocatori hanno compreso quello che chiedo loro, di essere squadra. Credo mi stimino e cercano di fare quello che chiedo, io vorrei di più ma va bene così. Qui ci dobbiamo sacrificare tutti per il bene della Roma".

    roma udinese dzeko roma udinese dzeko

     

    SACRIFICI — È sorridente Ranieri dopo aver allontanato qualche nube: "La squadra doveva ritrovare fiducia, quando si perde tutti vogliono fare qualcosa in più e ci si dimentica di essere squadra, invece a volte è necessario anche sacrificarsi per il compagno". Quanto alla promessa giallorossa spiega: "Zaniolo? È un centrocampista, e riesce a sopperire in un ruolo non suo grazie alle sue qualità tecniche e fisiche, so che gli chiedo un sacrificio ma bisogna sacrificarci tutti per il bene della Roma". Sulla sfida con Lazio, Inter e Atalanta per un posto in Champions dice: "Tutte quelle che sono in lotta lotteranno fino in fondo, alla fine sarà un particolare a mandarne una in Champions e le altre in Europa League: tutte stanno bene, bisognerà combattere fino all'ultimo".

     

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