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    GAD LERNER HA UN TALENTO SPECIALE: INTERPRETA TUTTI I RUOLI IN COMMEDIA! OGGI ''LICENZIA'' DI NUOVO I SUOI RIVALI TELEVISIVI: MENTRE LUI È IN ONDA SU LA7, DEL DEBBIO, MARIO GIORDANO, PORRO E MARIA GIOVANNA MAGLIE DOVREBBERO ESSERE EPURATI DAI CANALI (PRIVATI) DI MEDIASET. LUI CHE NEI GIORNI PARI PIANGE PER QUALCHE EPURAZIONE E NEI GIORNI DISPARI VIAGGIA A BRACCETTO DEL GOVERNO DI TURNO - MARIO GIORDANO: ''È OSSESSIONATO DA ME. MEGLIO MANDARE IN ONDA SALVINI CHE I PEDOFILI COME FACEVA LUI''


     
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    1. GAD LERNER HA UN TALENTO SPECIALE: INTERPRETA TUTTI I RUOLI IN COMMEDIA. OGGI LICENZIA DI NUOVO I SUOI RIVALI TELEVISIVI

     

    DAGONOTA

     

    gad lerner gad lerner

    Gad Lerner ha un talento speciale: interpretare tutti i ruoli in commedia. È grazie a questa capacità straordinaria che da 50 anni non manca mai sugli schermi e sui giornali italiani. Una volta da pasionario di ''Lotta Continua'', l'altra da ospite dello yacht da 80 metri di Carlo De Benedetti. Una volta da sedicente martire di epurazioni tv, l'altra da epurator che manco Storace ai tempi d'oro. Una volta moralizza le Veline di ''Striscia'' in quanto ''stereotipo della volgarità'', l'altra è protagonista di bollenti romanzi erotici di grandi scrittrici italo-spagnole che dialogano con il suo membro. Una volta col Rolex e doppio petto, l'altra in brache di lino in mezzo ai poveri (ma sempre col Rolex). Insomma ci siamo capiti.

    gad lerner carlo de benedetti gad lerner carlo de benedetti

     

    Un nuovo genere del suo multiforme ingegno sono i corsivi sul ''Venerdì''. Nel numero in edicola oggi torna ad attaccare i volti ''sovranisti'' di Mediaset, da Mario Giordano a Paolo Del Debbio, da Nicola Porro a Maria Giovanna Maglie, con un editoriale-fotocopia di quella ''lista di proscrizione'' con cui lo scorso maggio si augurava la scomparsa dai canali (privati) del Biscione di chi non la pensa come lui.

     

    gad lerner laura boldrini gad lerner laura boldrini

    La cosa divertente, allora, era che proprio in quei giorni iniziava il suo ennesimo programma sulla Rai. Lui, grande nemico del governo giallo-verde (in carica) eppure liberissimo di debuttare con una puntata intera contro la Lega, sulla tv di Stato che la Lega controllava. Salvini lo criticò, lui colse l'occasione per fare la vittima, e il battage mediatico (unito a un ottimo traino) gli regalarono buoni ascolti alla prima puntata, di cui si vantò prematuramente. Infatti con le puntate successive, lo share andò a picco e lui smise di gongolare. Non ebbe neanche più occasione di fare la vittima, visto che il suo programma non faceva più notizia.

     

    Ieri sera, mentre le copie del ''Venerdì'' con il suo editoriale contro i conduttori Mediaset venivano caricate sui camion, lui si adagiava sullo sgabello di ''Piazzapulita'', dove per oltre mezz'ora sarebbe stato protagonista assoluto, e dove avrebbe esposto la sua visione giustamente e liberamente ideologica della guerra in Siria. E, sarà un caso, in diretta concorrenza con Del Debbio, che su Rete4 era in onda con il suo ''Dritto e Rovescio''.

     

    GAD LERNER LEGGE LA VERITA' GAD LERNER LEGGE LA VERITA'

    Il bello, anzi il brutto, è che stavolta la lista di proscrizione arriva da uno che non è più all'opposizione, ma si trova di nuovo al governo, avendo avuto per molti anni la tessera del Pd (altro cortocircuito politico-mediatico), avendo curato la comunicazione di Laura Boldrini, avendo presentato numerosi eventi con Prodi e altri leader della sinistra.

     

    Gaddino ogni giorno apre l'armadio e si trova davanti una fila di gilet. Da critico tv, ospite tv, presentatore tv, editorialista cartaceo, intellettuale organico, twittarolo caustico, martire del pensiero. Ogni tanto si confonde e ne indossa due o più alla volta, come stavolta. Visto che il primo editoriale non è bastato a convincere gli italiani a scendere in piazza contro i proscritti, oggi ci riprova a licenziare i dipendenti di un gruppo privato che nulla hanno a che vedere col servizio pubblico (quello è territorio suo). Peccato che nel frattempo i tremendi sovranisti continuano a crescere negli ascolti (battendo pure i programmi in cui appare lui…) e vengono allungati di 4 puntate (è il caso di Mario Giordano).

     

    salvini lerner salvini lerner

    Ma Lerner non si scoraggia: in fondo è lo stesso che quest'estate è andato a Pontida in mezzo ai leghisti per aizzarli, per poi lagnarsi del fatto che Salvini non lo avesse difeso dagli insulti di quattro scalmanati. Ed è pure lo stesso Gad che, nei panni del brillantone da Twitter, si rammaricava che Salvini e Razzi non fossero morti in Corea del Nord.

     

     “Bomba all’idrogeno in Corea del Nord, peccato che Salvini e Razzi non si trovassero nella loro patria elettiva”, cinguettava senza curarsi del politicamente corretto.

     

    Aspettiamo nuovi, eccitanti ruoli dell'inesauribile Gad.

    GAD LERNER GAD LERNER

    Ps: manco il tempo di scriverlo, ed ecco la gaddata du jour: l'indignazione suprema per le manette in prima pagina del ''Fatto Quotidiano''. Lui che nel 2011 dal PalaSharp di Milano, al convegno di ''Libertà e Giustizia'', chiedeva le dimissioni di Berlusconi perché indagato (poi fu assolto) per essere andato a letto con Ruby. A proposito di garantismi…

     

     

     

    2. IL TELESOVRANISTA VA SEMPRE IN ONDA

    Gad Lerner per ''il Venerdì - la Repubblica''

     

    Se Carlo Freccero su Raidue ha ballato il sovranismo per una stagione sola, come una qualsiasi macarena estiva che passa di moda con le prime piogge, altrettanto non si può dire dell' informazione televisiva targata Mediaset.

    LERNER SALVINI RAZZI LERNER SALVINI RAZZI

     

    Mentre la seconda rete della tv pubblica subiva il ricambio di maggioranza politica trasformandosi in un guazzabuglio, nel quale vengono obbligati a coabitare il putinismo destrorso di Gennaro Sangiuliano e il pop sinistreggiante di Fabio Fazio, ecco, per una volta è Mediaset a rivelarsi il laboratorio culturale più sintomatico e interessante. Avrete notato che il rilancio dei talk show di destra in cui già da tempo si era specializzata con successo Retequattro, con firme come Paolo Del Debbio, Mario Giordano, Nicola Porro (e Maurizio Belpietro) circondati da opinionisti vari e tribuni del popolo che vanno dalla trumpiana Maria Giovanna Maglie fino al neo-ortodosso Alessandro Meluzzi, assume oggi il gradevole sapore familiare di un revival.

     

    il post di gad lerner su trump e hillary il post di gad lerner su trump e hillary

    Furono loro, per primi, seguiti altrove dalla condiscendenza dei Floris e dei Telese, a far coincidere la propria audience con il gergo di facile presa e suggestivo di Salvini. Ne divulgarono l' agenda, spianandogli la corsia del sorpasso rivelatosi decisivo: Lega primo partito del centrodestra, e pazienza se ciò avveniva a scapito del partito dell' editore. Si ricorderà che dopo quell' inatteso sovvertimento, quando ormai la frittata era fatta, a Mediaset vennero assunti provvedimenti drastici. Sospensione immediata delle trasmissioni dei personaggi individuati come populisti, e dunque seminatori di mentalità salviniana. Invano fu tentato un riequilibrio con velleitari innesti di firme più moderate, anche provenienti da Rai3.

    PAOLO DEL DEBBIO PAOLO DEL DEBBIO

     

    Ma ecco che di nuovo il palinsesto si ribalta e torna più salviniano che mai. Mi piace pensare che ciò non accada per mera direttiva aziendale, ma che sia stato invece un umore diffuso a destra, una pulsione naturale, a risospingere sulla cresta del prime time quei paladini del salvinismo che, se potessero, il mattatore Matteo lo piazzerebbero ospite d' onore in tutte le loro puntate.

     

    nicola porro nicola porro

    Intendo dire che la polarizzazione dei telespettatori, ormai quasi sempre coscritti e arruolati per appartenenza di canale e di talk, come ci spiega Stefano Balassone, a Mediaset non poteva che assegnare la rappresentanza di una corrente reazionaria sotterranea e profonda della società italiana che, una volta riaffiorata, andava pure incanalata. So che quelli lì si arrabbiano quando descriviamo il mix sovranista e anticasta, con venature razziste e fasciste, dell' Italia che impersonano. Ma non è mica colpa nostra se la storia ci lascia in eredità, pure sui teleschermi, una destra così.

    maria giovanna maglie 3 maria giovanna maglie 3

     

     

    3. MARIO GIORDANO ATTACCA GAD LERNER DOPO PIAZZAPULITA: "UN POVERETTO OSSESSIONATO DA ME"

    Da www.liberoquotidiano.it

     

    Gad Lerner attacca, Mario Giordano risponde. Il conduttore di Fuori dal coro scrive su Twitter: "Lerner ossessionato torna ad attaccarmi perché manderei in onda il sovranismo. Poveretto. Ormai ripete sempre le stesse cose. E comunque sempre meglio mandare in onda il sovranismo che i pedofili". Il riferimento risale a un controverso episodio di molto tempo fa. La risposta di Giordano è arrivata dopo gli attacchi alla sua televisione arrivati nel corso di PiazzaPulita, il programma di Corrado Formigli in onda su La7 il giovedì sera.

    MARIO GIORDANO MARIO GIORDANO

     

    Fece scalpore, nel 2000, la decisione di Lerner, allora direttore del Tg1, di mandare in onda le foto dei siti pedofili a corredo della notizia sull'operazione antipedofilia in Russia e in Italia hanno scatenato una tempesta di polemiche su Tg1 e Tg3, con Gad Lerner, direttore del telegiornale della Rete Uno della Rai costretto a scusarsi in diretta per quelle foto mandate in onda. Foto che hanno fatto saltare sulla sedia l'allora direttore generale della Rai Pierluigi Celli.

    Gad Lerner Gad Lerner

     

     

    lerner lerner lerner lerner

     

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