1 - L'OFFERTA AD ALITALIA SCADE IL 31 AGOSTO, SUL TAVOLO 100 MILIONI PER L'AVIATION
Rosario Dimito per “Il Messaggero”
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Ita prova a recuperare il tempo perduto dai commissari di Alitalia, ponendo termini stringenti alla proposta del 16 agosto, resa binding due giorni fa con delibera del cda, per acquistare il ramo d'azienda aviation della compagnia in amministrazione straordinaria.
Nell'offerta, secondo quanto risulta al Messaggero, è fissata la scadenza per avere una risposta dalla controparte: ore 18 di martedì 31 agosto, atteso che nei sette giorni seguenti si dovrà concludere il confronto sindacale iniziato ieri.
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Nell'offerta, elaborata con l'ausilio dello studio Chiomenti, è naturalmente specificato il prezzo per rilevare 52 aeromobili (7 di lungo raggio, il resto di corto e medio), un numero di slot correlato (370 in Italia ed estero) oltre ai contratti di servizio e agli asset accessori. Il valore è coperto dal massimo riserbo.
Da fonti governative che seguono l'evoluzione del negoziato, finora non privo di tensioni per le esasperate lungaggini dell'amministrazione straordinaria, trapela che il valore è molto al di sotto della metà della dotazione fornita dal Mef alla newco in conto aumento di capitale per consentire il decollo il 15 ottobre.
ITA ALITALIA - NUOVO MARCHIO
E siccome la dotazione deliberata dall'assemblea del 28 luglio scorso è di 700 milioni, il prezzo dovrebbe attestarsi sui 100 milioni atteso che la liquidità residua dovrà servire a Ita per far fronte alle spese ordinarie di gestione, come il carburante e gli stipendi ai 2800 dipendenti dell'organico iniziale.
Il presidente Alfredo Altavilla, d'intesa con l'ad Fabio Lazzerini, ha ritenuto di gestire con prudenza le risorse per non trovarsi a corto di liquidità fino a quando non verranno incassati i fondi dalla vendita dei biglietti a partire dalla giornata di oggi.
ITA - ITALIA TRASPORTO AEREO
LA GARA SUL BRAND
Ma la capacità negoziale di Altavilla (si ricordi che il manager nato a Taranto ha maturato la sua esperienza in Fiat dove ha portato a termine l'accordo di cessione del 20% di Fiat Auto a GM del marzo 2000 con la famosa put che cinque anni dopo ha fruttato a Torino 1,55 miliardi (e il recupero della quota girata agli americani) ha suggerito di definire un percorso certo e stringente per acquisire le attività di volo.
Per questo Altavilla ha voluto fissare un termine breve - appunto il 31 agosto - per l'accettazione dell'offerta. Questo sul presupposto che entro il 3-4 settembre arrivi il pronunciamento ufficiale e definitivo della Commissione europea all'operazione di salvataggio, che sarà la fotocopia della comfort letter inviata il 15 luglio con la quale sono state recepite le modifiche al piano industriale Ita nel segno della discontinuità.
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Il sì finale di Bruxelles verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e a quel punto, nella settimana successiva (quindi 10-11 settembre), i commissari potranno indire i bandi di gara sul marchio, le attività handling e la manutenzione: in queste ultime potrà scendere in campo la newco. Per poter gareggiare e avere chance di conquista del marchio Alitalia, Altavilla ha ritenuto che Ita si fosse prima già aggiudicata le attività di volo. Ecco perché la scadenza dell'offerta a fine agosto: nelle prossime ore potrebbero tenersi riunioni fra le parti per affinare la proposta.
2 - ITA, TENSIONE SU STIPENDI E ORGANICI TRATTATIVA IN SALITA CON I SINDACATI
Umberto Mancini per “Il Messaggero”
Primo incontro tra i sindacati e il vertice di Ita su organici e stipendi. Con la trattativa sul personale della nuova compagnia tricolore che parte subito in salita. Se non altro perché la cura dimagrante a confronto con i numeri della vecchia Alitalia (10.500 contro i 2.800 che verranno assunti dalla newco) non è certo leggera. Tutt'altro.
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Anzi rispetto ai contatti informali che si sono avuti nei mesi scorsi, i paletti posti dall'azienda, almeno in questa fase, appaiono decisamente più rigidi, soprattutto in relazione al personale di volo.
LA PIATTAFORMA
Rispetto ai 1.357 piloti in forza ad Alitalia, Ita ne chiede circa 490, meno di quanto ipotizzato, sempre secondo i sindacati, nelle interlocuzioni dei giorni scorsi. Per comandanti e primi ufficiali è prevista anche una riduzione delle ferie.
personale alitalia
Lo stipendio base non dovrebbe essere toccato, così come l'anzianità di servizio. Ovviamente visto che siamo solo all'inizio del negoziato, molte cose possono cambiare nel lungo braccio di ferro che si prospetta.
Anche perché i piloti, il cuore dell'azienda, non vogliono essere messi in secondo piano. Sforbiciata pure per gli assistenti di volo con 1.060 richieste da parte di Ita rispetto al personale Alitalia che oggi è di circa 3.227.
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Per hostess e steward viene proposto, secondo i primi rumors, un taglio di circa il 20-30% dello stipendio. Il modello, tuonano i sindacati, è quello di EasyJet, che ha ridotto e di molto gli stipendi ma riducendo i costi e aumentando l'efficienza.
Sorpresa invece sul fronte del personale di terra e staff. L'organico immaginato oscilla intorno a quota 1.200 contro 1.900 della gestione Alitalia, molto più di quanto previsto dalle stesse organizzazioni sindacali.
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Come da tradizione, lavoratori e sindacati hanno fatto sentire la loro voce sotto gli uffici di Ita e, per par condicio, anche sotto quelli di Alitalia in amministrazione straordinaria. Il personale che non passerà a Ita - il travaso non è automatico per rispettare le indicazioni di Bruxelles che chiede discontinuità - resterà in campo all'amministrazione straordinaria che oltre alla Cig, prolungata per un anno, dovrà occuparsi anche di formazione. Accollandosi così costi ulteriori.
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Complessivamente saranno circa 6.500 i dipendenti che resteranno appesi al paracadute della cassa integrazione o, questa l'alternativa, potranno accedere agli scivoli pensionistici a cui stanno lavorando i tecnici del ministero. Sia come sia, al termine dell'incontro i sindacati hanno confermato lo sciopero del 24 settembre, accusando la newco, dice la UilTrasporti, «di voler avere mani libere su tutto, partendo dalle assunzioni». Più cauta la Fit-Cisl che chiede di definire un protocollo per le relazioni industriale. Preoccupata anche la Cgil.
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Da qui la richiesta dei confederali tutti, con una apposita lettera-appello al presidente Mario Draghi, per coinvolgere subito Palazzo Chigi nella trattativa. Anche Anapc, Anpav e Anp hanno espresso grande dubbi e chiesto garanzie occupazionali, considerando gli organici della parte volo del tutto insufficienti per le dimensioni del vettore.
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Il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, così come quello delle Infrastrutture Enrico Giovannini, predicano prudenza, facendo notare che Ita deve essere competitiva e che non si può fare «l'impossibile». «Alitalia costa 30 milioni al mese e non è più sostenibile per la collettività», ha chiosato il numero uno del Mise che ha auspicato forme di collaborazioni con Fs. Nuovo incontro con l'azienda a fine mese. Anche se il presidente Alfredo Altavilla e l'ad Fabio Lazzerini vogliono chiudere in pochi giorni.