Estratti dall'articolo di Amedeo La Mattina per ''La Stampa''
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Tutto viene deciso mercoledì prima di cena. (...) Senza che nessuno dei maggiorenti di Fi ne fosse al corrente (...). A Palazzo Grazioli Fedele Confalonieri entra come una furia.
Nel salotto delle riunioni ci sono Guido Bertolaso, Gianni Letta e Niccolò Ghedini. Arriva Silvio Berlusconi. Il presidente di Mediaset ha quell' aria che l' amico di sempre conosce bene: un' espressione durissima nel volto, la determinazione di chi non ammette più alcun tentennamento.
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Ha in mano le dichiarazioni di Matteo Salvini che accusa l' ex Cav di essere sotto ricatto di Renzi per la nuova legge sui diritti tv che può penalizzare Mediaset. (...) «Devi dare un taglio netto con Salvini e tentare una nuova fase politica con Marchini», scandisce Letta. «Non bisogna dare scampo a questi signori», sibila Confalonieri.
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L' ex premier voleva tenersi tutte le strade aperte con la candidatura di Bertolaso: non rompere con i lepenisti italiani, non spaccare Fi divisa tra Marchini e l' ex capo della Protezione civile; e poi, perché non dare una manina a Renzi? Insomma, una candidatura di galleggiamento quella di Bertolaso.
SILVIO BERLUSCONI E FEDELE CONFALONIERI NEGLI ANNI OTTANTA
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Berlusconi capisce che deve virare, vede in Marchini un' operazione simile a quella fatta nel '93 quando sostenne Fini al Campidoglio e nacque il centrodestra. (...) Al tavolo ci sono Alfano, Casini, Fitto, Quagliariello, Augello, un pezzo importante di Fi romana (Tajani) e Storace con la sua Destra che a Roma è dato tra il 2 e il 4%.
Se avrà successo questa nuova aggregazione si vedrà nelle urne. (...) Chi andrà al ballottaggio, Meloni o Marchini? E anche se non dovessero andarci, chi dei due prenderà più voti? Voti che si peseranno e potrebbero cambiare del tutto i connotati del centrodestra. (...)
Berlusconi e Ghedini
MARCHINI o