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    COM'È POSSIBILE CHE MADRID NON CHIUDA E ABBIA MENO MORTI DI MILANO? LO STRANO CASO SPAGNOLO, DOVE NONOSTANTE RISTORANTI E NEGOZI APERTI IL VIRUS HA FATTO MENO DANNI RISPETTO ALLA LOMBARDIA - LE POSSIBILI SPIEGAZIONI: ETÀ MEDIA PIÙ BASSA, MENO INQUINAMENTO, MIGLIOR CLIMA E TEST RAPIDI A TAPPETO CON INTERI QUARTIERI ISOLATI IN CASO DI CONTAGI - L'ESPERTO: "I FATTORI IN UNA PANDEMIA SONO TALMENTE TANTI E VARIABILI CHE BASTA IGNORARNE UNO PER FAR FALLIRE TUTTO"


     
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    Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera

     

    ristoranti aperti in spagna ristoranti aperti in spagna

    Sul volo Milano-Madrid è l'argomento più dibattuto. Da mesi. I veterani della tratta alzano l'aspettativa dei novizi. «Vedrai a Madrid. È tutto aperto. Dalle scuole ai ristoranti, ai negozi».

     

    La differenza della quotidianità tra i due motori economici, in effetti, fa impressione. Il sacrificio chiesto a negozianti, ristoratori e studenti lombardi è stato enorme rispetto a quello dei loro colleghi madrileni. A guardare i dati però si scopre che Madrid (aperta) ha patito meno il Covid della Lombardia (chiusa).

     

    mascherine in spagna mascherine in spagna

    All'inizio della stagione fredda, la Lombardia si presentava con 107 nuovi positivi e 5 morti al giorno contro i 952 infetti e 50 morti di Madrid. Secondo la logica delle chiusure, chi avrebbe dovuto entrare in isolamento era la Comunidad spagnola.

     

    Invece dall'1 ottobre 2020 al 30 marzo 2021 le politiche di contrasto alla pandemia si sono divaricate: Madrid permissiva, con «coprifuoco» in genere alle 23 e chiusure limitate a singoli quartieri, Milano e le sue province lombarde rinserrate.

     

    pandemia in spagna pandemia in spagna

    La metropoli spagnola pur con mascherine e distanziamenti ha mantenuto cinema, ristoranti, teatri e scuole quasi sempre operativi anche la sera. La Lombardia, con l'eccezione del periodo natalizio, no. Eppure l'epidemia ha colpito di più la metropoli con le regole più prudenti.

     

    Tra ottobre e marzo la Lombardia ha avuto 6.200 positivi ogni 100 mila abitanti, la Comunidad di Madrid qualcuno meno, 5.800. Maggiore il vantaggio della capitale spagnola sui decessi. In Lombardia sono stati 136 ogni 100 mila abitanti, a Madrid 98.

     

    coronavirus in spagna coronavirus in spagna

    Meno sorprendentemente, a minori chiusure ha corrisposto un miglior andamento economico. La Lombardia, più chiusa del resto d'Italia, ha perso un punto di Pil in più della media nazionale.

     

    Madrid, invece, più attiva anche del resto della Spagna, ha retto un po' meglio, con uno 0,7 di Pil di vantaggio sulla media del Paese.

     

    PEDRO SANCHEZ PEDRO SANCHEZ

    Sicuramente insufficienti a spiegare le differenze tra le due aree, ma comunque utili, sono anche altre statistiche.

     

    L'età ad esempio. La Lombardia ha il 28% degli abitanti sopra ai 60 anni (e il 17% sopra i 70) mentre la Comunidad è un poco più giovane (e quindi favorita rispetto al Covid) con il 26,8% sopra i 60 anni (e il 16,3 sopra i 70).

     

    A Madrid, anche in tempi normali, si muore meno. Nel quadriennio 2015-2019 ci sono stati 704 decessi ogni 100 mila abitanti, nell'anno del Covid (il 2020) sono aumentati del 43% fino ad arrivare a mille ogni 100 mila abitanti. In Lombardia in tempi normali i decessi erano 997 e sono saliti nel 2020 a 1.360 sempre ogni 100 mila (+36%).

     

    CORONAVIRUS SPAGNA CORONAVIRUS SPAGNA

    Altro aspetto strutturale (e misurabile) che può aver favorito Madrid è il suo sistema sanitario. A inizio pandemia la Lombardia aveva 9 posti letto di terapia intensiva ogni 100 mila abitanti e Madrid 14.

     

    Anche il miglior clima e il minor inquinamento potrebbero aver favorito la capitale spagnola.

     

    Sulla rivista scientifica The Lancet, un pool di esperti spagnoli, però, ha proposto altre ipotesi, anzi, tre fattori chiave nello «sforzo titanico di Madrid per controllare la seconda ondata».

     

    persone in spiaggia a malaga persone in spiaggia a malaga

    Primo: la scelta di estendere a chiunque e negli ambulatori sotto casa i test rapidi. «Sono sicuramente meno attendibili, ma hanno permesso di raddoppiare il numero dei controlli».

     

    Secondo: la conta del virus nelle acque reflue per isolare i quartieri più contagiati. Circa 2 dei 6,6 milioni di abitanti della Comunidad di Madrid sono stati coinvolti da queste micro chiusure.

     

    coronavirus spagna coronavirus spagna

    Terzo: l'accesso ai test e la consapevolezza del tasso di contagio nel proprio quartiere ha aumentato il livello di responsabilità dei cittadini e di conseguenza l'attenzione nell'uso delle mascherine e del distanziamento.

     

    fine del lockdown in spagna fine del lockdown in spagna

    È esportabile il modello madrileno? «Le ondate pandemiche non colpiscono in maniera sincrona - spiega il professor Paolo Bonanni, epidemiologo dell'Università di Firenze -. Perché? Non lo sappiamo. I fattori da inserire nel modello sono talmente tanti e variabili nel tempo che basta ignorarne uno per far fallire tutto».

     

    distribuzione mascherine a madrid distribuzione mascherine a madrid

    Intanto, però, anche l'altro ieri (7 aprile) Madrid continuava a stare meglio della Lombardia. Aveva più infetti, ma meno vittime: 2.394 nuovi positivi (36 ogni 100 mila abitanti) contro i 2.569 lombardi (25 ogni 100 mila) e 19 decessi contro 109 (0,2 contro uno ogni 100 mila).

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