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    COMANDA IL NAPOLI: POKER ALLA CREMONESE, LA SQUADRA DI SPALLETTI IN VETTA DA SOLA. DECISIVO IL CHOLITO SIMEONE CHE ENTRA E SEGNA IL GOL DELL’1-2 AL 76ESIMO – IL NAPOLISTA: "QUESTA VITTORIA VALE MOLTO PIÙ DELLA GOLEADA DI AMSTERDAM CONTRO L’AJAX. IN UNA GIORNATA GRIGIA SI CAPISCE CHE IL NAPOLI E' DAVVERO FORTE. LA SQUADRA ERA STANCA MA NON SI È DISUNITA. LA SOLA BRUTTA NOTIZIA DI GIORNATA È..."


     
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    Massimiliano Gallo per ilnapolista.it

     

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    Sono le vittorie più belle. Oseremmo dire da intenditori. Cremonese-Napoli 1-4 è la partita che certifica il salto di qualità mentale della squadra. Dal risultato sembra una partita a senso unico. È il bello del calcio. In una serata complessa, in cui si è sull’1-1 a un quarto d’ora dal termine, entrano le forze fresche e il Napoli finisce per dilagare. Perché è una squadra costruita in maniera perfetta, che ha una rosa talmente profonda da riuscire a incidere anche nelle giornate grigie. Una menzione per il Cholito che segna il gol del 2-1 al 76esimo. E che si sta rivelando calciatore molto più forte dei giudizi che lo hanno accompagnato da quando è in Italia. Del resto basterebbe vedere quanti gol ha segnato in Serie A.

     

    Questa vittoria vale molto più della goleada di Amsterdam contro l’Ajax. Sembra paradossale ma è così. Il Napoli vince e va da solo in testa al termine di una prestazione decisamente inferiore a quelle cui ci aveva abituati. Le partite non possono essere sempre fuochi d’artificio. Riuscire a vincere anche quando – fisiologicamente – non si gioca a tutta, vuol dire che il gruppo sta realmente attraversando il processo di crescita. Che ha ben chiaro dentro di sé l’obiettivo da raggiungere.

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    La sola brutta notizia di giornata è l’infortunio di Rrahmani nel finale, speriamo che non sia nulla di grave. Al secondo ha colpito un palo che avrebbe meritato il gol: dopo 40 metri palla al piede.

     

     

    Spalletti ci perdonerà se ci consentiamo una parentesi individuale. Perché in questo Napoli Kvaratskhelia arriva da un altro pianeta. Nel giorno in cui non può imperversare, è decisivo. Il georgianoormai viene picchiato a tutto campo. È lui che si procura il rigore nel primo tempo. Cambia anche fascia. Da sinistra a destra. E lì sgomma, sterza verso l’area e conquista il rigore. A Dazn sono alquanto scettici, a noi il rigore sembra esserci: per essere fallo, non è detto che si debba azzoppare l’avversario. Ed è lui che la chiude, nel recupero, servendo a Lozano il pallone del 3-1. pallone che lui controlla.

     

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    È il giorno in cui si scopre che Anguissa è umano, non può giocare sempre a mille l’ora, anche lui ha le sue giornate no. È anche il giorno in cui Politano torna Politano: per una partita la pozione magica non ha funzionato. La Vanoni direbbe che è uno di quei giorni che ti prende la malinconia. In realtà non è così. E uno di quei giorni in cui capisci che il campionato dura 38 giornate, è sangue merda. E tante altre ce ne saranno di partite così. Il resto è Playstation.

     

     

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