jim morrison pamela courson 1970 (1)
Barbara Costa per Dagospia
Jim Morrison è morto per un mix letale di alcool e eroina. Jim Morrison non aveva mai assunto eroina prima di rimanerci secco no, no, no, l’ha fatto solo una volta, la notte tra il 2 e il 3 luglio 1971 e, pauroso degli aghi, non se l’è iniettata, ma l’ha sniffata. Eroina pura che, associata ai litri di alcool che Jim tracannava senza sosta, l’ha fatto strippare. È ciò che espone Hervé Muller, giornalista francese autore di "Jim Morrison. Ultimi Giorni a Parigi", libro del 1973 che, dopo la bellezza di 50 anni finalmente è tradotto in italiano, e rendiamo un superbo grazie a Federico Traversa, e a tutto il gruppo di Castello Editore.
jim morrison testamento
Chiunque ne voglia sapere compri e legga questo libro, si faccia la sua opinione, e io, schietta doorsiana manzarekiana, ne dico la mia, e non ci vado leggera: ci si può fidare di Hervé Muller, un tipo minato da turbe mentali e degente in ospedali psichiatrici??? Per di più, si tenga presente che Muller non ha "conosciuto" Jim Morrison, manco per niente. Nossignori.
jim morrison pamela courson parigi 1971
Perché Hervé Muller a Parigi – come scrive nel libro – Jim Morrison lo ha visto solo 3 volte, e precisamente: la notte del 29 maggio 1971, quando un suo amico, tale Gilles, gli porta Jim ubriaco fradicio (e tentato di tuffarsi nella Senna) a casa. Jim si sveglia la mattina nel letto di Hervé e della di lui moglie Yvonne, si presenta e, per ricambiare l’ospitalità di aver ronfato ai loro piedi, li invita a pranzo fuori, allo chiccoso "Alexandre": qui Hervé Muller scatta le famose foto di Jim che magna a Parigi.
morte jim morrison new york post
In questo ristorante Jim si ubriaca di nuovo, e Hervé e la moglie se lo riportano a casa. In seguito, incontrano Jim una seconda volta con la di Jim fidanzata storica, l’eroinomane Pamela, e Jim dona a Hervé una copia del suo "An American Prayer", chiedendogli se può tradurlo in francese. Su questo, si sentono una volta al telefono. Vanno una sera a teatro, e vedono "Lo Sguardo del Sordo", di Bob Wilson. Poi Hervé parte per la Grecia dove, sui giornali, sa della morte di Jim. Stop.
jim morrison certificato di morte
Su questi 3 contatti dico 3, Hervé Muller fonda la sua teoria da morte per unica sniffata di eroina su cui non ha la benché caz*o di prova – lui non è con Jim quando muore, non è dove accadono i fatti – se non il racconto di ignoti eroinomani che gli avrebbero rivelato: Jim è collassato d’ero al locale "Rock 'n' Roll Circus".
morte jim morrison new york times
Da lì, persone non identificate avrebbero portato Jim in overdose a casa, da Pamela, e posto in vasca, in acqua fredda, a rianimarlo. Il tutto, lo sottolineo, non retto da una MINIMA PROVA se non l’opinione personale di Hervé Muller che Pamela abbia mentito nella versione passata alla storia. Versione che è l’interrogatorio di Pamela alla centrale di polizia che Hervé Muller nel suo libro riporta per intero e che registra che: la sera del 2 luglio 1971 Jim va a cena con Alain Ronay, suo amico dai tempi dell’università. Poi Jim ma con Pamela va al cinema, a vedere "La Valle della Paura", con Robert Mitchum. Tornano a casa, lei lava i piatti, lui proietta diapositive, poi a letto non fanno sesso, ascoltano dischi.
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Si addormentano. Pamela si sveglia e sente Jim rantolare. Lo scuote. Jim dice di sentirsi male, al petto, (non era la prima volta negli ultimi mesi, un medico gl’aveva prescritto pastiglie che Jim non aveva preso). Jim si alza per farsi un bagno caldo. Dal bagno chiama Pamela, “sto male, mi sento strano…”, Pamela in cucina prende “una pentola arancione” dove Jim vomita 2 volte “liquido e sangue”, la terza “grumi di sangue”.
jim morrison parigi 1971
Così dice a Pamela di star meglio e di tornare a dormire. Verso le 5 del mattino Pamela di risveglia, accanto a lei Jim non c’è. Pamela corre in bagno. Jim è inerte nella vasca che perde sangue dalle narici. Pamela cerca di tirarlo fuori, e non ci riesce. Telefona a Agnès Varda e Jacques Demy (registi, loro sì, veri amici di Jim e Pamela a Parigi), e urla loro di chiamare aiuto (Pam non parla francese). Essi chiamano ambulanza e i vigili del fuoco che tirano fuori Jim dalla vasca, gli fanno massaggio cardiaco, inutile. Jim è morto. Il capo dei vigili dichiara: “Il corpo era ancora caldo, se intervenuti prima, c’erano delle possibilità di salvarlo”.
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Secondo la versione ufficiale Jim è morto per arresto cardiaco. Non viene fatta l’autopsia. Il medico legale stabilisce che non è morte da suicidio o omicidio. Jim soffriva di problemi respiratori, da tempo, tossiva e vomitava, da tempo, non si curava se non con medicina indios.
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La tesi di Hervé Muller è in quasi ogni libro sui Doors, e però: perché Jim si sarebbe fatto per la prima volta di eroina, quando è risaputo e comprovato che Jim era un alcolista sfondato che odiava l’ero (lo diceva, in interviste, da ultimo a Bob Chorush, "L.A. Free Press": “Odio il genere di sottili implicazioni necessarie per procurarsi quella roba, così non l’ho mai fatto. Per questo mi piace l’alcool. Si può scendere al negozio all’angolo o al bar, lo trovo lì”) ? Jim ha sniffato ero, quella sera, ribatte Hervé Muller, “perché depresso”. Sarà. E perché il cadavere di Jim “era ancora caldo” se, come sostiene Muller, “Jim in overdose da ero è stato messo in acqua gelida per rianimarlo” ? È stata Pamela, ti schiuma Muller, “a metterci l’acqua calda, è Pamela che mente”.
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E perché per il su-Jim-la-verità-la-so-io Hervé Muller, Pamela ci avrebbe mentito? Muller, senza una stracavolo di prova, dice che Pam ha mentito per salvare il c*lo al suo amante e pusher, conte Jean de Breteuil, colui che avrebbe dato l’eroina fatale a Jim. Lo stesso dice senza una prova se non che era amante e cliente del conte pure lei, Marianne Faithfull, nel 1971 eroinomane persa, sicché, te la raccomando... Ricordo che Pamela è morta nel 1974, lei sì di overdose da ero, sicché, hai voglia a dirne male…
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Infine, non capisco l’insistenza di Muller sul "complotto" della sepoltura di Jim, avvenuta il 7 luglio, “4 giorni dopo la sua morte!”: non lo sa, il signor Muller, che Jim muore di sabato, il 4 è domenica (e festa indipendenza USA), e ci son volute 24/48 ore per avere atti e via libera dall’ambasciata USA??? Queste cose le so io, nipotina Doors, e non le sa chi, nel 1971, c’era, a Parigi, insieme a Jim???
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