Valentina Errante per “Il Messaggero”
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Il terrore dura quasi 15 ore. Una notte infinita e una mattina intera, quando è già mezzogiorno ma per papà e mamma sembra non esserci luce. Poi Nicole Del Gobbo, 5 anni, scappata di casa sabato sera intorno alle 21.30, tra le campagne di Sant'Angelo Limosano, piccolo comune della provincia di Campobasso, ricompare.
Gli uomini della polizia, che in elicottero sorvolavano la zona per cercarla, la individuano grazie a un rilevatore termico tra i rovi, a circa un chilometro e mezzo da casa. Infreddolita e spaventata, ma sta bene, ha solo qualche graffio.
La procura ha aperto un fascicolo e la bimba, dopo essere stata dimessa dall'ospedale dove è stata visitata, è stata ascoltata in modalità protetta per ricostruire l'accaduto. I pm ora potrebbero ipotizzare l'abbandono di minore nei confronti dei genitori che, insieme ad altri parenti, nella notte, sono stati sentiti a lungo dagli inquirenti.
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La giovane nonna della piccola, Angela Fracassi, 40 anni, non crede sia scappata: «Non penso che Nicole sia fuggita da sola, in quel modo, di notte e con il buio. Non ha mai fatto una cosa del genere. Secondo me qualcuno l'ha presa dalla finestra e poi magari, pentito, l'ha rilasciata la mattina. Con questo freddo non poteva sopravvivere e poi ieri notte erano tutti intorno alla casa a cercarla con le torce, ma nessuno l'ha vista».
LA RICOSTRUZIONE
Secondo una prima ricostruzione, che adesso dovrà trovare conferma nelle verifiche della procura, la bimba stava giocando, ma era stata rimproverata dalla mamma perché sebbene fosse già sera inoltrata i giocattoli erano ancora in disordine.
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La donna alza la voce, le intima di mettere a posto e lascia la piccola in cucina, davanti alla tv per andare in un'altra stanza ad allattare l'altro figlio, che ha un anno e mezzo. Quando torna, una ventina di minuti più tardi, Nicole è sparita.
Nella stanza, ha raccontato il sindaco del piccolo comune, William Ciarallo, c'era invece una sedia, vicino alla finestra aperta al piano terra della villetta. La casa si trova in una zona molto isolata, a quasi 900 metri di altitudine, in una contrada a una decina di minuti di macchina dal paese, accanto a un bosco.
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La temperatura di notte è scesa sotto zero, mentre cadeva qualche fiocco di neve. È scattata così una drammatica notte di ricerche al freddo, che sono proseguite fino al mattino con un impressionante dispiegamento: hanno partecipato centinaia di persone tra forze dell'ordine e volontari.
Si sono mobilitati gli abitanti di tutti i paesi della zona, l'intero Molise è rimasto con il fiato sospeso per ore in attesa di notizie. Il piano di ricerca delle persone scomparse, coordinato dalla prefettura, è scattato già nella notte.
Ieri mattina in un vertice è stato fatto il punto. Alle operazioni hanno partecipato polizia, carabinieri, Guardia di finanza, polizia stradale, Vigili del Fuoco, Protezione civile, 118, corpo nazionale del Soccorso Alpino.
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Nei pressi dell'abitazione della bambina è stato istituito un «Posto di Comando Avanzato» dei Vigili del fuoco che è rimasto in costante contatto con le forze dell'ordine, i volontari, la prefettura e il sindaco.
IL RITROVAMENTO
La notizia che ha magicamente sciolto la tensione è arrivata poco dopo mezzogiorno, quando la piccola è stata localizzata tra la vegetazione. Subito è stata avvolta in una coperta termica, rifocillata e portata in elicottero al vicino campo sportivo di Sant'Angelo.
Ed è lì che si è concentrato in pochi istanti tutto il paese tra lacrime e abbracci. Poi Nicole è stata visitata da un medico e trasferita all'ospedale Cardarelli di Campobasso per accertamenti.
vigili del fuoco polizia
«La macchina dei soccorsi messa a punto dalla notte scorsa, anche attraverso squadre di volontari e con l'ausilio di droni, unità cinofile e elicotteri - hanno evidenziato i vertici del Palazzo di Governo - ha consentito di fronteggiare in maniera corale la complessa situazione».
IL NONNO
È stato il nonno il primo familiare a riabbracciarla: «Mia nipote sta bene, ha solo qualche graffio - ha raccontato l'uomo pochi istanti dopo - era tra i cespugli a due chilometri da casa. Ci ho parlato, appena mi ha visto mi ha subito riconosciuto e mi ha sorriso. È viva per miracolo - ha aggiunto - visto il freddo di questa notte.
Io avevo paura solo del freddo, avrebbe potuto anche non farcela con le temperature sotto zero che abbiamo avuto e non potevo immaginare che riuscisse a fare tanta strada da sola e di notte». L'uomo conferma anche che la piccola è andata via dopo un rimprovero.