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    UOMINI FORTI, DESTINI FORTI: COME GIOCHERÀ LA NAZIONALE DI LUCIANONE? – CON SPALLETTI L’ITALIA DOVREBBE MANTENERE IL 4-3-3 DELL’ERA MANCINI, CON PIÙ AGGRESSIVITÀ E UN BARICENTRO PIÙ ALTO – POTREBBE RILANCIARE LA DIFESA “A TRE E MEZZO”. COME PLAY, FIDUCIA A TONALI, VISTO CHE JORGINHO APPARE A FINE CORSA – ZANIOLO, I CUI STRAPPI POSSONO FAR COMODO, PUO’ RILANCIARSI – RESTA IL GRANDE PROBLEMA DELL’ATTACCO: RETEGUI E SCAMACCA LE PRIME OPZIONI, MA OCCHIO A RASPADORI CHE IL TECNICO HA ALLENATO A NAPOLI…


     
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    Andrea Sereni e Paolo Tomaselli per www.corriere.it

     

    SPALLETTI SPALLETTI

    Continuità. È stato scelto (anche) per questo. Con Luciano Spalletti la Nazionale proseguirà sulla strada tracciata da Roberto Mancini. Il modulo, innanzitutto: il 4-3-3, nessuno spazio per la difesa a 3 che Mancio si è pentito di aver provato nella semifinale di Nations League persa contro la Spagna. Poi l’atteggiamento: propositivo, aggressivo, una squadra che difende col baricentro alto, controllando il pallone. [...]

     

    La difesa «a tre e mezzo» è stata una delle idee vincenti di Mancini: i due centrali più il laterale di destra bloccati dietro, il terzino sinistro (in quel caso Spinazzola) con licenza di fare su e giù per la fascia, permettendo così a Insigne di accentrarsi e divenire un trequartista aggiunto più che un esterno. Spalletti nel Napoli scudettato ha fatto qualcosa di simile con Mario Rui, può ripetere l’esperimento proprio con Spinazzola o con Dimarco.

     

    tonali tonali

    [...] L’attacco è il reparto con più dubbi. L’Italia, questo è un dato di fatto, non ha un Osimhen. Come centravanti c’è Retegui, che al Genoa avrà modo di mettersi alla prova in serie A, e Scamacca, che all'Atalanta potrebbe ritrovare verve con la cura Gasperini. Immobile è bravo ad attaccare la profondità, caratteristica chiave con Spalletti, ma ha 33 anni: può essere utile nell’immediato, difficilmente oltre. Sugli esterni a Lucio piacciono attaccanti che convergono sul piede forte.

     

    Ci sarà spazio per Chiesa e potrebbe averne anche Zaniolo, i cui strappi possono far comodo. Senza dimenticare i due «napoletani» Politano e Raspadori. Gigio Donnarumma sarà il titolare tra i pali, anche se tra i convocati ci sarà di sicuro anche Meret, che ha potuto plasmare al Napoli. In difesa l’unico sicuro del posto è Di Lorenzo, con cui Spalletti ha stretto un rapporto di stima e fiducia totale. Poi, almeno all’inizio, spazio al blocco Inter con Acerbi, Bastoni e Dimarco, ma attenzione a Casale della Lazio.

     

    BERARDI RASPADORI SCAMACCA BERARDI RASPADORI SCAMACCA

    A centrocampo Mancio si è inventato il doppio play, Jorginho più Verratti. Il regista che piace a Spalletti fa del ritmo la sua caratteristica principale. Uno capace di abbassarsi tra i difensori centrali, ma bravo anche a spezzare la marcatura buttandosi in avanti, infilandosi in corridoi spesso invisibili (come Lobotka). Considerando Jorginho a fine corsa, l’uomo giusto per Lucio potrebbe essere Tonali, che abbina geometrie al dinamismo. In alternativa Locatelli. Come mezzale ecco Barella, Frattesi, Rovella, lo stesso Verratti.

     

    FEDERICO CHIESA NICOLO ZANIOLO FEDERICO CHIESA NICOLO ZANIOLO

    Un altro tema: chi sarà il capitano? Bonucci sembra ai titoli di coda, quindi la fascia passerà con ogni probabilità a Donnarumma. Il portierone ha dalla sua il numero di presenze in azzurro, da sempre il criterio valutato dai c.t. nella scelta del capitano. [...]

    scamacca scamacca GIANLUIGI DONNARUMMA GIANLUIGI DONNARUMMA

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