BENITO MIARELLI
Tragedia familiare giovedì a tarda sera a Pannarano (Benevento). Un uomo di 57 anni, Benito Miarelli, ha ucciso con un grosso coltello il fratello 70enne, Annibale, e lo ha decapitato. Poi è uscito sul balcone dell’appartamento nel quale i due vivevano e ha gettato in strada la testa. Il tonfo deve essere stato forte, se un vicino di casa che abita al piano superiore lo ha avvertito. Si è affacciato e si è trovato davanti la macabra scena.
È stato questo vicino ad avvertire i carabinieri, ma subito dopo anche lo stesso Miarelli ha telefonato al 112. La prima pattuglia giunta sul posto lo ha trovato al portone che aspettava l’arrivo delle forze dell’ordine. Ha raccontato quello che aveva fatto e si è lasciato portare via senza opporre resistenza. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Annibale Mirelli è stato ucciso nel sonno.
AGGRESSIONE CON IL COLTELLO
Probabilmente in precedenza aveva litigato con il fratello — cosa che, stando ai racconti di chi li conosceva, non accadeva affatto di rado — e quest’ultimo ha atteso che l’altro si addormentasse per aggredirlo con un grosso coltello da cucina, colpendolo al petto e molte volte al collo. Pare che negli ultimi tempi Benito Mirelli avesse un equilibrio psichico molto precario e che la situazione fosse peggiorata da quando aveva cominciato a bere.
Suo fratello, invece, era un uomo tranquillo, aveva lavorato tutta la vita come operaio a Roma, e dopo la pensione, rimasto vedovo, aveva deciso di tornare al suo paese dove sei mesi fa aveva cominciato una convivenza con il fratello rivelatasi da subito difficile.