usain bolt
1 - BOLT: "JACOBS HA USATO SCARPE STRANE. E' RIDICOLO"
Continua a generare discussioni la vittoria della medaglia d'oro di Marcell Jacobs: dopo le accuse di doping rivolte da parte della stampa britannica, arriva anche una considerazione poco gratificante da parte del giamaicano Usain Bolt, leggenda vivente dell'atletica internazionale: l'ex velocista e recordman critica infatti l'utilizzo delle scarpe di Jacobs, a suoi dire una innovazione "strana ed ingiusta" ed "al limite del ridicolo", perchè secondo lui aiuterebbero troppo la prestazione dell'atleta che le indossa.
Bolt critica le scarpe di Jacobs: ecco perché
LE SCARPE DI MARCELL JACOBS
Che cosa hanno di speciale queste scarpe? Un effetto a ‘super molla', che rende più efficace la spinta e la coordinazione del movimento del corridore . Quelle usate da Jacobs pesavano 173 grammi, avevano una super punta e un tacco spesso appena 20 millimetri.
MARCELL JACOBS PREMIATO
La piastra di carbonio inserita nella suola costituisce un corpo unico ed è leggermente più larga della pianta del piede. Un particolare che aumenta la superficie di contatto tra l'arto e la pista, garantisce una migliore stabilità, favorendo accelerazione e progressione.
MARCELL JACOBS INSEGUE UN'AUTO
2 - UN ANNO DA JACOBS
Estratto dell'articolo di Fabio Tonacci per "la Repubblica"
«Jacobs corre i 100 metri in 10.10 nel meeting del Triveneto, con vento regolare di +1,6. Lo sprinter azzurro delle Fiamme Oro prosegue la sua rincorsa verso il muro dei dieci secondi». Correva l'anno 2020 (…)
paolo camossi marcell jacobs
Bravino questo Jacobs, ma non è Tortu che quel muro l'ha già sfondato con lo strabiliante 9.99. E poi si fa sempre male. Dicono che si sia rovinato col salto in lungo. (…) Esattamente un anno dopo, all'Olympic Stadium di Tokyo, l'italiano nato a El Paso ferma il cronometro a 9.80. Record europeo. Lui corre, gli altri inseguono.
marcell jacobs 2
(…) In dodici mesi, ha migliorato di 23 centesimi il tempo: sulla distanza di 100 metri, quel battito di ciglia corrisponde a una mezza era geologica. Out of the blue , venuto fuori dal nulla, scrivono alcuni quotidiani americani alludendo al sospetto di doping senza avere uno straccio di prova e senza sapere cosa sono stati gli ultimi dodici mesi. Ripercorriamoli, dunque.
i numeri di marcell jacobs
Il finale di stagione 2020
Jacobs (…) dal 2019 ha smesso di saltare dopo la mortificante eliminazione ai Mondiali indoor di Glasgow, conclusasi con una seduta di autocoscienza col suo allenatore Paolo Camossi. «Inutile insistere col lungo, puntiamo sulla velocità».
La pista porta consiglio e un tempo notevole: 10.03, record personale. Il finale della stagione 2020, tuttavia, brilla poco. A Trieste corre in 10.10, in Svizzera a Ferragosto sale a 10.23, poi ancora 10.10 a Padova, infine 10.11 al Golden Gala di settembre. Allo Stadio Olimpico di Roma, vuoto, lo sport fa rumore ma non certo per lui: Duplantis decolla con l'asta e supera i 6.15, ritoccando di un centimetro il record di Bubka. Di Jacobs non parla nessuno.
La nuova partenza
paolo camossi
Nell'inverno della seconda ondata di Covid, Marcell Jacobs si trasferisce per un mese a Tenerife in cerca di un clima mite adatto alla preparazione. (…) A fine gennaio torna a Roma. Camossi fa una mossa da matto: studia per lui un nuovo modo di scattare dai blocchi (…). «Accorcia i passi e concentrati sulla gamba destra che va troppo a rimorchio della sinistra. I cento metri sono matematica: frequenza e ampiezza».
Significa alzarsi in posizione eretta subito dopo lo sparo. Marcell obbedisce. Michael Johnson dirà di lui: «Parte come uno che salta in lungo».
Il frangivento di Mennea
Jacobs è seguito da un team di 5 persone, tra cui un nutrizionista e una mental coach. Ed è preceduto, in pista, da una curiosa automobile che traina un carrello aperto. Si chiama scudo aerodinamico, elimina la resistenza del vento. «Il corpo si abitua a velocità, frequenze di passi e movimenti che altrimenti non raggiungerebbe ».
analisi della gara di marcell jacobs
Lo ha inventato nel 1987 il professor Antonio Dal Monte. Lo hanno usato per un po' anche Pietro Mennea e Stefano Tilli, i mezzofondisti lo prendevano per ripararsi dalla pioggia. Finisce parcheggiato in un deposito fino a quando l'anno scorso Sandro Donati, maestro di sport e già allenatore di Alex Schwazer, recupera il prototipo. Viene ridisegnato da un'azienda che lavora con la Ferrari e messo a disposizione dall'azzurro.
Road to Tokyo
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La dieta, la mental coach, la partenza rivoluzionata, lo scudo frangivento: in primavera, quando si presenta ai blocchi, Jacobs è un altro atleta. Il 6 marzo a Torun in Polonia stabilisce il primato italiano dei 60 metri indoor (6.47), il 13 maggio a Savona frantuma il muro dei 10 secondi: 9.95. I giudici controllano tre volte. Tutto vero, mai nessun italiano come lui. (…) Le Olimpiadi del Giappone sono all'orizzonte. Quel che accade tre settimane dopo a Tokyo è storia. Una storia italiana.
la mamma di marcell jacobs il padre putativo di marcell jacobs paolo camossi marcell jacobs