Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”
MELANIA RIZZOLI
È un fenomeno recente e crudele, ma si sta diffondendo così rapidamente da essere diventato oggetto di studio. Si chiama "ghosting", da ghost (fantasma), ed è il sistema considerato migliore per chiudere un contesto amoroso e tagliare la corda, per sparire senza nemmeno salutare, per dileguarsi senza lasciare tracce, interrompendo una melodia ormai stonata senza avanzare false motivazioni e svanire nel nulla come un' ombra nella notte buia.
MELANIA RIZZOLI
Non ne potete più e volete lasciare una persona senza dare spiegazioni, senza inventare scuse o dover assistere a drammi e subire noiose discussioni? Basta applicare il metodo "ghosting", ovvero scegliere un giorno qualsiasi e un' ora qualunque e da quel momento non rispondere mai più alle chiamate, agli sms ed alle email, per smaterializzarsi nell' aria come un fantasma. Non occorre neppure cambiare numero di cellulare, togliere l' amicizia da Facebook, cancellarsi da Twitter e da Instagram, perché il silenzio assoluto, fisico, telefonico e mediatico che si instaura scomparendo improvvisamente è il messaggio più chiaro, che parla da solo, e il gioco è fatto.
GHOSTING 1
Una nuova e finissima arte sempre più adottata per tracciare un confine netto, per alzare un muro invalicabile, per uscire da una situazione divenuta fastidiosa, senza domande o risposte, senza alzare la voce e soprattutto senza rimorsi.
Scaricare qualcuno infatti, significa prendersi la responsabilità della decisione, e magari anche qualche senso di colpa, mentre sparire senza un saluto è come mettere la parola fine senza nemmeno scriverla o pronunciarla, e amen. Cioè fino al giorno prima ci si messaggiava,ci si vedeva e sentiva con regolarità, si coltivava una relazione, un legame anche significativo, e poi d' un tratto più nulla, il buio totale, l' oblio, e il rapporto d' amore viene interrotto con un semplice click.
CONFRONTI PENOSI
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È un comportamento, quello di scomparire improvvisamente, che sta diventando molto comune e contagioso, usato indifferentemente da uomini e donne, e se si cerca una motivazione dietro di esso, spesso si ha difficoltà a trovarla, ma tale atteggiamento nasconde l' obiettivo di seguire solo l' interesse personale per evitare le noie, oltre a contenere un messaggio di elevato cinismo, molto svalutante e scorretto verso la vittima, quello di evitare come la peste anche il minimo confronto, l' ultimo bacio o l' addio definitivo.
La disinvoltura con la quale viene attualmente praticato il ghosting tra le vecchie e le nuove generazioni, sta abbattendo tutte le regole delle norme condivise, quelle imposte dalla buona educazione, ed il gesto maleducato e spiazzante della eclissi totale viene affrontato da chi lo mette in pratica come un atto liberatorio, un gioco emotivo ma compensatorio, che arreca soddisfazione, per aver evitato di fare tabula rasa, di litigare, di sbattere porte e rompere i piatti, tutte condizioni di intensa emotività negativa.
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A dare notorietà internazionale a questo fenomeno fu in principio l' attrice Charlize Theron, che applicò il ghosting con il suo fidanzato Sean Penn, scegliendo di porre fine al suo rapporto sentimentale tagliando improvvisamente tutti i ponti, interrompendo ogni contatto ed ignorando completamente i ripetuti tentativi dell' ex partner di farsi vivo.
Negli Stati Uniti, da un' indagine condotta nell' ottobre del 2014 da You-Gov in collaborazione con l' HuffingtonPost, è emerso che su mille americani interpellati, quasi il 15% avevano, almeno una volta nella vita, lasciato qualcuno facendo sparire completamente le proprie tracce come un fantasma, e negli ultimi tre anni tra i Millennials, i giovani fra i 18 e i 35 anni, questo fenomeno risulta in crescita esponenziale, poiché otto su dieci lo hanno messo in pratica o ne sono stati vittime.
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Chi ha provato in prima persona l' effetto che fa trovarsi improvvisamente di fronte ad un fantasma, che fino a poco prima era nella loro vita in carne ed ossa, racconta un percorso destabilizzante e doloroso da affrontare, tormentato dai dubbi, dalle paure e dalla confusione, oltre che dalla umiliazione di sentirsi volutamente ignorati, e tale frustrazione ha un tempo di durata lunghissimo, ed è una mortificazione non esente da conseguenze patologiche sull' equilibrio psico-affettivo.
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La vittima della "sindrome da sparizione" inizialmente è perplessa, adducendo i mancati contatti o risposte a deficit degli apparecchi di comunicazione, a messaggi non consegnati o a intervenute cause esterne che ne abbiano impedito la visione; ma ben presto in lei insorge lo shock emotivo, viene sopraffatta da un senso di impotenza che fa esplodere l' ira, per poi venir travolta dal desiderio di rivalsa, e da un disperato bisogno di capire e conoscere le motivazioni della rottura della relazione, ma le difficoltà sempre crescenti di relazionarsi con il fantasma, che è ancora vivo nel proprio cellulare, diventano spesso causa di sviluppo di psicosi ossessive e compulsive.
Da sempre, quando una relazione sta per finire, l' unica soluzione valida per uscirne è andarsene e togliere il disturbo, e una volta si spegneva la luce e e si usciva di casa per non rientrare, ci si lasciava insomma e non ci si sentiva mai più, mentre ora è molto difficile, essendo tutti iperconnessi, eclissarsi nel nulla, ed è molto più complicato per la continua commistione della vita reale con quella virtuale, per i nostri rapporti tenuti in vita soprattutto attraverso il cellulare, incluse le nostre emozioni, che oggi vengono raramente comunicate dal vivo, ma espresse con le faccine su WhatsApp, eppure nella nostra società sempre più fluida, questo meccanismo tecnologico sta diventando il mezzo più rapido ed indolore per chi sceglie di adottarlo.
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Ma la curiosità da segnalare è che molti psichiatri, interpellati in proposito, sono restii a ridurre il gesto a semplice egoismo personale o ad una deriva disumanizzante della società, anzi gli specialisti si sono espressi con la convinzione che questa sia semplicemente una nuova forma di modernità, essendo ormai noi tutti assuefatti al digitale, al considerarci inseriti in una grande rete di vita virtuale, dalla quale siamo abituati a disconnetterci semplicemente spingendo il tasto off.
Soprattutto i giovani, quelli più disabituati alla mediazione e alla gestione dei conflitti, quelli più sopraffatti dall' idea di confronti che non sono in grado di reggere e che non hanno la forza o la voglia di affrontare, sono appunto quelli più propensi a tagliare ogni contatto di netto, e a trasformarsi in fantasmi, diventando bravissimi a dissolversi come la neve al sole.
C'È PURE LA APP
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La Apple, avendo intuito fin dall' inizio la potenzialità sociale e commerciale del fenomeno del "ghosting", ha introdotto nei nuovi iPhone la possibilità di diventare fantasmi, cioè di bloccare completamente ogni tipo di comunicazione con un singolo numero di utente, così da impedire, con un solo click, l' arrivo sul proprio cellulare di chiamate, di sms, di messaggi WhatsApp, di email e di qualunque altra forma di contatto con la persona bloccata; la quale, pur continuando a telefonare o scrivere, leggerà i propri tentativi come inviati e consegnati, ma non ne avrà riscontro, e, pur trovando l' utente libero, non scoprirà mai di essere stata bloccata, mentre il fantasma che vi ha intenzionalmente bloccato, senza nemmeno cancellare il vostro numero di cellulare, ignorerà per sempre quali e quanti tentativi sono stati effettuati nei suoi confronti, poiché questi non appariranno mai e non potranno mai più essere recuperati.
In tal modo chi blocca una persona della sua rubrica, si libera del fastidio e dell' ansia di veder comparire ancora quel nome sul suo cellulare, mentre chi risulta bloccato avvertirà come ignorato ogni suo tentativo di contatto.
È dunque in questo solco che oggi si usa valicare i confini per riappropriarsi della propria libertà, per rientrare nella beata solitudine, senza traumi o confronti che lascino il tempo all' altro di elaborare il lutto. Scomparire così infatti è scioccante come subire una morte improvvisa,ma per chi la subisce l' importante è non emulare Shakespeare chiedendosi: «ghosting o non ghosting?», perché ora lo sapete anche voi... non è il cellulare che non prende, ma il morto che ti ha eliminato per sempre dal suo telefono e dalla sua nuova vita senza di voi, con un solo e semplice click.