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    COME MAI BEPPE GRILLO NON È SCESO A ROMA PER INCONTRARE GIUSEPPE CONTE? C’È ANCORA UN GROSSO OSTACOLO NELLA TRATTATIVA: EVITARE CHE I FEDELISSIMI DI GRILLO VENGANO EPURATI – E LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA? "L’AVVOCATO DI PADRE PIO" CIANCIA DI ASTENSIONE, MA PUÒ FARLO SENZA SPUTTANARSI DI FRONTE ALL’EUROPA? E COSA ACCADREBBE ALLA FRESCA LEADERSHIP SE LA SUA RICHIESTA VENISSE DISATTESA DA UN DRAPPELLO DI PARLAMENTARI VICINO A LUIGI DI MAIO?


     
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    1 - DAGONEWS

    conte grillo conte grillo

    Come mai Beppe Grillo non è sceso a Roma per incontrare Giuseppe Conte? Gli insider grillini sostengono che sia solo un imprevisto, che tutto ormai è definito e vanno solo limati i dettagli. Come rivelato ieri da Monica Guerzoni sul “Corriere della Sera”, il nuovo Statuto è all’insegna dell’equilibrismo spinto: l’organizzazione interna ricorda l’organigramma di un’azienda, con un AD operativo (Conte) e un presidente di garanzia e indirizzo (Grillo).

     

    il post di beppe grillo contro conte il post di beppe grillo contro conte

    Ma c’è ancora un grosso ostacolo tra “l’avvocato di Padre Pio” e “l’Elevato di torno”: che fine faranno i fedelissimi di Grillo nel nuovo Movimento di Conte? Per evitare che vengano scottati in padella alla prima occasione Beppe-Mao vuole la garanzia che non ci siano rappresaglie contro i suoi uomini e quelli vicini a Di Maio (che sogna di entrare del comitato direttivo a cinque, per il quale sono in corsa Patuanelli, Crimi, Azzolina e Appendino).

     

    ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

    Insomma, una condizione di pace armata, la stessa che divide “Giuseppi” e Draghi sulla riforma della giustizia. Conte ciancia di volersi astenere salvando la sua faccia e quella di Alfonso Bonafede. Ma può permettersi di farlo senza compromettere la sua credibilità in Italia e soprattutto a Bruxelles? Gli eurocrati hanno messo in chiaro che l’erogazione dei fondi del Recovery è condizionata proprio all’approvazione della riforma by Cartabia. Può un leader con ambizioni presentarsi in Europa come il nemico numero di un provvedimento così importante per l’Italia?

    giuseppe conte vs beppe grillo meme giuseppe conte vs beppe grillo meme

     

    Non solo. Cosa accadrebbe alla fresca leadership di Conte se la sua richiesta di astensione sulla prescrizione venisse disattesa da un drappello di parlamentari vicino a Luigi Di Maio? La riforma passerà con un’ampia maggioranza, ad eccezione di pochi irriducibili pasdaran grillini.

     

    2 - NON C’È CRIPPA PER GATTI – CONTE PREPARA LE PURGHE NEL MOVIMENTO 5 STELLE: LA PRIMA TESTA CHE L’AVVOCATO DI PADRE PIO VUOLE FAR ROTOLARE È QUELLA DEL CAPOGRUPPO ALLA CAMERA DAVIDE CRIPPA, CHE HA FATTO RESISTENZA AL CONTRATTO DI CASALINO ED È SCHIERATO CON GRILLO

    https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/non-rsquo-crippa-gatti-ndash-conte-prepara-purghe-276536.htm

     

    3 - PESI E CONTRAPPESI NELLE RIGHE DELLO STATUTO UNO DECIDE LA LINEA, L'ALTRO PROPONE LA SFIDUCIA

    Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

     

    beppe grillo 2 beppe grillo 2

    Giuseppe Conte avrà pieni poteri sulla linea politica del Movimento, ma Beppe Grillo potrà proporre di sfiduciarlo qualora lo ritenesse opportuno. Il nuovo statuto che i Cinque Stelle si preparano a votare è un gioco di pesi e contrappesi tra il garante e l'ex premier, che dopo una lunga trattativa hanno trovato un punto di equilibrio costruito su meccanismi bilanciati.

     

    conte grillo conte grillo

    Presidente e garante rimangono i due perni su cui si fonda il nuovo organigramma: al primo spetterà un indirizzo più politico, al secondo un quadro valoriale. Secondo quanto risulta al Corriere , il presidente - ruolo che sarà appannaggio di Conte - è «l'unico titolare responsabile dell'azione politica» del Movimento e avrà potere di nomina sulla segreteria.

     

    VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE

    Il comitato nazionale che appoggerà la presidenza prevede tre vicepresidenti (scelti dall'ex premier) e una serie di altre posizioni, ma avrà un ruolo puramente consultivo. Sui possibili vice da settimane si parla di fedelissimi contiani come Vito Crimi, Alfonso Bonafede e Paola Taverna: ipotesi che saranno sciolte a breve, quando sarà reso noto il progetto.

     

    BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

    Conte presiederà anche due nuove strutture interne: il comitato di prossimità territoriale - che avrà il compito di rinsaldare l'azione con le diverse realtà locali - e la scuola politica, nuovo fiore all'occhiello tanto voluto e citato da Conte nelle scorse settimane. Chiariti gli aspetti politici, rimangono quelli identitari. Beppe Grillo sarà il «custode dei principi fondamentali della linea politica», un ruolo che conferma l'autorità del garante nelle questioni più spinose. Grillo - come in passato, ad esempio per la prorogatio di Vito Crimi - sarà «depositario dell'interpretazione autentica delle norme dello statuto».

    Giuseppe Conte e Lucia Azzolina by Osho Giuseppe Conte e Lucia Azzolina by Osho

     

    Il suo parere non sarà sindacabile. Non solo: il garante - come nel vecchio statuto - potrà proporre all'assemblea la sfiducia nei confronti del leader. Un passo, però, che prevede un nuovo contrappeso: qualora la mozione non venga accolta, Grillo non potrà più chiedere un voto di sfiducia per i successivi dodici mesi.

     

    Un modo per garantire sia la possibilità di un cambiamento sia la continuità dell'azione. Il garante proporrà anche - come già accade - i nominativi per gli organi di garanzia: il comitato di garanzia e il collegio dei probiviri. Ed è proprio il comitato di garanzia uno dei «nodi» centrali del Movimento che sarà. I tre componenti attuali - Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri - hanno preso posizione contro Grillo e sono in scadenza a breve. I tre avrebbero deciso di lasciare la carica dopo l'approvazione dello statuto.

    beppe grillo giuseppe conte luigi di maio beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

     

    A quel punto Grillo dovrà indicare - in una rosa di cinque o sei persone - i nuovi «arbitri» delle future contese. A rendere ancora più centrale il ruolo del futuro comitato di garanzia è il fatto che da lì passano i regolamenti per le candidature. E i tre potranno proporre la sfiducia sia del leader sia del garante (ma votando all'unanimità). Le nuove norme prevedono - specie sulla gestione dei fondi M5S - un cambio di rotta: il tesoriere è scelto di comune accordo tra Grillo e Conte. Oggi è il deputato Claudio Cominardi. Chi verrà dopo di lui dovrà muoversi come un funambolo negli equilibri (complicati) del Movimento.

    conte grillo conte grillo

     

     

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