Estratto dell'articolo di Andrea Camurani e Andrea Galli per “il Corriere della Sera”
BARCA ROVESCIATA NEL LAGO MAGGIORE
Trenta secondi. «Trenta secondi, poi è scesa l’apocalisse, la barca si è subito rovesciata e siamo precipitati in acqua». Lo skipper Claudio Carminati, 60 anni, indagato per omicidio e naufragio colposo (un atto dovuto e atteso, anche a sua difesa) dalla Procura di Busto Arsizio retta da Carlo Nocerino, è ospitato da amici.
Fatica a dormire nonostante i tranquillanti. Su di lui pesa la strage di domenica 28 maggio nel lago Maggiore in coincidenza del litorale di Sesto Calende: Carminati guidava appunto l’imbarcazione, una casa galleggiante di 15 metri, una cosiddetta «house boat» che poi, investita da una tempesta e forse una tromba marina con raffiche non lontane dai cento chilometri orari, si è inabissata.
ANYA BOZHKOVA COMPAGNA DI CLAUDIO CARMINATI
A bordo la capienza superava i limiti consentiti: anziché 15 i passeggeri erano 23 compresa la moglie dello stesso skipper, Anna Bozhkova, 50 anni, russa della città Bryansk, in Italia con un permesso di soggiorno a tempo illimitato, che non sapeva nuotare.
Anna è morta affogata, come due membri dei Servizi segreti italiani (Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi, di 53 e 62 anni, uno e due figli), nonché l’ex loro collega del Mossad, Shimoni Erez, anch’egli 53enne. Tiziana era un’atleta ma è rimasta imprigionata nella cuccetta: al buio, con l’acqua che saliva, ha invano cercato di spostare un mobiletto che ostruiva l’ingresso fino a perdere le forze. […]
Un territorio da sempre geografia del Mossad, che qui dispone di basi logistiche. Nel fornire agli inquirenti la sua versione sull’incidente, avvenuto alle 19.20 a non meno di 100 metri dalla costa, lo skipper aveva parlato a ripetizione sia dell’assenza di previsioni meteo che annunciassero bufere, sia dell’improvviso cambiamento del tempo.
Claudio Carminati E Anya Bozhkova
La Procura, sul tema, sta esaminando i bollettini meteo per confrontare la versione di Carminati. Domenica mattina il bollettino del Centro prealpino diceva questo: «Caldo quasi estivo ma con sviluppo di molte nuvole sui rilievi dove potrebbero verificarsi rovesci o temporali pomeridiani». Dalle 17, aveva cominciato a grandinare nella parte della provincia di Varese verso il Milanese; nell’aeroporto di Malpensa, numerosi gli aerei fermi in pista nell’attesa di decollare.
Sul lago Maggiore, i velisti avevano anticipato il rientro preoccupati dalle prime folate, descritte come «anomale». Lui, Carminati, negli sfoghi con gli amici raccolti dal Corriere, insiste nel sostenere d’essere estraneo a ogni responsabilità. Una drammatica coincidenza, nessun errore. Ripete un’immagine.
Di Anna. «Stava china a pregare e invocare Dio mentre il cielo diventava nero». A martedì pomeriggio ancora non risultava la prova documentale della patente nautica dello skipper, che però dovrebbe esistere o forse è rimasta nell’imbarcazione, fabbricata nel 1982 e con immatricolazione nell’area balcanica (proseguono i tentativi dei vigili del fuoco di far riemergere lo scafo).
BARCA ROVESCIATA NEL LAGO MAGGIORE - LE OPERAZIONI DI RECUPERO
[…] Più d’uno rischia anzi terminerà la carriera; oltre allo strazio per le povere vittime s’è configurata una pessima figura internazionale (il Mossad ha chiesto all’Italia chiarimenti su cosa sia esattamente avvenuto). E la successiva attività iper-militare di sparizione delle donne e degli uomini dell’intelligence nella notte tra domenica e lunedì, per ridurre le identificazioni e le fughe di notizie. […]
BARCA ROVESCIATA NEL LAGO MAGGIORE - LE OPERAZIONI DI RECUPERO
Ma ci sono elementi da non trascurare. Intanto è prassi che di frequente si viaggi e ci si confronti con colleghi di altre nazioni. Non dobbiamo poi dimenticare che con ritmo periodico l’Italia ospita corsi di addestramento per forze armate estere quali, nelle ultime e nelle prossime settimane, quelle ucraine, libiche e tunisine, situazioni che giocoforza convogliano le attenzioni di differenti Paesi. […]
barca si ribalta sul lago maggiore 1 LE RICERCHE DEI DISPERSI DOPO IL RIBALTAMENTO DELLA BARCA SUL LAGO MAGGIORE