R. Fra. per il "Corriere della Sera" - Estratti
carlo conti tali e quali
Carlo Conti davanti a tutti. Antonella Clerici, ma non certo affiancata da qualcuno. Oppure Alessandro Cattelan. Defilato Paolo Bonolis. Il prossimo Festival di Sanremo dovrebbe mettere in primo piano uno di questi volti.
Stando alle parole di Fiorello — uno che ultimamente è parecchio informato — i giochi sarebbero quasi fatti: «Le autostrade sono spianate. Carlo è stato contattato per Sanremo 2025, ci sta pensando. Posso dire la mia? Dopo Amadeus bisogna andare sul sicuro e Carlo Conti è il sicuro».
La soluzione Bonolis darebbe sicure certezze, ma sembra poco praticabile per tre buone ragioni: la prima è che al di là delle dichiarazioni di facciata, l’idea non lo entusiasma fino in fondo; la seconda è che ha ancora un anno di contratto con Mediaset; da qui la terza, ovvero che per la Rai non sarebbe il massimo dal punto di vista dell’immagine presentarsi al suo evento più importante con un conduttore «affittato» dalla concorrenza. Ad Antonella Clerici invece c’è chi ha avuto il coraggio di chiederle di farlo in coppia e lei ha rifiutato: pensa — giustamente — di essere in grado di poter condurre il Festival da sola.
antonella clerici
L’ipotesi Cattelan per molti, a partire dai vertici di Rai Pubblicità, viene valutata come rischiosa: in prima serata non ha bucato lo schermo come ci si aspettava e il prossimo Sanremo è fondamentale per le casse della Rai.
Se la Rai sapeva di dover risolvere la grana Sanremo (perché comunque Amadeus aveva detto chiaramente che non ne avrebbe fatto un altro), l’altro grosso nodo da sciogliere è quello dell’access prime time (lo slot in onda dopo il Tg1), la fascia oraria più pregiata, perché ottiene — tutti i giorni — numeri che la prima serata ormai raggiunge saltuariamente.
(...) L’ipotesi che prende sempre più piede è quella di Stefano De Martino che pare abbia molti estimatori ai piani alti di viale Mazzini e che sembra ormai il prescelto per una scommessa (l’appuntamento quotidiano) tutta da verificare, anche se un format consolidato rappresenta una buona rete di protezione.
stefano de martino
Intanto la Rai potrebbe dover far fronte anche a qualche altro scontento, come Flavio Insinna (che è senza contratto), Sigfrido Ranucci e Federica Sciarelli: l’idea che possano guardare a La7 come nuovo punto di approdo non è del tutto campata in aria.
ALESSANDRO CATTELAN