Lettera di un lettore al “Corriere della Sera”
SPORTELLO BANCARIO
Io e mia moglie abbiamo un conto corrente in una grande banca nazionale da almeno 40 anni. Recandomi in cassa per un piccolo prelievo di contanti (500 euro) mi sento rispondere dal cassiere che non poteva darmeli e che avrei dovuto fare un prelievo al bancomat; faccio presente che non disponiamo di bancomat da un paio d’anni per una serie di ragioni che non sto qui a spiegare.
Le spiegazioni da parte del cassiere che conosco (sono stato dipendente della stessa banca per circa 6 anni) davanti alla perplessità sono state: «Non posso più dare contanti per precise direttive della direzione e quindi devi prelevare tramite il bancomat qui fuori». Dopo un breve batti e ribatti gli dico: «Sullo sportello è scritto cassa quindi ora tu mi dai 500 euro subito e per il seguito vedremo».
SPORTELLO BANCARIO
Non poteva far altro che darmeli, ribadendo che la prossima volta non avrebbe potuto più fornirmeli. Uscendo chiedo a una gentile collega spiegazioni e mi ha confermato che i prelievi si faranno solo al bancomat; la mia replica è stata: «Immagino gratuitamente?». «No: il contributo è di 2 al mese/24 euro anno». Ho fatto un rapido conto: 24 euro/anno, se la banca ha 1.000.000 di clienti (ma penso ne abbia di più) fanno 24.000.000 di euro pagati da noi clienti così, da un giorno all’altro.
PAGAMENTI CON IL POS
Quel che è peggio è che un bel numero di sportelli di cassa saranno eliminati con grave disagio della clientela non più giovane che non ha tanta dimestichezza con l’online; e con grandi utili delle banche come se non ne facessero già abbastanza. Qualche piccolo beneficio per le fascie più deboli (anziani, ma non solo) sarebbe quantomeno auspicabile.
Elia Montanari, Campogalliano (Modena)