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    ANCHE IN SPAGNA LA LOTTA POLITICA SI DECIDE IN TRIBUNALE – IL PREMIER PEDRO SANCHEZ DENUNCIA IL “COLPO BASSO”, A POCHI GIORNI DAL VOTO, DELLA CONVOCAZIONE IN TRIBUNALE DELLA MOGLIE BEGOÑA GÓMEZ, INDAGATA PER PRESUNTO TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE E CORRUZIONE IN AFFARI: “QUELLO CHE NON HANNO OTTENUTO ALLE URNE, STANNO CERCANDO DI OTTENERLO IN MODO ILLEGITTIMO” – IL  PROCEDIMENTO È STATO AVVIATO IN SEGUITO ALLA DENUNCIA DEL SINDACATO DI DESTRA “MANOS LIMPIAS” E NONOSTANTE LA PROCURA GENERALE AVESSE CHIESTO L'ARCHIVIAZIONE…


     
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    Estratto dell’articolo di Benedetta Perilli per “la Repubblica”

     

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    Una convocazione da parte del tribunale di Madrid sta spaccando la Spagna a pochi giorni dal voto europeo. Chiamata a testimoniare il 5 luglio perché indagata per presunto traffico di influenze illecite e corruzione in affari è Begoña Gómez, moglie del premier Pedro Sánchez.

     

    La convocazione è arrivata ieri nell'ambito del procedimento preliminare avviato dopo la denuncia di Manos Limpias, un sedicente sindacato di ultradestra, che sulla base di articoli di giornali conservatori accusa la moglie del primo ministro di aver favorito, firmando due lettere di raccomandazione, aziende legate all'imprenditore Juan Carlos Barrabés, professore del master dell'Università Complutense che Begoña Gómez co-dirigeva.

     

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    «Siamo assolutamente tranquilli». Così scrive Sánchez in una lettera ai cittadini nella quale spiega che la sua volontà di restare a capo del governo è più ferma che mai; poi attacca la decisione del giudice arrivata a cinque giorni dalle elezioni: «Di solito si segue la regola non scritta di non diffondere decisioni che possano influenzare il voto dei cittadini», aggiunge Sánchez. «Quello che non hanno ottenuto alle urne, stanno cercando di ottenerlo in modo illegittimo», ha detto facendo riferimento a popolari e ultradestra.

     

    «Non ci troviamo davanti a un atto dovuto ma a un nuovo caso di lawfare nella guerra politica spagnola — spiega Elena Vázquez Núñez, avvocata e componente della giunta direttiva del Foro de Abogacía y Democracia — [...]

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    «La vera anomalia — aggiunge Vázquez Núñez — è che nonostante la Guardia Civil, incaricata dell'indagine, e la Procura abbiano concluso che non ci sono indizi di reato, nonostante la totale assenza di prove e senza aver ancora ascoltato i testimoni chiave, il giudice porti comunque avanti il caso, convocando Begoña Gómez proprio prima del voto. È un nuovo atto di una sporca guerra elettorale».

    [...]

     

    Secondo il quotidiano El Mundo il Pp ha denunciato in tribunale lo scorso maggio un presunto conflitto di interessi del premier per le attività professionali della moglie. L'apertura dell'indagine contro Gómez era stata resa nota a fine aprile, subito dopo il premier si era dichiarato disposto a dimettersi, ma era poi restato alla guida del Paese per «dire basta al degrado della politica fomentato dalla destra».

     

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    Ora la convocazione da parte del magistrato Juan Carlos Peinado desta sospetti nella maggioranza e c'è persino chi si spinge a trovare nel lavoro della figlia Patricia, consigliera del Partito Popolare nel comune di Pozuelo de Alarcón, una dubbia casualità.

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