Marco Cremonesi per il “Corriere della sera”
LA CANOTTIERA DI BOSSI E I BOXER DI SALVINI
«Non fate il funerale alla Lega. Non se lo merita...». Umberto Bossi, dopo molti mesi, torna al consiglio federale. L' ultima volta che i membri del parlamentino leghista avevano visto il fondatore era circa un anno fa, prima del malore che lo ha colpito lo scorso febbraio.
All' ingresso del 78enne ex leader la platea ammutolisce: è in carrozzella, visibilmente provato.
Poi, i leghisti si riscuotono: e scoppia l' applauso. L' occasione, per il «Capo» padano, era importante: il consiglio federale ha convocato un congresso per il 21 dicembre. Al mattino di buon ora, la Lega dovrà se possibile chiudere i conti con il passato e trasformarsi anche formalmente nella «Lega per Salvini premier» che già da tempo appare sulle schede elettorali.
bossi salvini maroni
Attenzione: la vecchia Lega non cesserà di esistere. Non fosse altro perché deve restituire allo Stato i 49 milioni dei rimborsi elettorali illecitamente percepiti. Il congresso dovrà approvare le correzioni agli statuti dei due partiti che trasformeranno la Lega Nord in una sorta di bad company tutta oneri e niente onori. La notizia collegata è che Salvini non ne sarà più il segretario: il congresso del 21 dicembre dovrà indicare un commissario, sul quale dentro la Lega non mancano le ironie: «Che invidia...».
SALVINI BOSSI
Resterà, però, all' articolo 1 dello statuto del vecchio partito «l' indipendenza della Padania». Nel nuovo, non ci sarà più spazio per i rappresentanti dell' opposizione interna nel consiglio federale e saranno integrati in un unico partito i dirigenti del centro-sud. Per dirla con il vice di Salvini, Andrea Crippa, «semplicemente, prima la Lega andava dalle Alpi all' Umbria, ora dalle Alpi alla Sicilia: entrano nella Lega le Regioni che prima non c'erano. È il partito nazionale».
Umberto Bossi ascolta tutto diligente: Roberto Calderoli che spiega lo svolgimento del congresso, Giancarlo Giorgetti che conferma la partecipazione della Lega (salviniana) al tavolo per cambiare la legge elettorale, Claudio Borghi che fa il punto su manovra e Mes.
salvini bossi pontida
Ma l' amarezza di Bossi alla fine emerge: «Non fate il funerale alla Lega...». Ed è lo stesso Salvini che prova a rassicurarlo: «Ma no, la Lega Nord resta...». Il presidente del congresso prenatalizio, però, è una garanzia di continuità: Giancarlo Giorgetti, affiancato dagli altri due vicesegretari leghisti, lo stesso Crippa e Lorenzo Fontana.
UMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI
Al consiglio federale si parla anche di elezioni in Calabria. Per ribadire la posizione: no alla candidatura dell' azzurro Mario Occhiuto. Poi, i leghisti si spostano sui rapporti con il Ppe: «Il dialogo prosegue - dice Crippa -. Soltanto, bisogna capire che cosa è il Ppe: se un partito a guida franco-tedesca che fa accordi con il Pse contro le nostre imprese o se è il partito delle radici cristiane contro omologazione e globalismo».