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    COME SI STIMOLA LA CREATIVITÀ? ANNOIANDOSI! - IL NEUROCHIRURGO GIULIO MAIRA: "I MOMENTI DI INTUIZIONE SPESSO ARRIVANO QUANDO SIAMO DISTRATTI, DURANTE UNA PASSEGGIATA, SOTTO LA DOCCIA, NEL DORMIVEGLIA. LA CREATIVITÀ SARÀ UN'ABILITÀ CRUCIALE PER IL MONDO DEL LAVORO DI DOMANI. BISOGNERÀ CAMBIARE IL SISTEMA DI EDUCAZIONE? FORSE. LA CREATIVITÀ, CON LA CURIOSITÀ E L'IMMAGINAZIONE, STIMOLA L'INTELLIGENZA A PERCORRERE STRADE CHE NON AVREBBE MAI PRESO…"


     
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    Giulio Maira* per “il Messaggero”

    *Professore di Neurochirurgia Humanitas, Milano Presidente Fondazione Atena Onlus, Roma

     

    giulio maira foto di bacco giulio maira foto di bacco

    Non tutto ciò che fa il nostro cervello ci è sempre chiaro. Perché, ad esempio, quando pensiamo che la nostra mente abbia bisogno di riposo e ci prendiamo una pausa, alcune aree del cervello si attivano? Che funzione hanno? Sono le aree del default mode network, molto importanti per i meccanismi del pensiero.

     

    Immagino questi momenti come il volo di un gabbiano che, dopo avere faticosamente raggiunto il punto più alto, ferma tutto e si libra elegante nel cielo, lasciandosi portare dal vento. In questi momenti la nostra mente, libera da attività coscienti, si abbandona a guardare nel suo intimo, invasa da pensieri che in modo inconscio si intrecciano tra loro.

     

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    In pratica, sogniamo a occhi aperti, lasciamo vagare la mente senza un apparente scopo, cosa che si ritiene abbia a che fare con la creatività, con la ricerca di qualcosa di nuovo e sorprendente da cui possano scaturire creazioni geniali. I momenti di intuizione spesso non arrivano quando siamo concentrati su un problema, ma quando siamo distratti, durante una passeggiata, sotto la doccia, nel dormiveglia.

     

    GLI INCONTRI

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    In quei momenti, idee in precedenza isolate mostrano connessioni che prima non vedevamo, hanno libero gioco gli incontri fortunati di attività cerebrali spontanee, di cui scrive Lamberto Maffei. Per Steve Jobs creatività significa semplicemente collegare idee. Il bello della creatività è che aspira sempre a qualcosa che non c'è. E in questo non c'è differenza tra uno scienziato, un artista o un poeta; tutti partono da una folgorazione improvvisa, dalla forza dell'immaginazione.

     

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    Newton, Proust, Mozart, allo stesso modo, prima ebbero un lampo della mente e solo dopo vennero le leggi della fisica, i fiumi di parole, le cascate di note, che tradussero in linguaggi diversi le loro fantasie e i loro sogni. La creatività, a differenza di altre funzioni cognitive, è massima durante l'infanzia per poi perdersi mano a mano che si cresce. Eppure, secondo il World Economic Forum, la creatività sarà un'abilità cruciale per il mondo del lavoro di domani. tecnologia, da certe regole che limitano la libera navigazione del pensiero nel cielo del gioco e dell'inventiva. Bisognerà cambiare il sistema di educazione? Forse.

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    Certamente bisognerà lasciargli la libertà di scoprire la curiosità e l'immaginazione, e di annoiarsi. La creatività, con la curiosità e l'immaginazione, stimola l'intelligenza a percorrere strade che non avrebbe mai preso, a ricercare il nuovo, lo sconosciuto, ad ampliare i limiti della conoscenza.

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    LA SONDA-ROBOT

    I bambini, fin da subito, chiedono continuamente: perché? Come diceva Einstein: La logica può portarti dal punto A al punto B, ma l'immaginazione può portarti ovunque. Molto opportunamente Curiosity è il nome dato alla sonda-robot che il 6 Agosto del 2012 è atterrata su Marte.

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