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    QUESTA BUFALA SA DI BUFALA - A CAUSA DI UN’INTERCETTAZIONE INTERPRETATA MALE, UN COMMERCIANTE DI MOZZARELLA SI FA DUE MESI E MEZZO AGLI ARRESTI


     
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    Francesco Salvatore per "la Repubblica - Edizione Roma"

    «Ottavio, si rimedia una treccia di bufala da 20 euro?». Una intercettazione mal interpretata, una perquisizione al cui esito esce fuori qualche grammo di hashish e un commerciante di mozzarelle che viene arrestato per spaccio di stupefacenti, e che si fa 2 mesi e mezzo ai domiciliari.

    manettemanetteMANETTE APERTEMANETTE APERTE

    Questi gli elementi della vicenda di Ottavio Stefanini, commerciante di Selci, vicino Rieti, finito alla sbarra dopo aver parlato al telefono con un indagato, messo sotto intercettazione in un'inchiesta della Dda.

    Due giorni fa il gup Giacomo Ebner lo ha assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, dopo che il pm aveva disposto il giudizio immediato per lui e per il suo interlocutore telefonico, condannato, invece, a 2 anni e 8 mesi.

    La vicenda inizia nel marzo scorso. Stefanini, difeso dall'avvocato Raffaele Magliaro, prende una serie di ordinazioni al telefono. Fra queste c'è "una treccia di bufala da 20 euro" sospetta. Un mese dopo scattano le perquisizioni per entrambi. I vigili li arrestano. Stefanini, interrogato, si professa innocente da subito. Due giorni fa la sentenza che lo rimette in libertà.

     

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