la donna arrestata
Un ragazzo di 13 anni è stato avvelenato e ucciso dalla mamma di una sua compagna di scuola, perché più bravo della figlia. La vittima era il migliore della classe, tanto da suscitare l’invidia della sua coetanea, ma soprattutto della madre di questa. Un’invidia che ha portato la donna ad ucciderlo, con una dose letale di veleno, con la scusa di offrirgli una bibita.
la mamma omicida
L’assurda e terribile storia arriva da Karaikal, città in India, dove Bala Manikandan, lo studente 13enne, è stato avvelenato in modo letale. La donna, arrestata con l’accusa di omicidio, fingendosi la mamma del ragazzo, avrebbe chiesto al portiere della scuola di consegnare al ragazzino, una bottiglia di una bibita analcolica, che il giovane non ha esitato a bere.
studenti indiani
Poco dopo il 13enne ha inizato a sentirsi male e nel pomeriggio, tornato a casa, ha iniziato a vomitare. I genitori l’hanno portato all’ospedale di Karaikal, dove è morto sabato notte. Dopo la tragica fine del ragazzo, i genitori hanno sporto denuncia, avendo scoperto dalle telecamere di sicurezza della scuola, che una donna, gli aveva consegnato la bevanda da bere.
veleno
La donna, dopo essere stata arrestata, ha confessato di aver mescolato nella bibita delle “pillole lassative” acquistate al banco da una farmacia locale, perché voleva impedire al ragazzo di partecipare agli eventi per la giornata annuale della scuola. Secondo i medici, il 13enne sarebbe morto per asfissia, provocata da parti di cibo entrati nel suo sistema respiratorio, ma si attende l’autopsia per scoprire il contenuto del veleno ingerito.