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    IL MALE OSCURO DEL CALCIO E DELLA "VIOLA" - CON “GIOVANNONE” BERTINI SI ALLUNGA LA VIA CRUCIS DI EX CALCIATORI DELLA FIORENTINA MORTI DI SLA O PER LE PIÙ DIVERSE CAUSE DOPO AVER MILITATO NEGLI ANNI 70 NEL CLUB VIOLA – IL POETA ACITELLI RIVELA UNA FRASE DI BERTINI, CHE SARÀ L'EPIGRAFE DELLA BIOGRAFIA - “DICEVA SEMPRE: SONO STATO UN UOMO BUONO, MA NON SE N' È ACCORTO NESSUNO”


     
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    Valerio Piccioni per la Gazzetta dello Sport

     

    giovanni bertini giovanni bertini

    La «stronza», come la chiamava Stefano Borgonovo, s' è presa anche Giovannone Bertini, romanista - ma giocò anche con Taranto, Fiorentina, Ascoli, Catania e Benevento - degli anni '70. Il difensore che si autodefiniva «Nesta e Samuel messi insieme», è morto di Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, all' età di 68 anni.

     

    Un' altra vittima di un mistero scientifico che non si è ancora risolto. Perché la Sla - un percorso feroce, in cui i pensieri restano lucidi ma il corpo non risponde più - non è una malattia «calcistica», però nel calcio il suo livello di diffusione, i casi registrati sono stati 45 in 40 anni, è doppio rispetto al resto della popolazione. L' abuso di anti infiammatori, i pesticidi per l' erba dei campi di gioco, i colpi alle gambe o alla testa: si sono fatte tante ricerche sulle cause o concause del morbo, senza arrivare però a una conclusione certa.

     

    Anche Giovannone deve averci pensato in questi tre anni durissimi, in cui ha combattuto la «stronza» con grande coraggio.

    «I medici hanno detto che è stata la straordinaria voglia di vivere a farlo resistere», racconta commosso Fernando Acitelli, il poeta suo grande amico, che proprio in queste settimane sta completando la biografia del romanista a cui Nils Liedholm un giorno disse «sarai il nostro Hulshoff», riferendosi a uno dei calciatori mito dell' era dell' Ajax. Si racconta che la sua prestanza e il suo coraggio in campo mettessero soggezione persino a Gigi Riva.

     

    Bertini, ricordato ieri con un tweet dalla Roma, era nato all' Alberone, sulla via Appia, un paio di chilometri scarsi dalla via Vetulonia di Francesco Totti.

    giovanni bertini giovanni bertini

    Dopo un inizio sotto casa, se ne andò all' Ostiense di Gaetano Anzalone, futuro presidente giallorosso. La sua crescita fu rapidissima: dalla Primavera della Roma, dove incrociò anche Claudio Ranieri, debuttò a 19 anni in un Fiorentina-Roma 2-2. Il suo ciclo durò un decennio, con l' ultima stagione al Benevento.

    Il mondo del calcio ritrovò poi Giovannone nelle vesti di opinionista controcorrente: per anni espresse la sua idea di calcio a Tv2000. Aveva un sorriso grande e la battuta pronta, conditi però con un po' di rimpianti.

    Acitelli racconta anche una frase di Bertini, che sarà l' epigrafe della biografia: «Diceva sempre: sono stato un uomo buono, ma non se n' è accorto nessuno».

     

     

    CALCIO E SLA. LA MORTE DI BERTINI ALLUNGA LA VIA CRUCIS. MA LE CAUSE SONO IGNOTE

    Dal Fatto Quotidiano

    Ho appena letto della terribile morte di Giovanni Bertini, ennesimo giocatore ex Fiorentina colpito da Sla. A questo punto le famose e vituperate "chiacchiere da bar", i celebri "sentito dire", prendono sempre più fondamento riguardo a una tragedia oramai chiara e legata agli spogliatoi trattati come farmacie. O sbaglio?

    Ernesto Di Giulio

     

    giovanni bertini giovanni bertini

    LA RISPOSTA DI ZILIANI

    Giovanni Bertini, morto ieri di Sla a 68 anni, nella Fiorentina aveva giocato solo una stagione, nel '75-76, a 24 anni. Ciò premesso, la sua è un' altra stazione, l' ultima, che si aggiunge alla Via Crucis dei calciatori morti di Sla o per le più diverse cause dopo aver militato negli anni 70 nel club viola.

     

    Il primo fu Bruno Beatrice, a 39 anni, nel 1987, per una leucemia contratta dopo essersi sottoposto a un ciclo scellerato di raggi Roengten (l' inchiesta del pm Bocciolini, aperta su denuncia della vedova e archiviata per prescrizione, appurò che nella Fiorentina di quegli anni venne praticata "sperimentazione medica"); dopodiché fu una strage. Nello Saltutti morì nel 2003 per infarto, Ugo Ferrante nel 2004 per un tumore alla gola, Giuseppe Longoni nel 2006 per una vasculopatia cardiaca, Massimo Mattolini nel 2009 per insufficienza renale, Giancarlo Galdiolo nel 2018 per una malattia simile alla Sla, la demenza temporale frontale, che gli aveva tolto l' uso della parola.

     

    borgonovo baggio borgonovo baggio

    Di Sla (gli ex calciatori sono colpiti 6 volte più della popolazione normale e a un' età più giovane, 43 anni di media invece di 63) morì nel 2007 Adriano Lombardi che aveva fatto parte del vivaio viola come Mario Sforzi, ucciso nel 2004 da un linfoma non Hodgkin.

     

    Sembra un miracolo, in questo tragico quadro, che siano sfuggiti alla morte Giancarlo Antognoni, colpito da infarto a 51 anni, Domenico Caso, guarito da un tumore al fegato e Giancarlo De Sisti, operato d' urgenza al cervello a 41 anni per un ascesso frontale: tutti ex Fiorentina. Di Sla era morto Stefano Borgonovo, ex viola anni 90; e se Bertini di questa tremenda malattia è solo l' ultima vittima, la prima fu Armando Segato, 8 stagioni alla Fiorentina dal '52 al '60, ucciso dalla Sla nel '73. Di Sla era morto a 31 anni Lauro Minghelli, a 52 Paolo List, a 60, il marzo scorso, Marco Sguaitzer.

    Le cause? Al momento, purtroppo, è ancora impossibile determinarle.

    Paolo Ziliani.

     

     

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