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    CON LA FINANZA È SEMPRE LA SOLITA STORIA: I RICCHI RESPONSABILI DEI CRAC SE NE ESCONO PROTETTI E TRANQUILLI, E I RISPARMIATORI LO PRENDONO IN QUEL POSTO – L’EX AD DI SILICON VALLEY BANK, GREG BECKER, SVACANZA ALLE HAWAII, DOPO AVER VENDUTO LE SUE AZIONI PRIMA DEL FALLIMENTO, MENTRE I CLIENTI DI BANCHE MINORI, NON “SISTEMICHE”, VEDONO BRUCIATI I LORO RISPARMI – FUBINI: “L’OPERAZIONE CREDIT SUISSE AZZERA I BOND SUBORDINATI PER 16 MILIARDI. SI SONO VOLUTI PRESERVARE I PRIMI DUE AZIONISTI: LA BANCA NAZIONALE SAUDITA E IL FONDO SOVRANO DEL QATAR…”


     
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    CREDIT SUISSE UBS CREDIT SUISSE UBS

    1. BANCHE: FUTURE -6%, HSBC KO CON I BOND CREDIT SUISSE

    (ANSA) - Crollano i future sul comparto bancario europeo dopo il salvataggio del Credit Suisse da parte di Ubs. I future sull'indice euro Stoxx del settore bancario con scadenza a giugno perdono il 6% mentre ad Hong Kong il colosso Hsbc cede il 7%. Hsbc paga anche l'esposizione verso i bond At1 del Credit Suisse, il cui valore è stato azzerato nell'ambito del salvataggio del colosso elvetico, penalizzando i detentori dei titoli anche rispetto agli azionisti del gruppo svizzero.

     

    2. ZURIGO SPAZZA VIA 16 MILIARDI DI BOND DEI RISPARMIATORI

    Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

     

    greg becker alle hawaii 1 greg becker alle hawaii 1

    L’immagine che resta del crac di Lehman Brothers sono quei banchieri giù per strada, con i loro cartoni in mano. L’immagine che resterà di questa crisi invece è forse quella di un unico banchiere: Greg Becker, ormai ex amministratore delegato di Silicon Valley Bank, fotografato in short, maglietta e ciabatte infradito alle Hawaii pochi giorni dopo il fallimento della banca che lui doveva dirigere. Lo scoop è del «Daily Mail», subito ripreso dal «New York Post».

     

    Naturalmente non c’è niente di illegittimo […]. […] Discutibile è semmai che lui stesso abbia venduto azioni della sua banca per 3,5 milioni di dollari pochi giorni prima di annunciare l’aumento di capitale, per coprire le perdite che avrebbero innescato il crac.

     

    Ma il simbolo dietro l’immagine rimanda, ancora una volta, a una crisi bancaria a due velocità. Ci sono coloro che ne sono in gran parte responsabili, eppure sembrano uscirne sempre ricchi e ben protetti (anche se nel caso di Becker incombe un’inchiesta del Dipartimento di Giustizia americano). Poi ci sono gli altri, quelli esposti alle conseguenze e destinati a pagare il prezzo di errori non loro.

    MEME SUL CROLLO IN BORSA DI CREDIT SUISSE MEME SUL CROLLO IN BORSA DI CREDIT SUISSE

     

    […] Anche stavolta la crisi bancaria si sta già tramutando in un fenomeno a doppia velocità sia in Svizzera, con la svendita di Credit Suisse a Ubs, che negli Stati Uniti. Il cortocircuito in America è quanto i risparmiatori stanno vedendo in questi giorni: se fallisce una banca come Svb, titani miliardari del venture capital come Marc Andreessen o Peter Thiel hanno i loro depositi da molti milioni garantiti con denaro pubblico fino all’ultimo centesimo; ma se la corsa agli sportelli investe una piccola banca rurale del Midwest, allora un agricoltore locale rischia di vedersi spazzati via tutti i depositi propri e della propria azienda sopra i 250 mila dollari.

     

    credit suisse credit suisse

    […] Nel caso di Svb una decisione delle autorità a Washington ha determinato che tutti i depositanti andavano protetti, anche i miliardari, in nome di una «systemic exception»: non farlo alla Silicon Valley Bank avrebbe avuto conseguenze «sistemiche». Invece migliaia di banche minori, dove si servono clienti minori, non sono «sistemiche» e per loro l’«eccezione» non è prevista. Trump non poteva sognare un’arma più affilata per la sua retorica contro le élite.

     

    FIRST REPUBLIC FIRST REPUBLIC

    […] Anche il salvataggio di Credit Suisse avrà ripercussioni. L’operazione azzera il valore di bond subordinati (A1) per 16 miliardi di euro, prima ancora di spazzare via tutto il capitale degli azionisti come sarebbe stato normale. Difficile scacciare il pensiero che per delicate ragioni geopolitiche si siano voluti preservare, almeno in parte, i primi due azionisti della banca: la Banca nazionale saudita e il fondo sovrano del Qatar. Si è creato così il precedente per cui gli obbligazionisti subordinati potrebbero essere meno protetti degli azionisti. Da stamani, i bond di molte banche europee si ritroveranno in un mare aperto. Ma non calmo.

    greg becker alle hawaii 2 greg becker alle hawaii 2 silicon valley bank silicon valley bank GREG BECKER E LA MOGLIE MARILYN GREG BECKER E LA MOGLIE MARILYN silicon valley bank silicon valley bank SILICON VALLEY BANK SILICON VALLEY BANK silicon valley bank 1 silicon valley bank 1 DANIEL BECK DANIEL BECK greg becker alle hawaii 3 greg becker alle hawaii 3

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