• Dagospia

    CON SALVINI INDAGATO, LA LEGA POTRA’ FINALMENTE RAGGIUNGERE IL 40% - IL MINISTRO HA POLITICAMENTE VINTO: FARA' LA VITTIMA PER INCASSARE UN PLEBISCITO NELLE URNE - ERANO GIORNI CHE IL VICEPREMIER SFIDAVA I MAGISTRATI (CON DI MAIO E CONTE CHE LO INVITAVANO ALLA CAUTELA) E NEL COMIZIO DI PINZOLO HA CONTINUATO A RANDELLARE I PM: "È INCREDIBILE VIVERE IN UN PAESE DOVE DIECI GIORNI FA È CROLLATO UN PONTE SOTTO IL QUALE SONO MORTE 43 PERSONE. LÌ NON C'È UN INDAGATO. INVECE INDAGANO UN MINISTRO"


     
    Guarda la fotogallery

    Marco Cremonesi per il Corriere della Sera

    salvini salvini

     

    «Questo comizio vale doppio. È il mio primo comizio da ministro indagato e intanto il Milan sta giocando a Napoli...». Matteo Salvini è a Pinzolo, in Trentino, dove ha da poco appreso che il fascicolo sulla vicenda della nave Diciotti, fin qui aperto contro ignoti, ora sulla copertina riporta un nome: il suo.

     

    Erano giorni che il vicepremier sfidava i magistrati, e altrettanti giorni che Luigi Di Maio e Giuseppe Conte lo invitavano alla cautela. Non tanto e non solo per il rispetto dovuto alla magistratura, ma anche perché la sensibilità dei 5 Stelle su questi argomenti non potrebbe essere più diversa da quella leghista.

    salvini salvini

     

    E infatti, a stretto giro, arriva la presa di posizione stellata che esprime «rispetto per la magistratura» e ipotizza che quello della procura di Agrigento sia «probabilmente un atto dovuto». Ma gli stellati ricordano anche che «secondo il codice etico dei ministri, Matteo Salvini può rimanere ministro». Fino allo scorso dicembre, infatti, per il Movimento era sufficiente un avviso di garanzia perché l' interessato fosse chiamato alle dimissioni.

     

    MATTEO SALVINI MATTEO SALVINI

    Resta il fatto che gli appelli stellati nei giorni scorsi erano rimasti completamente inascoltati. Salvini non aveva lasciato passare un solo giorno senza invitare i magistrati a indagarlo. Anche ieri. Il fatto che il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio abbia ascoltato una parte dello staff salviniano al Viminale aveva suscitato le nuove sortite del ministro dell' Interno: «Se devono indagare, interrogare qualcuno, vengano direttamente dal ministro che è colui che ha dato indicazioni e disposizioni».

     

    matteo salvini in romagna matteo salvini in romagna

    Ancora più tagliente: «Mi sembra meschino andare a prendersela con dei funzionari quando c' è un ministro e un vicepresidente del Consiglio che si fa carico pienamente della responsabilità di dire no quando bisogna dire no». Il rivolgersi del procuratore ai dirigenti del ministero aveva destato qualche apprensione tra i collaboratori di Salvini: il leader leghista una volta arrivato al Viminale non ha effettuato alcuna forma di spoil system. Ma per i leghisti non era scontato fidarsi di chi non ha una storia consolidata nel partito.

     

    E così, Salvini ha raggiunto l' obiettivo di sempre: accendere la discussione. «C' è anche chi voleva indagarmi per tortura. Se mio figlio non mi conoscesse bene, non sarebbe bello sentir dire queste cose». Ma il capo leghista ricorda anche che «mi hanno denunciato in settanta, associazioni rom, ong e persino denunciato anche un' associazione gay. Non so il perché, io penso che ognuno a casa sua può fare quello che vuole».

    matteo salvini con le vacche matteo salvini con le vacche

    Nel comizio di Pinzolo Salvini continua a tornarci sopra: «È incredibile, incredibile...

     

    vivere in un Paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone. Lì non c' è un indagato. Invece indagano un ministro che salvaguardia la sicurezza di questo Paese. È una vergogna». Salvini si accalora: «Sono sudatissimo. Ma un ministro indagato ha diritto di essere sudato». Leitmotiv collegato, quello dei processi arretrati: «Ci sono quattro milioni di processi arretrati e indagano Salvini. L' importante è indagare un ministro che difende le frontiere di questo Paese».

     

    diciotti migranti diciotti migranti

    Poi, il ricordo accorato di Rosario Livatino, «che arrestava i mafiosi senza andare sui giornali». Infine l' appello: «Faccio affidamento sulle migliaia di giudici per bene e su tutti i magistrati che fanno il loro dovere: buttate fuori le correnti dalla magistratura, buttate fuori la politica dalle aule. Questa è la giustizia che difenderò finché campo...».

    MATTEO SALVINI MATTEO SALVINI selfie di salvini con l'ambulante moussa mbaye selfie di salvini con l'ambulante moussa mbaye isoardi salvini isoardi salvini matteo salvini a pesca in romagna matteo salvini a pesca in romagna matteo salvini si spoglia durante il suo matrimonio matteo salvini si spoglia durante il suo matrimonio SALVINI VANGELO SALVINI VANGELO matteo salvini con l'ambulante moussa mbaye matteo salvini con l'ambulante moussa mbaye donne diciotti donne diciotti

     

    migranti a bordo della diciotti migranti a bordo della diciotti nave diciotti nave diciotti

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport