1 – Ddl bilancio: Conte, su rapporto deficit/Pil siamo scesi al 2,04%
CONTE JUNCKER
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - 'Dal 2,4%' del rapporto deficit/Pil previsto con la Legge di bilancio nel 2019 'siamo potuti scendere a 2,04% e questo ci consente di condurre questo negoziato con la Commissione che ha giudicato gia', in questa prima valutazione, la nostra proposta significativa, molto importante'. Lo ha detto il presidente del Consiglio nel punto stampa che ha tenuto dopo aver incontrato il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. fil-aps
CONTE JUNCKER
2 – Ddl Bilancio: Commissione Ue,con Italia buoni progressi, ora valuteremo proposta
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – L'incontro con il premier italiano Conte e il ministro Tria ha permesso di 'fare buoni progressi' e ora la Commissione 'valutera' la proposta ricevuta oggi pomeriggio'. Lo ha indicato l'esecutivo Ue al termine dell'incontro tra il premier Conte e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, in relazione ai contenuti della proposta di Conte per evitare la procedura.
3 – MANOVRA, UE: 'CI SONO BUONI PROGRESSI'. CONTE: 'OK REDDITO E PENSIONI'
Da www.ansa.it
conte juncker 3
"Buoni progressi" nell'incontro Juncker-Conte: la Commissione ora "valuterà la proposta ricevuta questo pomeriggio" dall'Italia. Lo fa sapere un portavoce della Commissione precisando che il lavoro proseguirà nei prossimi giorni.
"Abbiamo anticipato la nostra proposta a Bruxelles - ha detto il premier Giuseppe Conte al termine dell'incontro con Juncker -. Abbiamo illustrato la nostra proposta che mi consente di dire che non tradiamo affatto la fiducia degli italiani, rispettiamo gli impegni presi in particolare sulle riforme che hanno maggiore impatto sociale".
TRIA E MOSCOVICI
Da 2,4 scesi a 2,04. Reddito e quota 100 restano, ha spiegato il premier. "Confidiamo di portare a casa una soluzione positiva" con l'Ue. "Reddito di cittadinanza e quota 100 partiranno nei tempi previsti".
"Calerà il deficit strutturale" e la "crescita sarà superiore alle nostre attese", ha detto ancora il presidente del Consiglio al termine dell'incontro con Juncker.
"La nostra proposta ci consente di dire che non tradiamo la fiducia degli italiani e che rispettiamo gli impegni presi con le misure che hanno maggiore impatto" come "quota 100 e reddito di cittadinanza".
Soddisfatto dell'incontro Conte-Juncker il ministro del Tesoro, Giovanni Tria.
giovanni tria ministro dell economia
"Sono assolutamente fiducioso che a Bruxelles prevalga il buonsenso. Inizio ad essere stufo di qualcuno che possa sfondare o infrangere i limiti mentre con l'Italia c'è la lente di ingrandimento sullo 0,1. Vogliamo incominciare ad onorare gli impegni presi con gli italiani. Ma se mi dovessi rendere conto di un pregiudizio contro l'Italia mentre per altri si chiudono gli occhi allora la musica cambierà", aveva detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in una conferenza stampa a Gerusalemme.
salvini e di maio murales by tvboy
Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, intervistato dal Parisien, ritiene che un eventuale sforamento, oltre il 3% del rapporto tra deficit e Pil, dopo l'annuncio delle misure del presidente Emmanuel Macron per smorzare la rabbia dei gilet gialli "può essere preso in considerazione", anche se in modo "limitato, temporaneo ed eccezionale". Per Moscovici la situazione della Francia non può essere paragonata a quella italiana. Alla domanda di Le Parisien su un trattamento di favore alla Francia rispetto all'Italia sui conti pubblici Moscovici smentisce con forza. "Non c'è nessuna indulgenza, sono le nostre regole, soltanto le nostre regole", insiste il commissario, aggiungendo: "Soprattutto non facciamo come se ci fosse da una parte una severità eccessiva e dall'altra non so quale lassismo". Per lui il paragone con l'Italia "è allettante ma sbagliato perché sono due situazione totalmente diverse". "La Commissione europea sorveglia il debito italiano da tanti anni", cosa che invece non ha "mai fatto" per la Francia.
moscovici macron
Emendamenti in Commissione entro giovedì alle 14 - E' stato ufficialmente fissato per le 14 il termine per presentare gli emendamenti alla manovra in Commissione Bilancio del Senato. Lo si apprende dalla stessa Commissione, convocata ininterrottamente da oggi a domenica sera per l'esame della legge di bilancio. L'obiettivo al momento è quello di portare il testo in Aula a Palazzo Madama tra il 18 e il 19 dicembre. I tempi sono però strettamente legati all'andamento della trattativa sui saldi con la Commissione europea.