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    CONTE, ERA MEJO SE STAVI ZITTO - DOPO LE FRASI SUL “DIALOGO SERRATO” CON I TALEBANI, NEL M5S C’E’ IMBARAZZO - I GRILLINI MINIMIZZANO LA SPARATA (“E’ UNA BOUTADE”) MA NON C'È STATO ALCUN DEPUTATO O SENATORE CHE ABBIA RILANCIATO LA POSIZIONE DELL’EX PREMIER - GLI ADDETTI AI LIVORI: “HA VOLUTO GIOCARE A FARE IL DI BATTISTA PER AMMICCARE ALL'ALA PIÙ MOVIMENTISTA” - NEL 2014 DIBBA, SUL BLOG DI GRILLO, PONTIFICAVA: “DOVREMMO SMETTERLA DI CONSIDERARE IL TERRORISTA UN SOGGETTO DISUMANO CON IL QUALE NEMMENO INTAVOLARE UNA DISCUSSIONE”


     
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    GaF per il “Corriere della Sera”

     

    GIUSEPPE CONTE E I TALEBANI - MEME BY SARX88 GIUSEPPE CONTE E I TALEBANI - MEME BY SARX88

    Le polemiche non si placano. Dopo l'uscita in cui ha propugnato un «dialogo serrato con il nuovo regime islamico che appare, quantomeno a parole, su un atteggiamento abbastanza distensivo», Giuseppe Conte è ancora travolto dagli attacchi del centrodestra. Matteo Salvini pubblica sui social il video dell'esecuzione del capo della polizia afghana da parte dei talebani. A corredo delle immagini questo commento: «Conte dice che bisogna dialogare con i talebani, intanto loro».

     

    AFGHANISTAN - TALEBANI AFGHANISTAN - TALEBANI

    Da Forza Italia giunge forte la voce di Maurizio Gasparri: «Uno come Conte, che è abituato a prendere ordini da gente come Grillo e Fico, certamente troverebbe normale dialogare con i talebani. È stato scelto da un movimento che fa dell'estremismo e della confusione la propria regola costante di vita. Ma il mondo non è il movimento grillino, è una cosa un po' più complessa e quindi le parole e gli atteggiamenti di Conte sono provocatori,intollerabili».

     

    DI BATTISTA CONTE 1 DI BATTISTA CONTE 1

    Dall'altra parte del campo il M5S fa quadrato attorno al neo leader. «Estrapolare frasi fuori dal contesto per costruirci teoremi inesistenti è una tecnica collaudata alla quale siamo abituati. Il Movimento è unito e compatto, questi veementi attacchi sono un grande sintomo di debolezza. Giuseppe Conte e la sua leadership fanno paura, i tentativi di colpirlo con questa macchina del fango senza capo né coda non riusciranno», risponde Gianluca Ferrara, vicepresidente del gruppo del Senato.

     

    talebani in afghanistan talebani in afghanistan

    Gli fa eco Riccardo Ricciardi, vicecapogruppo a Montecitorio: «Un leader può fare come Renzi, che parla di diritti delle donne dalla Leopolda, poi però magnifica il "rinascimento arabo" facendosi ingaggiare dai sauditi per fare conferenze in una nazione dove le discriminazioni e gli abusi sono all'ordine del giorno. Oppure un leader può fare come Conte: analizzare la realtà e cercare di migliorare davvero lo stato delle cose, tracciando una rotta che guarda oltre le becere semplificazioni e lo sciacallaggio».

     

    A difesa dell'ex premier scende in campo anche Giancarlo Cancelleri: «Noi del Movimento 5 Stelle cerchiamo soluzioni ad un disastro umanitario che sta avvenendo in Afghanistan, è sempre stato questo il nostro unico approccio a tutto, altre forze politiche invece hanno il solo scopo di polemizzare e attaccare Giuseppe Conte».

    ALESSANDRO DI BATTISTA CONTESTATO ALESSANDRO DI BATTISTA CONTESTATO

     

    Se questa è la scena, poi c'è anche il dietro le quinte. Raccontano di un «imbarazzo» collettivo a seguito di quella che alcuni definiscono «una boutade» che «non aiuta il nuovo corso del Movimento». Non a caso fonti parlamentari fanno notare un dettaglio. «Ieri nell'immediato, non c'è stato alcun deputato o senatore che ha rilanciato la sua posizione di Conte. Un caso?». E i più maliziosi arrivano a dire che «Giuseppe ha voluto giocare a fare il Di Battista». Chissà, forse per ammiccare l'ala più movimentista. Fatto sta che, osserva un deputato, «Dibba non è mai stato al governo, non è stato premier, e non si è mai considerato un moderato».

     

    talebani in afghanistan 3 talebani in afghanistan 3

    Già, Dibba. C'è attesa per l'uscita del battitore libero, che da sempre dice di essere un grande conoscitore dell'Afghanistan. «Ne scrivo da tredici anni», si vanta. Nell'agosto 2014, in un post sul blog di Grillo, scriveva: «Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione». E forse già oggi potrebbe uscire un lungo articolo in cui si conoscerà la sua posizione.

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