DAGOREPORT
GIUSEPPE CONTE MEME
Vanity Conte non contento dell’autogol con la convocazione della grottesca ammucchiata a Villa Doria-Pamphili chiamata, sfidando la sfiga della Storia (Luigi XVI finì alla ghigliottina), Stati Generali, ha pensato bene, unendo le sue sinapsi a quelle di Ta-rocco Casalino, di aggiungere un boomerang.
Per quindici minuti ciascuno il Mitomane di Palazzo Chigi dirà quattro minchiate in streaming con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, Kristalina Gheorghieva, direttrice del Fmi e la presidente della Bce Christine Lagarde (che ancora non ha confermato la video presenza).
giuseppe conte
Insomma: in preda a un mix di vanità e masochismo, Conte ha invitato i nostri “sorveglianti”. Come se avesse convocato la famigerata Troika in modalità “preventiva”. Senza capire che quando dovrà andare a trattare il Recovery Fund con la tenace Ursula, che tanto ha già fatto pungolata com’è quotidianamente da David Sassoli, Conte non avrà più autorevolezza dopo tante leccate e salamelecchi per averla ospite del suo reality-show.
CONTE LAGARDE
Chissà, poi, quale contributo può dare la BCE che, con Christine Lagarde al comando, ha già comprato 70 miliardi di titoli italiani su 280 emessi dal MEF? Per caso, Conte vuol mostrare all’Europa che non abbiamo un piano strategico per uscir fuori dalla pandemia? E nemmeno sappiamo come investire i 127 miliardi già pronti che arriveranno dall’Europa? Però è molto più facile fare convegni e chiacchiere che la gestione dell’esistente.
conte ursula
Alla fine, quando il prossimo 19 giugno si riunirà il Consiglio europeo, il premier con la pochette al cervello dovrà mettersi un tovagliolo sul braccio e prendere ordini dalle Signore di Bruxelles. Al grottesco, ha aggiunto il ridicolo: gli Stati Generali dureranno 10 giorni fino al 21, quindi oltre il Consiglio in agenda il 19!
roberto chieppa
Perché tutto ‘sto inutile “Fantastico Giuseppi”? Se lo è chiesto anche il Segretario della presidenza del Consiglio, Roberto Chieppa, che era del tutto contrario. La risposta è semplice e anche banale: Conte sente la poltrona traballare, gli alleati PD e M5S ne hanno le palle piene del suo vuoto protagonismo che fa felice solo Travaglio e Casalino, e ogni minuto Di Maio e Zingaretti tramano su come tenerlo a freno.
A questo punto, in astinenza degli show a reti unificate dell’era lockdown e dei decreti che incretinivano i cittadini, le vene vanitose di Conte si sono gonfiate come zampogne: voglio lo show, guest star dall’Europa, chiacchiere a volontà, tutti ai miei piedi. A me gli occhi, please!
conte casalino
Per fortuna che c’è Mattarella a tenere in piedi questo disgraziato Paese e ha fatto trapelare ai giornali la bozza ancora raffazzonata del piano di Vittorio Colao, almeno c’è una cazzo di piattaforma sulla quale discutere anziché riempire di fuffa e buoni propositi i saloni di Doria Pamphili. Del resto, a nessun paese dell’UE, dalla Grecia alla Spagna, è venuto in mente di mettere su una demenza chiamata Stati Generali.
VITTORIO COLAO
Eppoi: già la task force di Colao aveva convocato la qualunque: servivano altre chiacchiere?