I deputati e i senatori grillini non si nascondono più. Lo dicono anche quelli che le sono stati più vicini quando era sindaca: « Giuseppe Conte sta rottamando Virginia».
virginia raggi giuseppe conte
Raggi, regina di like da un milione di follower, non è più nei piani del leader 5S. È uno dei componenti del Comitato di garanzia del Movimento, ma il dialogo non c'è. Così come la complicità. Con l'avvocato di Volturara Appula manca l'intesa. Forse non è mai nata. E dire che proprio Conte da assistente universitario di Diritto privato aveva tenuto a battesimo una giovanissima Virginia Raggi, studentessa al primo esame alla facoltà di Giurisprudenza di Roma Tre.
Ricordi lontani. Lontanissimi. rimarrà deluso chi si aspettava di vedere il nome dell'ex prima cittadina pentastellata tra le proposte dei 5S per le prossime Regionali. Il capo politico del Movimento non le ha dato il via libera per la candidatura alle Politiche. Figurarsi nel Lazio, dove peraltro è ancora tutta da giocare la partita che può portare (o non portare) all'intesa con il Pd e il Terzo polo per il bis del campo largo già testato alla Pisana.
VIRGINIA RAGGI GIUSEPPE CONTE
La formula peraltro non piace nemmeno un po' a Virginia Raggi.
« Mesi fa, durante le prime battute della campagna elettorale, sono uscite indiscrezioni su possibili alleanze tra noi e i dem per le Politiche. Sapete cos' ha fatto l'ex sindaca? Non ha alzato il telefono e chiamato Giuseppe per discuterne apertamente » , rivela un senatore pentastellato. Che poi completa il racconto: «Invece di parlarne, Virginia ha cominciato a contattare gli iscritti municipio per municipio con l'obiettivo di lanciare una petizione contro il campo largo. Perché fomentare una reazione del genere? Una raccolta firme del genere non si addice a una politica che ha avuto l'onore di guidare il Campidoglio. È irrituale, fuori contesto » .
giuseppe conte virginia raggi 2
Tanto più che la notizia, circolata in fretta tra i big a 5 Stelle, ha impiegato solo qualche minuto prima di essere sottoposta all'attenzione di Conte. Da lì sarebbe nato il rimpallo in campagna elettorale. Da una parte Raggi a sostenere i motivi della propria candidabilità alla Camera.
Dall'altra il leader a ribadire, anche in tv, « che il lavoro di Virginia da consigliera di opposizione in Comune è importantissimo» Un colpo da ko, incassato a fatica da Raggi. Sparita dalla circolazione per mesi, l'ex sindaca ha sospeso a lungo anche le convocazioni della commissione su Expo 2030 di cui è presidente. Le sedute sono riprese da poche settimane. E ovviamente sono finite nel mirino dei 5S. Tanto alla Camera che al Senato sta facendo rumore soprattutto l'ordine del giorno dell'appuntamento fissato per questa mattina e poi annullato. Forse per questioni di opportunità: si sarebbe dovuto parlare di eventi sportivi collegati alla candidatura della Capitale a città ospite dell'Esposizione universale del 2030. Un modo per far tornare a parlare in Comune l'ex consigliere grillino Angelo Diario, amico stretto dell'ex sindaca e oggi direttore generale dell'associazione Sportivi per Roma. L'appuntamento è rimandato. La rottamazione in corso.
giuseppe conte
L'ASSESSORE PATANÈ
Lorena Loiacono per leggo.it
Sono arrivati a Roma i 109 milioni di euro per la funivia voluta dall’ex sindaca Raggi. Ma il Campidoglio ha deciso di farci altro: l’assessore alla mobilità, Eugenio Patanè, ha scritto al Ministero dei Trasporti per chiedere la rimodulazione dei fondi e rivedere il progetto.
Assessore, che succede?
«Abbiamo fatto le valutazioni e non ci convince un progetto che prevede un impianto di piloni da 15 metri ciascuno e di passaggi pericolosi sopra il Grande raccordo anulare e tra le case abitate dove c’è anche un problema di privacy».
virginia raggi giuseppe conte
Che ne sarà allora dei fondi già stanziati?
«Ho appena inviato una lettera ufficiale al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili con la richiesta di una variante straordinaria al progetto, per realizzare un “people mover”: manteniamo la stessa tecnologia della funivia ma viaggerà in parte in superficie e in parte interrata, da Battistini a Casalotti, con 3-4mila passeggeri l’ora e una frequenza ravvicinata intorno a 2-3 minuti».
I soldi saranno sufficienti?
«Per un “people mover” servono 20 milioni di euro a chilometro. Sono 4 km, quindi 80 milioni piu Iva. E ci siamo. Ma se invece decidessimo di adottare altre tecnologie, i costi aumentano e ne discuteremo con il Ministero».
eugenio patanè
La funicolare o il “people mover” sono il futuro. Nel presente, invece, i romani combattono con i problemi concreti del trasporto pubblico. Da quanto tempo non sale su una metropolitana?
«Dalla settimana scorsa, non considerando i viaggi in metro fatti per i sopralluoghi tecnici».
Si è reso conto che spostarsi in metro è un’avventura?
«Lo so bene: un anno fa, quando ci siamo insediati, abbiamo trovato il trasporto pubblico in uno stato drammatico e abbiamo dato il via ad una ristrutturazione fondamentale per tornare alla normalità. Per ora ai passeggeri arrivano solo i disagi, come le chiusure notturne della metro e il blocco del tram 8, ma i benefici verranno goduti per i prossimi 25 anni».
Mancava la manutenzione?
RAGGI LOMBARDI
«Gli ultimi ammodernamenti della metro A risalgono a prima del 2008, 14 anni, mentre sul tram 8 nessuno metteva mano da 25. Il prossimo intervento sarà sul tram di Valle Giulia».
E le condizioni dei treni della metro?
«Arriveranno 30 nuovi treni per le metro A e B, di cui 14 subito, e cambieremo anche i tram: ne sono previsti 130 nuovi e 40 arriveranno entro il Giubileo».
Leggo ha raccontato la storia di un disabile in carrozzina, costretto a essere preso in braccio per fare le scale della metro.
«Purtroppo questa situazione l’abbiamo ereditata e stiamo lavorando fin dall’inizio per migliorarla. Per fare solo un esempio, proprio la settimana scorsa abbiamo stanziato 20 milioni per 55 nuovi impianti tra ascensori e scale mobili della linea B».
E per gli autobus? I romani le chiamano “carri bestiame”...
GRILLO RAGGI
«Ne avremo più di un migliaio di ultima generazione con la sostituzione di 1056 nuove vetture entro il 2026, le prime 200 entro il 2023. Ora stiamo lavorando per quelli del 2024: si tratta di 411 autobus elettrici comprati con i fondi del Pnrr».
Quando metterete mano alla giungla delle bike e dei monopattini in affitto?
«Dal prossimo 1 gennaio partirà la nuova regolamentazione, con i 3 vincitori del bando di sharing mobility. Abbiamo dovuto scrivere il regolamento da principio, perché non c’era proprio».
Cosa cambierà?
RAGGI
«Bike e monopattini devono servire per gli spostamenti, quindi non devono essere concentrati solo in Centro ma devono essere presenti presso tutte le stazioni metro-ferroviarie. Avremo tariffe più basse per gli abbonati Metrebus e maggiore attenzione al decoro».
Come farete a evitare l’invasione fuori controllo in Centro?
«Ci saranno delle “no parking area” e saranno previsti stalli veri e propri e delle aree consentite, visibili con la app».
Le sue parole sembrano una luce in fondo al tunnel: tra sei mesi ci vediamo fuori?
«Certamente, stiamo lavorando per questo».
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