conte fontana
Nessun patrocinio al Congresso delle famiglie, in programma dal 29 al 31 marzo a Verona. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte su Facebook. "Il patrocinio è stato concesso dal Ministro Lorenzo Fontana, di sua iniziativa, nell'ambito delle sue proprie prerogative, senza il mio personale coinvolgimento né quello collegiale del Governo", specifica Conte. E aggiunge: "All'esito di un'approfondita istruttoria e dopo un'attenta valutazione dei molteplici profili coinvolti, ho comunicato al Ministro Fontana la opportunità che il riferimento alla Presidenza del Consiglio sia eliminato e gli ho rappresentato le ragioni di questa scelta".
congresso famiglie
"Questo Governo si propone di tutelare con la massima attenzione ed energia la famiglia fondata sul matrimonio, senza che questo possa in alcun modo compromettere il riconoscimento giuridico e la piena legittimazione delle unioni civili e delle diverse forme di convivenze basate su vincoli di natura affettiva", prosegue il premier.
lorenzo fontana
Pertanto, chiarisce Palazzo Chigi, "rimarrà il patrocinio con esclusivo riferimento al ministero della Famiglia e ovviamente ciascun esponente del governo sarà libero di partecipare all'evento, esprimendo le proprie convinzioni sui vari temi che saranno oggetto di discussione".
Lo stesso ministro Fontana ribadisce che "esattamente come annunciato ieri in aula alla Camera, rimane il patrocinio da parte del Ministero della Famiglia". Tuttavia "il logo" della presidenza però dovrà sparire: "La concessione o il ritiro non sono di mia competenza", dichiara l'esponente della Lega.
La presa di posizione di Conte fa comunque fa esultare il M5s, con Francesca Businarolo, ma anche il Pd, con Giuditta Pini. "Abbiamo vinto", dichiarano entrambe.
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DI MAIO - E, in serata sull'argomento è intervenuto anche il vicepremier 5 stelle Luigi Di Maio. "Da cattolico penso che la famiglia sia sacra, ma è sacra anche la libertà della donna", ha detto intervenendo al programma Dritto e Rovescio su Rete4. "Non vogliamo delegittimare la donna. Chi va" al World Congress of Families a Verona, "va a dire che le donne devono stare a casa con la famiglia, che non è un soggetto equiparabile all'uomo", ha aggiunto sottolineando che "questa idea non appartiene a questo governo nè al M5S".
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SALVINI - Chi invece ribadisce la sua presenza all'appuntamento di Verona è l'altro vicepremier. "Assolutamente, ci andrò per ribadire l'importanza della famiglia formate da un uomo e da una donna - ha detto Matteo Salvini alla stessa trasmissione -. Ognuno può fare quello che vuole della sua vita sessuale ma io pretendo di essere libero di sostenre un uomo e una donna che vogliono fare figli, e aiutare le mamme e i papà a essere sempre mamme e papà. Perché se nessuno fa più figli sarà un problema fra 30 anni".".
patrocinio al congresso delle famiglie