C. T. per “La Verità”
giuseppe conte
Giuseppe Conte ha in testa, celata sotto il ciuffo, un'idea meravigliosa: il leader del M5s, a quanto apprende La Verità, sta lavorando per portare alla guida del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che vigila sui servizi segreti, il neosenatore Roberto Scarpinato.
È l'ex magistrato il vero candidato del M5s alla guida di una delle commissioni la cui guida spetta alle opposizioni: secondo fonti parlamentari molto ben informate, Conte avrebbe chiesto personalmente a un altro senatore pentastellato, Franco Castiello, di mettere da parte la sua ambizione a guidare l'importante organo parlamentare.
ROBERTO SCARPINATO
Castiello, 80 anni, campano, ex giudice amministrativo, ha fatto parte nella scorsa legislatura del Copasir, e avrebbe tutte le carte in regola per proporsi come presidente: ha ben quattro lauree (giurisprudenza e scienze politiche all'Università di Napoli Federico II, sociologia e filosofia all'Università di Urbino), è stato primo avvocato della Banca d'Italia, consigliere del Tar, docente universitario di materie giuridiche e filosofiche e presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione, ed è autore di numerosi volumi in materia giuridica.
FRANCO CASTIELLO
Lo scorso 25 settembre è stato rieletto in Senato pur non essendo stato candidato da Conte in una posizione favorevole. A Castiello non mancano dunque titoli e esperienza, ma Conte punta tutto su Scarpinato, il quale non vede l'ora di diventare presidente del Copasir per dedicarsi alla lettura degli atti riservati riguardanti le stragi avvenute in Italia. La scelta di Giuseppi avrebbe suscitato una profonda delusione in Castiello, che ieri non ha risposto ai nostri messaggi.
CONTE GUERINI
In ogni caso, per Conte assicurare al M5s la guida del Copasir sarà impresa assai ardua: la poltrona è stata opzionata dall'ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, esponente del Pd e leader della corrente Base riformista, che garantirebbe la continuità assoluta con la linea ultra-atlantista del governo guidato da Mario Draghi.
Una linea che Giorgia Meloni non vuole, ma soprattutto non può, assolutamente modificare: le sue assicurazioni in questo senso rivolte all'amministrazione americana già prima delle elezioni hanno garantito alla leader di Fdi la benevolenza di Washington, che almeno fino a questo momento non ha fatto mancare il suo sostegno al governo da lei guidato. È probabile che al momento della votazione del prossimo presidente del Copasir, Guerini potrà contare sui voti del centrodestra.
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