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    CONTENUTI DI BASSA QUALITÀ, DISSERVIZI E PREZZI ALTI: GLI ITALIANI SONO STUFI DELLO STREAMING - LE PIATTAFORME ON-DEMAND NON RIESCONO PIU' AD AUMENTARE LA LORO BASE DI ABBONATI E IN MOLTI CASI GLI UTENTI SONO IN CALO - NONOSTANTE LA STRETTA SULLE CONDIVISIONI DELLE PASSWORD ABBIA FATTO CRESCERE IL NUMERO DI UTENTI UNICI, LE ORE PASSATE SU QUESTE PIATTAFORME È DIMINUITO - LA STAGNAZIONE È ANCHE COLPA DEI SITI E DELLE APP…


     
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    Estratto dell'articolo di Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”

     

    STREAMING STREAMING

    La sbandata delle italiane e degli italiani per le televisioni via Internet (Netflix, Amazon Prime, la stessa Dazn) non c’è più. L’innamoramento si spegne, incrinato da evidenti ventate di noia. Queste emittenti, intanto, non riescono più ad aumentare in modo significativo la loro base di abbonati. Sono - nella maggioranza dei casi - in stagnazione. A giugno 2023, registrano addirittura primi segnali di disaffezione. E comunque l’abbonato - se pure resta fedele al pagamento - è sempre più distratto. I programmi delle web tv li guarda meno che in passato. La disattenzione è un bel problema per le piattaforme […]

     

    NETFLIX - DISNEY+ - HBO MAX - APPLE TV - AMAZON PRIME VIDEO NETFLIX - DISNEY+ - HBO MAX - APPLE TV - AMAZON PRIME VIDEO

    Giugno 2023. Il Garante per le Comunicazioni (l’AgCom) – […]Conta un’emorragia di navigatori vicina a quota 500 mila, qui in Italia. […] La caduta di giugno 2023 – primo campanello d’allarme - è misurata rispetto allo stesso mese del 2022. E potrebbe tradursi in una contrazione degli abbonamenti, se confermata per l’intero secondo semestre.

     

    Il Garante individua poi un altro indizio di disaffezione. L’unità di misura, stavolta, sono le ore che le persone spendono su questi siti e sulle app. Nei primi 6 mesi del 2022, Netflix aveva all’attivo 196 milioni di ore di fruizione. Nei primi 6 mesi del 2023, si ferma a quota 185 milioni di ore (meno 5,5%). La contrazione è ancora più visibile per Amazon Prime Video: meno 26,3%. La piattaforma tv del gigante del commercio elettronico passa da 36 a 26 milioni di ore. Va giù anche Disney+ (da 15 a 11 milioni di ore, tra il 2022 e il 2023). Accusa la flessione più contenuta invece Now di Sky (meno 0,9%).

    PUBBLICITA NEI SERVIZI STREAMING PUBBLICITA NEI SERVIZI STREAMING

     

    A determinare la caduta forse è un colpo di coda del Covid che l’anno scorso - ci induceva a restare di più in casa rispetto al 2023. Pesa anche la concorrenza dei social e - infine - delle web tv gratuite che aumentano la loro audience di 4 milioni di persone (a giugno 2023 rispetto a giugno 2022). Gli esperti di svariate emittenti a pagamento (Netflix e le altre) guardano, speranzosi, a un altro dato, più rassicurante. Sempre il Garante conta gli utenti unici medi che arrivano sui siti e sulle applicazioni delle web tv. […]

     

    dazn dazn

    Ora, Netflix ha utenti unici stabili (nel primo semestre 2023 rispetto al 2022); Amazon Prime Video in lieve aumento (+0,9%); Disney+ anche (+0,4%) e Now di Sky in crescita pronunciata (+16,4%). I numeri dicono che nessuna emittente sta subendo una slavina di abbonati. Ma certificano anche una fase di stagnazione, cioè di mancata visibile crescita.

     

    Solo Now di Sky sembra conoscere una stagione espansiva. […] Vittima preferita dei pirati è soprattutto Dazn - la pay-tv del calcio - che perde due volte: come ore di visione dei suoi eventi (passate da 5 a 4 milioni di ore) e come utenti unici medi (meno 8,9%).

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