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    CONTINUA L'AGONIA DEI GIORNALI: AD AGOSTO GIÙ LE VENDITE DEL 10% - SULLA CARTA ERA UN MESE FAVOREVOLE (TRA FERIE E CRISI DI GOVERNO) MA SONO RIMASTE IN EDICOLA 140 MILA COPIE IN PIU' RISPETTO ALL'ANNO SCORSO - REPUBBLICA TRACOLLA: AD AGOSTO 2021 VENDEVA 112MILA COPIE AL GIORNO, NEL MESE OMOLOGO DEL 2022 SOLO 89MILA E 500 - BALZO IN AVANTI DE "LA VERITÀ" (DA 23 A 25MILA) - IL CORRIERE DELLA SERA A DISTANZA DI UN ANNO PERDE "SOLO" 7 MILA LETTORI AL GIORNO...


     
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    Sergio Carli per www.blitzquotidiano.it

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    Vendite in edicola dei giornali quotidiani italiani nel mese di agosto 2022. Agonia continua. Perso un altro 10%, 140 mila copie lasciate sul terreno nel mese da sempre il più favorevole per la vendita dei giornali.

     

    Tutti col segno meno, tranne la Verità che passa da 23 a 25 mila mese su mese omologo. Sono le copie della Provincia Pavese dei bei tempi.

     

    Ancora in agosto si è confermata, dopo luglio, l’incapacità degli editori di trasformare le copie di carta in abbonamenti digitali. Fanno eccezione il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore. Però il totale delle copie digitali non cresce e comunque non cresce abbastanza per compensare le perdite sulla carta. Le prospettive sono cupe.

     

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    Ci vorrebbero colpi d’alta sul prodotto, ci vorrebbe una titanica spinta sulla tecnologia, ci vorrebbe un intervento risolutivo da parte dello Stato come nel 1980. Purtroppo vedo nero. Ho frequentato gli editori italiani per quasi mezzo secolo: furbetti, traffichini, presuntuosi, arroganti ma anche incapaci nella maggior parte dei casi.

     

    Ci vorrebbe un grande sforzo collettivo che negli editori ne lo Stato credo saranno mai in grado di sviluppare. Gli editori sono troppo individualisti, lo Stato potrebbe solo montare un carrozzone lottizzato e perciò stesso fallimentare. Mi tengo per me il mio giudizio sul vertice della Federazione Editori. Piango sul disastro che i nomi che girano per la carica di sottosegretario all’Editoria fanno presagire.

     

    Ci consoleremo con le insulsaggini di Facebook e le fake news.

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