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    CONTINUATE A STROFINARVI GLI OCCHI E A MANGIARVI LE UNGHIE? SMETTETELA IMMEDIATAMENTE! ESISTE UNA RELAZIONE MOLTO IMPORTANTE TRA IL GESTO DI TOCCARSI LA FACCIA E IL CORONAVIRUS: IN MEDIA LO FACCIAMO 23 VOLTE ALL’ORA, MA RISCHIAMO DI INFETTARCI – OLTRE A ESSERE MENO SOCIEVOLI E A LAVARSI SPESSO LE MANI, ESISTONO DEI PICCOLI TRUCCHI PER TENERE LE MANI IMPEGNATE E LIMITARE I RISCHI…


     
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    Mattia Sisti per "it.businessinsider.com"

     

    SILVIO BERLUSCONI CON LE MANI IN FACCIA SILVIO BERLUSCONI CON LE MANI IN FACCIA

    Esiste una relazione molto importante tra il gesto automatico del toccarsi la faccia e il coronavirus, come riportano il Los Angeles Times e Atlantic.

     

    Uno studio scientifico dell’Università di Leipzig spiega come toccarsi la faccia sia un gesto istintivo, sul quale abbiamo poco o nessun controllo, chiamato spontaneous facial self-touches (sFST). Si pensa che questo fenomeno, sul quale si sa ancora molto poco, sia legato in qualche modo alla regolamentazione delle nostre emozioni, come ansia e sensazione di disagio, ma anche come focalizzazione della nostra attenzione su un compito specifico in un ambiente rumoroso.

     

    lavarsi le mani 1 lavarsi le mani 1

    Un altro studio pubblicato su Pubmed.gov invece si focalizza sulla parte quantitativa. In media ci tocchiamo la faccia 23 volte ogni ora, ed un alto numero di tocchi riguardano l’area centrale dove si trovano bocca, naso ed occhi.

     

    La relazione tra il coronavirus e “i tocchi” sulla parte centrale della faccia è il seguente: se siamo in presenza di una persona o di una superfice infetta (si tenga presente che le goccioline di coronavirus possono sopravvivere sulle superfici da 2 ore fino ad un massimo di 9 giorni) corriamo il rischio di infettarci. Le goccioline di coronavirus viaggiano dalla bocca di una persona ad una superficie, dalla superfice alle nostre mani e poi da lì alla nostra bocca, per colpa di un tocco istintivo.

    come lavarsi bene le mani come lavarsi bene le mani

     

    Le soluzioni per impedirci di contrarre il coronavirus, pur con l’abitudine istintiva di toccarci la faccia possono essere tre:

    Essere meno socievoli. Come afferma il celebre virologo Roberto Burioni sul suo sito Medicalfacts si dovrebbero limitare il più possibile le proprie interazioni sociali. Se si frequentano il meno possibili posti come un ristorante o una palestra in cui si corre il rischio di venire in presenza di germi, allora anche il gesto di toccarsi la faccia diventa innocuo.

     

    Indossare una mascherina. Avere una mascherina impedire ai germi di una persona infetta di diffondersi nell’ambiente circostante. Inoltre, si potrebbe pensare che la mascherina impedisca il nostro gesto quasi automatico di portare le mani alla faccia o alla bocca. CNBC riporta anche un importante effetto negativo: ogni maschera comprata dal grande pubblico è una maschera in meno per chi opera nel settore sanitario che deve curare i malati di coronavirus. Inoltre c’è chi pensa che la mascherina sia invece più un danno che un beneficio.

    lavarsi le mani 2 lavarsi le mani 2

     

    Lavarsi spesso le mani. Il New York Times sottolinea che lavarsi la mani rende vacua la diffusione del coronavirus anche se ci tocchiamo la faccia perché il virus non passa attraverso la pelle.

     

    In sostanza, la migliore soluzione pare essere la terza, seguita dall’astensione da situazioni troppo sociali al secondo posto ed infine, a grande distanza la mascherina. Eppure il grande pubblico sembra ragionare all’inverso: moltissime persone credono che indossare la maschera sia la formula più efficace per proteggersi dal coronavirus.

     

    emergenza coronavirus bacio a rischio contagio emergenza coronavirus bacio a rischio contagio

    I motivi sono prevalentemente psicologici, come sottolinea un articolo del Times. Il primo deriva dalla paura irrazionale di non avere il controllo sul virus e dunque di ragionare di testa propria e non seguire il consiglio degli esperti. Il secondo, invece, è collegato alla ragione per cui le persone toccano ferro oppure evitano di tagliare la strada ad un gatto nero. Anche se pochi credono davvero alle superstizioni nel profondo si spera che questi gesti riducano anche solo dell’1% la probabilità che succeda qualcosa di sgradevole.

    il bacio tvboy 5 il bacio tvboy 5

     

    Il risultato è sfavorevole per la comunità nel suo complesso, facendo mancare le maschere al personale medico. Questo dovrebbe spingere molti ad una riflessione: seguire il consiglio degli esperti e spendere meno in maschere e più in sapone.

     

    Cristina Marrone per "www.corriere.it"

     

    Perché è pericoloso toccarsi il volto con le mani

    Ognuno di noi si tocca il volto centinaia di volte al giorno, quasi sempre in modo involontario o senza rendersene conto. È un’abitudine che forse, prima dell’emergenza coronavirus, nessuno di noi sospettava di avere. Per capire perché l’igiene delle mani e il contatto con il viso possono fare la differenza durante un’ epidemia bisogna tenere conto di come il virus si diffonde.

    sindrome naso vuoto sindrome naso vuoto

     

    Una persona infetta sale sugli ascensori, tocca pulsanti e maniglie, magari tossisce o starnutisce. Quando quella persona se ne va rimangono goccioline microscopiche contenenti il virus. Chi verrà dopo toccherà gli stessi pulsanti, le stesse superfici, le stesse maniglie contaminando con il virus le proprie mani con cui poi si strofinerà gli occhi o si toccherà il naso, che diventano porte di ingresso per l’agente patogeno. Questo meccanismo vale per tutti i virus e batteri ma è molto pericoloso con Sars-Cov2 perché il virus è nuovo.

    sangue del naso sangue del naso

     

    E come ha detto Walter Ricciardi , professore di Igiene, consigliere del ministro della Salute«il nuovo coronavirus di fronte a se trova delle praterie, non ha barriere in quanto incontra una popolazione completamente suscettibile, senza difese, esposta al contagio perché il sistema immunitario non ha mai dovuto contrastare una simile infezione prima». E una volta penetrato nell’organismo Sars Cov2 è molto virulento, cioé ha grandi capacità di riprodursi. Per questo dobbiamo fare il possibile per bloccarlo.

     

    Toccati il volto con fazzoletti

    fazzoletti fazzoletti

    Quando sentiamo il bisogno di grattarci perché ci prude qualche parte del volto, oppure dobbiamo aggiustarci gli occhiali o strofinarci il naso è meglio prendere un fazzoletto di carta usa e getta e utilizzarlo al posto delle dita e poi buttarlo subito via.

     

    Se dobbiamo starnutire ma non abbiamo a portata di mano un fazzoletto meglio starnutire sul gomito piuttosto che sulla mano: starnutire sulla mano rende infatti più probabile la trasmissione (attraverso le goccioline) di germi ad altre persone o oggetti che si trovano intorno.

     

    Maggiore consapevolezza

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    Quando ci tocchiamo il volto? Per quali ragioni? Qual è la parte su cui insistiamo di più? Un primo passo per smettere è arrivare a una giusta consapevolezza. In certi casi ci si può lavorare perché è una conseguenza di ansia o impulsi. Capire che cosa inneschi quegli impulsi è dunque un modo per provare a frenarci.

     

    Se ad esempio ci ritroviamo a sfregarci gli occhi perché ce li sentiamo secchi possiamo optare per lacrime artificiali. Se le lenti a contatto ci danno fastidio meglio scegliere gli occhiali, sempre nell’ottica di toccare il meno possibile l’occhio. Si è detto molte volte che le mascherine non servono alla popolazione generale per evitare il contagio ma possono essere molto utili a impedire di toccarsi naso e bocca.

     

    Tieni le mani occupate

    impegnare le mani impegnare le mani

    Tenere le mani occupate con una palla anti stress o un altro oggetto può ridurre il numero di contatti con il viso e minimizzare quelle cause scatenanti che ci portano a toccarci il volto. Naturalmente, qualunque sia l’oggetto anti stress scelto, va regolarmente pulito e disinfettato.

     

    Se ci ritroviamo senza nessun oggetto possiamo cavarcela con le nostre stesse mani: teniamole in grembo, magari incrociamole e giriamo i pollici, insomma coinvolgiamole attivamente così da non portarle al volto. Psicologi suggeriscono anche la possibilità di utilizzare saponi o lozioni profumate: sentire quell’odore avvicinando le mani al volto ci può rendere più consapevoli dell’azione.

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    Truccatevi

    Un altro escamotage che vale per le donne è quello di truccarsi. Uno studio ha infatti scoperto che le donne si toccano il viso molto meno quando sono truccate. Il che è abbastanza ovvio dal momento che ci si trattiene per non rovinare il trucco.

     

    Le unghie

    mangiare unghie mangiare unghie

    Per molti il problema può essere il fatto di mangiarsi le unghie. Ai tempi del coronavirus, diciamolo, sarebbe meglio smettere. Anzi, può essere l’occasione per smettere perché c’è una motivazione in più. Per aiutarsi si possono utilizzare smalti con sapori sgradevoli. O anche piazzare post-it sul pc o programmare avvisi sullo smartphone che ci ricordino la cattiva abitudine

    coronavirus coronavirus

     

    Premi e punizioni

    Un’altra tecnica può essere quella di stabilire premi e punizioni (naturalmente niente di troppo drastico!) per alzare il livello di attenzione e renderci più consapevoli dei gesti, che quasi sempre sono automatici. Bisogna però essere realisti sugli obiettivi senza fare una tragedia se non si fanno troppi progressi. Resta sempre valido l’irrinunciabile lavaggio delle mani: va fatto spesso e bene.

    il naso cola per via di allergie il naso cola per via di allergie CUBO DI RUBIK 1 CUBO DI RUBIK 1 cubo di rubik cubo di rubik CORONAVIRUS A ROMA CORONAVIRUS A ROMA NICOLA ZINGARETTI DOPO IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS NICOLA ZINGARETTI DOPO IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS coronavirus cina coronavirus cina MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS IL PRINCIPE CARLO CON IL DITO NEL NASO IL PRINCIPE CARLO CON IL DITO NEL NASO

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