“IL MIO INCUBO INIZIATO CON UN RAFFREDDORE. HO TANTA RABBIA. ECCO PERCHE’” – PARLA LA PRIMA POSITIVA AL CORONAVIRUS DI ROMA: SONO STATA CURATA CON IL KALETRA IL FARMACO ANTI-HIV LA CUI EFFICACIA PERÒ NON È UGUALE PER TUTTI E ORA NON PIÙ CONFERMATA. DA QUALCHE GIORNO HO RECUPERATO IL SENSO DEL GUSTO, DICONO CHE DOVREI NEGATIVIZZARMI DA SOLA, MA HO PAURA ORA MI SOGNO UNA BELLA AMATRICIANA"
Stefania Giardoni, ex commessa della Magliana, 50 anni, mamma di due figli di 23 e 26, è stata la prima persona malata di Covid-19 a Roma. I primi sintomi il 23 febbraio, poi la corsa il 7 marzo e il ricovero allo Spallanzani, dal 23 marzo è in cura al Covid hospital 3 di Casalpalocco. Appena saputo di essere positiva ha fatto outing anche sui social avvisando al lavoro e chiunque fosse stato in contatto con lei.
Stefania, innanzitutto, come sta adesso?
«Ho appena rifatto l'ennesimo tampone, da tre giorni mi hanno sospeso i farmaci, sono stata curata con il kaletra il farmaco anti-Hiv la cui efficacia però non è uguale per tutti e ora non più confermata. Non me lo avevano detto subito per non spaventarmi: ma avevo preso il ceppo più forte del virus e pensavano di intubarmi. Da qualche giorno ho recuperato il senso del gusto, dicono che dovrei negativizzarmi da sola, ma ho paura perché nella mia stanza è ricoverata una signora che ha una carica più virulenta delle mia. Non vorrei ricominciare da capo. Adesso mi sogno una bella amatriciana».
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