CORONAVIRUS - BOLLETTINO DEL 6 GENNAIO 2021
Risalgono da 15.378 a 20.331 i contagi in Italia con 43mua tamponi in più che lasciano invariato all’11,4% il tasso di positività. Ma si contano ancora una volta tanti morti: 548. Due i posti letto occupati in più nelle terapie intensive mentre sono 221 in meno quelli nei reparti di medicina. Sempre alti i numeri del Veneto dove da 3.151 casi si sale a 3.638 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore, e ancora 126 i decessi.
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Più che raddoppiati i casi in Lombardia che in 24 ore passano da 1.138 a 2.952 ma con oltre il doppio dei tamponi, mentre con circa 1.400 tamponi in più salgono di poco, da 1.109 a 1.163 i casi in Piemonte.
Salgono da 337 a 411 i nuovi positivi in Toscana (età media 48 anni) con 11.162 tamponi effettuati (3,7% positivi) contro i 7.923 di ieri. Ad appesantire il bilancio altri 27 decessi, che portano il totale delle vittime.
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Non accenna a calare il trend di positivi al coronavirus nelle Marche. Anche nell'ultima giornata ne sono stati rilevati 743 tra le nuove diagnosi, in termini assoluti il secondo maggior numero di casi giornalieri dopo quelli comunicati il 13 novembre (779). Ieri i casi erano 458.
Oggi in Puglia sono stati analizzati 10037 test per l'infezione da Covid-19 e sono stati registrati 1.581 nuovi casi contro i 1.081 di ieri, per un tasso di positività del 15,7% (ieri era del 10,52%). Inoltre sono stati rilevati 23 decessi.
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L'emergenza Covid diventa nel frattempo un business per i clan mafiosi. Le indagini rivelano che stanno già tentando di accedere alle misure di sostegno all'economia e di infiltrarsi nei servizi di sanificazione per le strutture turistiche e commerciali. Il pericolo è che ora cerchino di mettere le mani sui vaccini e sulle future risorse che saranno garantite nell'ambito del Recovery Fund.
A lanciare l'allarme è il quarto report dell'Organismo di monitoraggio istituito dal capo della Polizia e presieduto dal vicecapo Vittorio Rizzi sul rischio di infiltrazione nell'economia da parte delle mafie. Preoccupa l'aumento durante la pandemia di oltre l'8% delle operazioni sospette segnalate all'Unità di informazione finanziaria di Bankitalia (ben 67.382, di cui 1583 probabilmente legate direttamente all'emergenza sanitaria), riferibili soprattutto ad attività di riciclaggio (+9%).
CORONAVIRUS - VACCINAZIONI A ROMA
Ma inquieta anche il pericolo, già concreto, di una strumentalizzazione della stanchezza dei cittadini per le limitazioni legate alla pandemia e per la crisi economica, da parte di alcuni movimenti della destra, delle tifoserie, di gruppi antagonisti e della stessa criminalità organizzata, pronta a sfruttare il disagio sociale.
Faro dunque puntato sulla diffusione dei vaccini che, segnala il rapporto, potrebbe interessare i gruppi criminali per «l'elevata domanda» e per «la fisiologica bassa offerta iniziale». Ma non è il solo terreno su cui bisogna tenere gli occhi aperti. Rischi di infiltrazione ci sono non solo nei settori economici più colpiti dalla crisi (commercio al dettaglio, turismo, trasporti, attività di intrattenimento) con la mafia pronta a rilevare imprese e attività in sofferenza, ma anche in quelli resi maggiormente attrattivi dal protrarsi della pandemia, legati alla richiesta di presidi medico-sanitari, all'utilizzo dell'e-commerce, alla vendita al dettaglio di prodotti alimentari, ai servizi di pulizia e funebri.
CORONAVIRUS - OSPEDALE
Da non sottovalutare nemmeno il pericolo del cosiddetto «welfare criminale», con la criminalità organizzata pronta ad offrire il suo sostegno interessato a soggetti privati e operatori in difficoltà economica. E a confermare come il Covid possa rivelarsi per alcuni un grande affare sono anche i dati sulle frodi nelle forniture di mascherine a grandi e medie imprese, pari quasi a 25 milioni di euro in pochi mesi.
L’accelerazione delle vaccinazioni registrata ieri ha intanto fatto balzare l’Italia (0,43% della popolazione immunizzata) al secondo posto della classifica europea di somministrazioni per numero di abitanti, dietro la sola Danimarca (0,89) ma davanti anche alla Germania (0,38).
CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA
Facebook ha intanto rimosso le pagine di associazioni «antivacciniste», come ha scritto il virologo Roberto Burioni sul proprio profilo social. Una di queste è Comilva di Rimini ed è l'avvocato Luca Ventaloro, consulente dell'associazione, a diffondere un comunicato dove si dice che «a quanto pare, i nostri articoli di approfondimento veicolati su questo social, in particolare quelli sul vaccino Covid-19, violano le regole della community. Più precisamente `non rispettano gli standard in materia di disinformazione che potrebbe causare violenza fisica´». Nel dare notizia della rimozione, Burioni aveva parlato di due associazioni che «in un momento difficile come quello che stiamo vivendo diffondevano notizie false e pericolose riguardo alla pandemia. Anche contro la disinformazione ci vuole un vaccino, e Facebook può avere un ruolo importante in questo senso».
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