Paola Caruso per www.corriere.it
CORONAVIRUS - BOLLETTINO DEL 10 DICEMBRE 2020
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.787.147 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 16.999, +1% rispetto al giorno prima (ieri erano +12.756), mentre i decessi odierni sono 887, +1,4% (ieri erano +499), per un totale di 62.626 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse complessivamente sono 1.027.994: 30.099 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +3% (ieri erano +39.266). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 696.527, pari a -13.988 rispetto a ieri, -2% (ieri erano -27.010). La flessione degli attuali positivi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.
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I tamponi sono stati 171.586, ovvero 53.111 in più rispetto a ieri quando erano stati 118.475. Mentre il tasso di positività è del 9,9% (l’approssimazione di 9,906%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti meno di 10 sono risultati positivi; ieri era del 10,8% e 9,9% due giorni fa, segno che questa percentuale — che dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati — si sta stabilizzando. Qui la mappa del contagio in Italia.
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Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, come ci si aspetta quando si fanno più tamponi. Troppi per poter riattivare il contact tracing. La curva frena in modo più lento rispetto alla prima ondata. Inoltre, si stanno facendo meno test, se si confrontano i numeri delle analisi di dicembre con i record di 250 mila tamponi segnati a novembre (vedi 13/11 e 19/11).
nino cartabellotta
Lo evidenzia anche Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe, commentando il monitoraggio indipendente sui dati della settimana 2-8 dicembre. «L’effetto delle nuove regole sull’incremento dei nuovi casi è sovrastimato da una consistente riduzione dell’attività di testing». Riduzione di testing pari a -18% secondo Gimbe.
L’andamento dei contagi non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Oggi il Veneto registra il suo record di nuovi positivi (+4.197) nella seconda ondata, superando il picco del 26 novembre (erano +3.980), in una giornata da dimenticare per quanto riguarda i decessi nella regione di Zaia: sono 148 i morti odierni in Veneto, mai così tanti in autunno, considerando che il picco precedente di 113 vittime è stato registrato due giorni fa.