1 - LA SVOLTA DELLE REGIONI: «ORA TAMPONI A TAPPETO»
meme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 12
Mauro Evangelisti per “il Messaggero”
Covid-19, si cambia: ora nelle regioni si effettueranno molti più tamponi per cercare i positivi, a partire dai medici e dagli infermieri che lavorano negli ospedali. La Toscana ha addirittura acquistato mezzo milione di test sierologici per allargare i controlli a tutti. E Vincenzo De Luca, governatore della Campania, ieri alle 23.30 ha scritto su Twitter: «Un milione di test rapidi. Abbiamo deciso di acquistarli e utilizzarli per avviare una campagna di screening di massa». Passa il modello Veneto con il caso di scuola di Vo' Euganeo; o se preferite il modello della Corea del Sud.
INCENDIO
walter ricciardi
«Test, test, test: non puoi combattere un incendio con gli occhi bendati» ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, numero uno dell'Organizzazione mondiale della Sanità. E ieri lo ha rilanciato anche Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e rappresentante italiano nell'Oms, che però ha precisato: «Non significa tamponi a tutti ma seguire le linee guida dell'Oms che sottolinea la necessità di fare test ai pazienti sintomatici con fattori di rischio».
tedros adhanom ghebreyesus
Ma dalle Regioni, per tutta la giornata di ieri, si sono succedute le prese di posizione dei governatori che promettono: faremo molti più tamponi. In sintesi: la linea iniziale sta cambiando, dai territori parte una spinta a svolgere molte più verifiche per trovare i positivi, ora che è chiaro che gli asintomatici non rilevati sono almeno una delle cause dell'inarrestabile diffusione dell'epidemia.
tamponi on the road coronavirus
In qualche modo sta passando la strategia del governatore del Veneto, Luca Zaia, sia pure con sfumature differenti: si va dal presidente delle Marche (una delle regioni più in sofferenza), Luca Ceriscioli, che promette test anche per gli asintomatici, a quello dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che annuncia: «Faremo molti più tamponi, a partire dagli operatori sanitari».
luca ceriscioli 2 quarantena e posti di blocco a vo' euganeo 1
Dalla Puglia, il professor Pierluigi Lopalco, consulente del governatore Emiliano, dice: «La richiesta di estendere i test con tampone ai medici asintomatici che abbiano avuto contatti con pazienti Covid è condivisibile, più test si fanno meglio è, ma è necessario adottare un strategia: fare i tamponi a caso non ha molto senso». In serata, interviene anche il comitato tecnico scientifico del governo sul coronavirus, dopo l'incontro con il rappresentante dell'Oms, Ranieri Guerra: «L'esortazione del direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus è di aumentare il più possibile l'identificazione e la diagnosi su casi sospetti e contatti sintomatici di casi confermati. Non viene suggerita, al momento, la raccomandazione ad effettuare screening di massa».
lopalco quarantena e posti di blocco a vo' euganeo 8
quarantena e posti di blocco a vo' euganeo 3
Da sindacati e ordini dei medici è però partita forte la richiesta di sottoporre ai test chi lavora in prima linea, spesso con scarsa protezione, negli ospedali. Su questo precisa il comitato scientifico: «Raccomandiamo l'esecuzione dei tamponi tra gli operatori sanitari per contenere quanto più possibile la diffusione del virus».
STRATEGIA
Resta da comprendere come mai non sia stato fatto fino ad oggi. Bonaccini dall'Emilia-Romagna spiega che nella sua regione si andrà oltre allo screening negli ospedali: «Abbiamo deciso di fare molti più test, per scoprire eventuali positivi anche fra chi non ha sintomi. Partiremo da chi lavora nella sanità regionale e proseguiremo sugli altri cittadini, penso ai lavoratori».
nicola zingaretti stefano bonaccini
Ceriscioli (Marche): «Il dato emergente è di asintomatici che diffondono contagio, l'aumento dei tamponi diventa una strategia importante». Alessio D'Amato, assessore regionale del Lazio: «Noi abbiamo moltiplicato il numero di laboratori. Rispetteremo però le indicazioni del Ministero». Altro esempio: il Piemonte estende i test a tutti gli operatori sanitari, anche se asintomatici.
tamponi coronavirus
E poi c'è la Campania che ha acquistato un milione di antibody determination kit. De Luca parla di sceening di massa, ma precisa che saranno usati su «pazienti sintomatici» e «consentono di avere un risultato non certo ma altamente probabile». Anche la Toscana usa apertamente l'espressione «screening di massa». Il governatore Enrico Rossi: «Acquisteremo 500mila test sierologici, ovvero del sangue. Pensiamo che lo screening di massa darà risultati importanti. Effettueremo analisi sui 60 mila dipendenti della sanità toscana e poi su quella privata; gli altri 400mila test saranno per i territori e i tamponi con prelievo del sangue saranno svolti da unità speciali».
tampone faringeo 2
2 - "TAMPONI A TUTTI PER ISOLARE GLI ASINTOMATICI MODELLO VENETO PER CONTRASTARE L'EPIDEMIA". ANDREA CRISANTI IL REFERENTE SANITARIO DI ZAIA: "ANCHE LA TOSCANA VUOLE SEGUIRE L'ESEMPIO"
Davide Lessi per “la Stampa”
«Zaia? Sì, lo sento spesso per messaggio. Era molto soddisfatto che l' Oms ci abbia dato ragione: bisogna fare più tamponi». Andrea Cristanti, 65 anni, risponde al telefono in una delle rare pause caffè.
tamponi coronavirus
Dopo 20 anni di ricerca e insegnamento all' Imperial College di Londra, oggi guida il laboratorio di Microbiologia e Virologia dell' azienda ospedaliera di Padova da dove è diventato il referente sanitario della politica "tamponi a tappeto" sponsorizzata dal governatore.
Il Veneto vuol fare 11mila tamponi al giorno, contro i 3.200 attuale. Qual è la logica?
ANDREA CRISANTI 1
«Il punto di partenza è che l' infezione da coronavirus si diffonde perché c' è una grande percentuale di persone senza sintomi ma infette».
Come siete arrivati a questa constatazione?
«Perché a Vo', il primo comune veneto diventato focolaio, abbiamo fatto i test su tutti i 3300 abitanti. Dall' osservazione empirica ci siamo accorti che il 75% degli abitanti erano infetti ma asintomatici. Il fatto che poi quel comune sia finito in una delle prime zone rosse ha permesso isolare tutti i contagiati senza sintomi, con un tasso di guarigione del 50% in pochi giorni».
L' obiettivo del maxi-piano è scovare gli asintomatici per metterli in isolamento?
TEST DEL TAMPONE
«Sì, ma sappiamo che non è possibile fare il tampone a tutti i 4,9 milioni di abitanti del Veneto. L' obiettivo non è la casalinga che sta bene ed esce a fare la spesa ma i contatti di un eventuale paziente infetto".
Come verranno scelti i cittadini a cui sottoporre il test?
«No, partiamo dalle segnalazioni. Con la Croce Rossa raggiungiamo l' abitazione di chi ha chiamato il medico curante perché aveva sintomi. Poi non ci limitiamo a fare il tampone alla persona che ci ha contattato ma ai parenti, gli amici e le persone del vicinato con cui ha avuto delle relazioni. Solo così possiamo evitare il nascere di tanti micro-focolai».
ANDREA CRISANTI
C' è un problema di sostenibilità? Quanto costa un tampone?
«Un tampone costa 30 euro. Un letto in terapia intensiva fino a 2500 euro al giorno ma il punto non è economico davanti a un' emergenza del genere"
Qual è?
«Usare le armi giuste contro l' epidemia. E sono due: il contenimento e la sorveglianza».
tampone faringeo
In Veneto sembra aver funzionato meglio rispetto alla Lombardia. Le misure governative sono le stesse. Perché?
«Abbiamo adottato misure di prevenzione più forti. Un esempio: i presidi sanitari, a parte poche eccezioni, sono diventate delle fortezze per la tutela di chi ci lavora. La Lombardia ha 700 tra medici e infermieri infetti, noi molti meno».
Avete preso esempio da altri?
«Il modello Veneto, oltre che a Vo' guarda alla Corea del Sud: con una politica di sorveglianza a tappeto sta funzionando».
Altre Regioni vi hanno chiesto come funziona?
«Sì, Campania e Toscana. Penso che quest' ultima si appresti a seguire il nostro esempio».
coronavirus
La domanda che si fanno in tanti: quando finirà?
«Ci vorranno mesi per uscire da questa situazione. In questi giorni si nota una diminuzione della percentuale dei contagi ma non possiamo ancora sbilanciarci. Le misure del governo sono quelle giuste».
Zaia vorrebbe vietare le passeggiate. Condivide la stretta?
«Più stiamo a casa e prima ne usciamo, in un certo modo concordo. Se tutti usciamo a fare una passeggiata da soli, poi tanto soli non lo siamo più».
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