CORONAVIRUS - BOLLETTINO DEL 30 DICEMBRE 2020
Paola Caruso per www.corriere.it
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 2.083.689 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 16.202, +0,7% rispetto al giorno prima (ieri erano +11.224), mentre i decessi odierni sono 575, +0,8% (ieri erano +659), per un totale di 73.604 vittime da febbraio.
coronavirus ospedale di varese
Le persone guarite o dimesse sono 1.445.690 complessivamente: 19.960 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +1,4% (ieri erano +17.044). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 564.395, pari a -4.333 rispetto a ieri, -0,8% (ieri erano -6.493).
La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.
CORONAVIRUS - OSPEDALE
I tamponi sono stati 169.045, ovvero 40.305 in più rispetto a ieri quando erano stati 128.740. Mentre il tasso di positività è 9,6% (l’approssimazione di 9,58%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 9 sono risultati positivi; ieri era 8,7%.
Più contagi in 24 ore rispetto al giorno prima, a fronte di più tamponi. I nuovi casi sono sopra quota 10 mila per il secondo giorno consecutivo — dopo due giorni sotto questa soglia —, con il Veneto che ha sempre il numero più alto di nuove infezioni (+ 2.986) ed è in salita in confronto a ieri.
CORONAVIRUS - OSPEDALE
«Mi auguro che la situazione del Veneto non sia una specie di antefatto rispetto a quello che ci possiamo aspettare in termini di ripresa della malattia a gennaio», ha detto Massimo Galli, primario di malattie infettive all’Ospedale Sacco di Milano, ad Agorà su Rai3. A un passo dal Capodanno ci si chiede: quando torneremo alla normalità?
Il rapporto di contagiati su test (il tasso di positività) che si alza al 9,6%, dal 8,7% del precedente, crescendo di quasi un punto, e l’incidenza che rimane alta. Non buoni segnali.
CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA
Se ieri erano soltanto due le regioni con un incremento di casi a quattro cifre, oggi sono sette, compreso il Veneto già citato. Si tratta, in ordine decrescente, di Veneto (+ 2.986), Lombardia (+1.673), Puglia (+1.470), Emilia-Romagna (+1.427), Lazio (+1.333), Sicilia (+1.084) e Piemonte (+1.046). Tutte le altre comunicano un aumento di infezioni a due o tre numeri. Dal confronto con i dati dei giorno prima (vedi il dettaglio in basso) si nota che la crescita coinvolte l’intero territorio nazionale.
coronavirus terapia intensiva icc casal palocco roma 1
Diminuiscono le vittime. Secondo un rapporto congiunto di Istat e Iss, nel periodo febbraio-novembre si stimano circa 84 mila morti in più rispetto alla media del periodo 2015-2019. Si tratta di morti per Covid e non. Di questi 84 mila, nella prima ondata (marzo-maggio) i decessi sono stati 50 mila, di cui 45 mila al Nord. I decessi, invece, causati dal virus nello stesso arco di tempo sono stati 57.647 (il 69% dell’eccesso totale). Inoltre, dai dati si evince che il 60% dei morti dovuti al virus riguarda persone over 80. In percentuale «da fine febbraio a novembre i decessi Covid rappresentano il 9,5% del totale dei morti del periodo», precisa il report.
coronavirus lombardia
In calo la pressione sul sistema sanitario. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono -96 (ieri -270), per un totale di 23.566 ricoverati. Mentre i malati più gravi in terapia intensiva (TI) sono complessivamente 2.528: -21 i posti letto occupati in rianimazione (ieri -16), ma sono entrate +175 persone in TI (ieri +256), con la Campania che non fornisce questo dato.
La sanità non è più in allarme. Dai dati settimanali dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) aggiornati al 28 dicembre, gli ospedali non sono più oltre la soglia critica per numero di persone in cura. I posti nelle terapie intensive occupati sono il 30% di quelli disponibili, ovvero si attestano proprio sulla soglia definita di allerta, senza superarla come è accaduto per molte settimane. Calano al 37% i posti letto occupati nei reparti ospedalieri ordinari, già dalla scorsa settimana, sotto la soglia di allerta del 40%.
coronavirus lombardia
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I casi Regione per Regione
Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, mentre la percentuale rappresenta l’incremento rispetto al giorno precedente, calcolata sul totale regionale.
Lombardia 475.044: +1.673 casi, +0,3% (ieri +843)
Veneto 249.075: +2.986 casi, +1,2% (ieri +2.655)
Piemonte 196.461: +1.046 casi, +0,5% (ieri +840)
Campania 188.119: +930 casi, +0,5% (ieri +625)
Emilia-Romagna 169.396: +1.427 casi, +0,8% (ieri +894)
Lazio 161.284: +1.333 casi, +0,8% (ieri +1.218)
Toscana 119.696: +460 casi, +0,4% (ieri +271)
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Sicilia 92.345: +1.084 casi, +1,2% (ieri +995)
Puglia 89.303: +1.470 casi, +1,7% (ieri +749)
Liguria 59.997: +415 casi, +0,7% (ieri +305)
Friuli-Venezia Giulia 49.150: +803 casi, +1,7% (ieri +493)
Marche 40.921: +585 casi, +1,4% (ieri +508)
Abruzzo 34.858:278 + casi, +0,8% (ieri +47)
Sardegna 30.745: +328 casi, +1,1% (ieri +116)
P. A. Bolzano 29.234: +220 casi , +0,8% (ieri +91)
Umbria 28.660: +347 casi, +1,2% (ieri +161)
Calabria 23.518: +449 casi, +1,9% (ieri +163)
P. A. Trento 21.520: +197 casi, +0,9% (ieri +175)
Basilicata 10.679: +113 casi, +1,1% (ieri +68)
Valle d’Aosta 7.244: +14 casi, +0,2% (ieri zero per ricalcolo)
Molise 6.440: +44 caso, +0,7% (ieri +7)