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    “IL PICCO È ARRIVATO PRIMA, C’È UN RITARDO NELLE CIFRE DELLA PROTEZIONE CIVILE” – IL FISICO DELLE PARTICELLE DANIELE DEL RE, CHE HA ANALIZZATO I NUMERI ISTAT SULLA MORTALITÀ: “LA CURVA SI È IMPENNATA PRIMA, L’ANDAMENTO È PARTICOLARMENTE SENSIBILE NELLE SETTIMANE DI MARZO. C’È UN MESSAGGIO POSITIVO, MAGARI SIAMO MESSI MEGLIO DI QUANTO CREDIAMO. PURTROPPO PERÒ TANTI DECESSI NON SONO STATI MONITORATI…”


     
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    Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”

     

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    «Il reale andamento dell' epidemia potrebbe essere diverso da quello mostrato dalla Protezione civile. Il picco potrebbe essere avvenuto in anticipo rispetto a quello ufficiale». Sono le conclusioni di Daniele del Re, docente di Fisica all' università La Sapienza, in uno studio firmato assieme a Paolo Meridiani, ricercatore dell' istituto nazionale di fisica nucleare, pubblicato sul suo blog scientifico online su Medium. Ambedue hanno fatto parte del team ristretto che ha analizzato i dati del Large Hadron Collider sul Bosone di Higgs, l' ultima particella elementare del Modello Standard scoperta nel 2012.

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    Perché due fisici delle particelle si mettono a studiare i dati di un' epidemia?

    «Tutto nasce dalla nostra curiosità scientifica di capire la fase delicata del contagio.

    L' approccio con cui conduciamo le ricerche delle particelle in fisica richiede competenze di statistica che possono essere applicate agli studi demografici. Contiamo le particelle elementari, il metodo è simile. Abbiamo solo fatto una constatazione e tirato le somme».

    coronavirus coronavirus

     

    Da cosa siete partiti?

    «Ci ha colpiti il fatto che le fonti ufficiali continuassero a ritenere il rallentamento del contagio inferiore alle attese. Avevamo curiosità di capire quali potessero essere le cause del lento calo. Siamo allora andati a vedere i dati Istat sulla mortalità da inizio anno 2020 fino al 21 marzo, quelli fino ad oggi disponibili, riguardanti 1084 comuni, molti dei quali al Nord, pari al 20% della popolazione italiana. Le morti giornaliere sono state confrontate con gli anni precedenti. Dalle tabelle emerge un eccesso di decessi da ascrivere al Covid-19».

     

    Quali conclusioni?

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    «La curva tracciata in base ai dati Istat mostra una discrepanza rispetto a quella della Protezione civile. Si impenna prima e questo andamento è particolarmente sensibile nelle settimane di marzo, finche è stato possibile analizzarlo. La previsione è che più avanti si va, più le due curve cominceranno ad avvicinarsi in quanto nel frattempo i dati della Protezione civile saranno diventati più puntuali. Dopo un iniziale ritardo, i decessi ufficiali sembrano crescere in maniera più rapida a causa di un aumento dei tamponi per le diagnosi. Almeno in una prima fase dell' epidemia il numero delle vittime del Covid 19 sembra notevolmente sottostimato, da 2 a 10 volte a seconda delle Regioni».

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    Quanto crede possa essere anticipato il picco?

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    «Ancora non si può stimare, bisognerebbe analizzare i dati completi. Si presume sia arrivato in anticipo. C' è un messaggio positivo in questo studio. Così come il contagio va retrodatato, lo stesso potrebbe valere per il rallentamento dell' epidemia. Magari siamo messi meglio di quanto crediamo. Il tema del rilascio graduale del lockdown è cruciale e le informazioni potrebbero essere interessanti».

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    CORONAVIRUS - BARE A BERGAMO CORONAVIRUS - BARE A BERGAMO

     

    E il messaggio negativo?

    «Tanti decessi non sono stati monitorati. A Genova, città di cui abbiamo i dati sull' eccesso della mortalità estratti dal sistema di sorveglianza SiSMG, le morti supererebbero di 7-8 volte quelle comunicate ufficialmente».

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