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    “ABBIAMO MILLE RICOVERATI, CHE È UN NUMERO IMPRESSIONANTE, MAI VISTO PRIMA” - L’ALLARME DEL DIRETTORE GENERALE DELLA AUSL DI BOLOGNA, PAOLO BORDON: “QUELLO CHE CI SPAVENTA È LA VELOCITÀ DI DIFFUSIONE DEL CONTAGIO, CHE È AUMENTATA QUASI DEL 50%” - “CI ASPETTIAMO UN FINE SETTIMANA DIFFICILE, IL PICCO SARÀ NELLA SECONDA PARTE DELLA PROSSIMA SETTIMANA”


     
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    coronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bologna coronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bologna

    1 – COVID: AUSL BOLOGNA, MILLE RICOVERATI, NUMERI MAI VISTI

     (ANSA) - BOLOGNA, 05 MAR - "In questo momento abbiamo molti casi di malattia in corso, circa 8.500 persone che sono seguite a domicilio, ma poco meno di mille sono nei nostri ospedali, che è un numero impressionante, mai visto prima, e quello che ci spaventa è la velocità di diffusione del contagio che è aumentata quasi del 50% rispetto a prima". Lo ha detto il direttore generale dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon, nel corso di un'intervista all'emittente locale Etv.

     

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    "Questo è un elemento nuovo - ha aggiunto Bordon - che non si era visto nella prima e nella seconda ondata, che qua sembrava fosse l'apice del problema Covid. Invece questa terza ondata è sicuramente più veloce e più pericolosa, e ha avuto un impatto anche sugli ospedali più ampio rispetto alla seconda. Abbiamo visto dei numeri e una forte pressione negli ospedali che non c'era mai stata in questa area".

     

    2 – COVID: AUSL BOLOGNA, CI ASPETTIAMO UN WEEKEND DIFFICILE

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     (ANSA) - BOLOGNA, 05 MAR - Per il direttore dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon, gli ospedali cittadini non rischiano di collassare, "perché abbiamo un'offerta robusta e significativa, ma - ha spiegato all'emittente locale Etv - ci sono delle fortissime riconversioni in corso.

     

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    Stiamo riconvertendo letti da gestione normale a Covid e quindi stiamo aumentando la nostra offerta", ha spiegato. In questo momento insieme al privato accreditato, al Policlinico Sant'Orsola e al contributo dello Ior (Istituto Ortopedico Rizzoli), "abbiamo 1.150 letti attivi come disponibilità, quindi ne abbiamo e ne stiamo aggiungendo degli altri, perché ci aspettiamo un fine settimana difficile - ha aggiunto Bordon - e il picco di questa pandemia nella seconda parte della prossima settimana. È il momento di reggere tutti insieme". Infine il direttore dell'Ausl ha sottolineato che "dai 60 ai 70 ricoveri ogni giorno nei nostri ospedali sono numeri che mettono a dura prova anche un'organizzazione forte come la nostra".

    coronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bologna 3 coronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bologna 3

     

    3 – AUSL BOLOGNA, DIFFUSIONE MASSICCIA, VIRUS CI HA COLPITO

     (ANSA) - BOLOGNA, 05 MAR - Nei giorni scorsi il professor Stefano Nava, direttore della struttura complessa di Pneumologia e terapia intensiva respiratoria dell'Ospedale Sant'Orsola-Malpighi di Bologna ha paragonato l'attuale situazione del capoluogo emiliano a quella di Bergamo durante la prima ondata.

     

    Secondo il direttore dell'Ausl bolognese, Paolo Bordon, tuttavia "il paragone con Bergamo" non regge, almeno "per quanto riguarda i decessi: Bergamo è stata tragicamente segnata da una fase molto importante - ha detto nel corso di una intervista all'emittente Etv - Noi speriamo di non vedere quella fase.

     

    coronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bologna 2 coronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bologna 2

    È vero che persone molto anziane, in questo momento, sono meno presenti nella nostra rete rispetto alle altre ondate - ha aggiunto - adesso abbiamo una tipologia di pazienti diversi, più giovani, che probabilmente avranno un decorso leggermente più lungo rispetto a prima, questo ci dicono i nostri clinici". Il paragone con Bergamo, ha concluso Bordon, "può essere per la violenza, l'impatto e la diffusione del virus, così massiccia e così presente, che veramente ha sorpreso anche i nostri clinici più esperti".

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