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    XI INGRATO! – LA CINA HA PREMIATO I RICERCATORI CHE HANNO ISOLATO PER PRIMI IL CORONAVIRUS CHIUDENDO IL LORO LABORATORIO DI SHANGAI! – LA SCUSA PER SILENZIARE IL LAVORO DEL PROFESSOR ZHENG YONGZHEN E DEI SUOI COLLEGHI È UNA NON MEGLIO PRECISATA “RETTIFICA” DEL 12 GENNAIO – LA VERITÀ È CHE IL LABORATORIO HA PUBBLICATO I DATI PRIMA DELL’AUTORIZZAZIONE DEL PARTITO COMUNISTA


     
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    Alessandra Muglia per www.corriere.it

     

    zhang yongzhen zhang yongzhen

    La Cina ha chiuso il laboratorio di Shangai che per primo ha isolato e messo a punto la sequenza del genoma del nuovo coronavirus. Il laboratorio del Centro di salute pubblica dove lavoravano i ricercatori coordinati dal professor Zhang Yongzhen è stato chiuso per una non meglio precisata «rettifica» il 12 gennaio scorso, all’indomani della pubblicazione online della loro scoperta: strano modo di «premiare» una divulgazione che ha aiutato la messa a punto di kit diagnostici da parte di diverse società nel mondo.

     

    centro di salute pubblica di shangai 1 centro di salute pubblica di shangai 1

    La chiusura del laboratorio, disposta dalla Commissione per la salute di Shangai, pare sia dovuta al fatto che il laboratorio ha pubblicato i dati prima di essere autorizzato, ricostruisce il South China Morning Post. I ricercatori sarebbero stati «puniti» per aver agito in modo unilaterale.

    xi jinping con la mascherina 5 xi jinping con la mascherina 5

    Poco importa che non abbiano aspettato il via libera da Pechino, per non perdere tempo prezioso.

     

    li wenliang li wenliang

    Zhang e la sua squadra avrebbe insomma interferito con i tempi lunghi della politica, in un primo tempo restia a creare allarme intorno al virus. Il suo laboratorio aveva riferito dell’esito delle sue ricerche alle autorità alla Commissione di salute nazionale il giorno stesso in cui erano state conseguite: il 5 gennaio, precisa il giornale di Hong Kong. Nell’informativa il professore raccomandava anche «misure di controllo e prevenzione del virus» da adottare subito nei luoghi pubblici. Questo due giorni prima dell’annuncio ufficiale di Pechino sul legame tra i misteriosi casi di polmonite di Wuhan e un nuovo coronavirus, quando ancora il contagio da uomo a uomo era messo in discussione.

    liu zhiming direttore ospedale wuhan liu zhiming direttore ospedale wuhan

     

    centro di salute pubblica di shangai centro di salute pubblica di shangai

    I ricercatori di Zhang, non ricevendo alcun riscontro dalle autorità, sei giorni dopo, l’11 gennaio, hanno divulgato su alcune piattaforme scientifiche online i loro risultati. La direttiva di Xi con le misure per arginare la diffusione dell’epidemia arriverà soltanto il 20 gennaio.

    LI WENLIANG LI WENLIANG

     

    ricerca in cina contro il coronavirus ricerca in cina contro il coronavirus

    Ora che l’emergenza è globale e che la Cina ha superato il picco dei contagi, il professor Zhang e i suoi speravano di poter tornare al lavoro. Invece no. «Hanno inviato quattro richieste di permesso per riaprire il laboratorio, tutte rimaste senza risposta — riporta il giornale di Hong Kong citando una fonte vicina ai ricercatori —. La chiusura ha avuto un grande impatto sugli scienziati e le loro ricerche proprio nel momento in cui dovrebbe esserci una corsa contro il tempo per trovare dei rimedi contro il virus».

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