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    DEFICIT D’ATTENZIONE – LE STIME HORROR DEL CENTRO STUDI DI CONFINDUSTRIA PER IL 2020: IL DEFICIT SALIRÀ ALL’11,1% DEL PIL. PER FARE UN CONFRONTO, L’ANNO SCORSO ERA ALL’1,6. IL DEBITO PUBBLICO ARRIVERÀ AL 159,1% – MALISSIMO L’EXPORT, IN CADUTA LIBERA AL 14% IN TUTTO L’ANNO. E ANCHE SE SIAMO STATI RINCHIUSI IN CASA DUE MESI ABBONDANTI, SCENDERANNO PURE I CONSUMI


     
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    Coronavirus, Confindustria: Deficit-Pil 11,1%, debito al 159,1% in 2020

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    (LaPresse/Finanza.com) - "L'indebitamento nel 2020 è previsto salire all'11,1% del PIL (1,6% nel 2019). L'aumento è in minima parte attribuibile agli effetti della scorsa Legge di bilancio; per gran parte è dovuto alle misure del Governo per contrastare gli effetti negativi del Covid-19 (4,6 punti) e al crollo del PIL. Nel 2021 il deficit scenderà al 5,6%, scontando anche la disattivazione della clausola di salvaguardia (20,1 miliardi). Il debito/PIL salirà al 159,1% nel 2020, calando a 155,4% nel 2021". E' quanto scrive il Centro Studi di Confindustria (CSC) nel report "Previsioni Italia: faticosa risalita dopo il crollo, investimenti ed export soffrono più dei consumi". Il CSC presenta gli effetti negativi del coronavirus e del prolungamento del lockdown sull'economia italiana.

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    Coronavirus, Confindustria: Consumi -9,9%, export oltre -14% in 2020

    (LaPresse/Finanza.com) - "Le misure anti-contagio hanno in gran parte congelato i consumi a marzo- aprile. La riapertura graduale di attività commerciali e la maggiore libertà di movimento attenueranno la caduta, da maggio; tuttavia, resterà prudente la gestione dei bilanci familiari (-14% la spesa nel 1° semestre). Con un recupero nel 2° semestre, il calo nel 2020 sarà di -9,9% (seguito da +5,7% nel 2021)". E' quanto scrive il Centro Studi di Confindustria (CSC) nel report "Previsioni Italia: faticosa risalita dopo il crollo, investimenti ed export soffrono più dei consumi". Il CSC presenta gli effetti negativi del coronavirus e del prolungamento del lockdown sull'economia italiana.Caduta anche per le esportazioni. "Export in caduta. L'impatto della crisi sull'export è evidente nei dati doganali di marzo (-16,8%) e gli indicatori qualitativi puntano a un peggioramento nel 2° trimestre. Nello scenario CSC, l'export di beni e servizi crollerà di oltre il 14% nel 2020, recuperando solo in parte nel 2021. La caduta è maggiore di quella del commercio mondiale, per la particolare debolezza di Europa e USA; la risalita sarà più robusta. L'import, correlato all'export, riflette anche il forte calo di consumi e, soprattutto, investimenti".

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