maria rita gismondo
"Nel nostro Paese il virus si è diffuso in modo silente almeno dall'inizio di gennaio". Parola di Maria Rita Gismondo, la professoressa che dirige il laboratorio di microbiologia, virologia e bio-emergenze all'ospedale Sacco di Milano. Per lei sarebbe proprio questo il motivo - così come spiega al Fatto Quotidiano - per il quale ancora "non è stato trovato il cosiddetto paziente zero".
codogno – panico coronavirus 1 il contagiato di codogno - coronavirus
Non solo, perché sempre seguendo questo ragionamento pare plausibile supporre che molti casi di polmonite verificatisi in Italia e nella zona del Basso Lodigiano già dopo Natale possano essere contagi concreti da Covid-19. "Già a fine dicembre - specifica la Gismondo - noi abbiamo iniziato a lavorare sulla base di strane polmoniti cinesi segnalate dall'Oms. In quel momento avevamo sintomi influenzali simili al Covid, per di più concentrati in un picco stagionale normale".
cinesi si proteggono dal coronavirus con bottiglie di coronavirus 2
L'itinerario del virus risulta ancora un obiettivo da dover raggiungere a tutti i costi: "Stiamo raccogliendo e studiando i genotipi di Cov 2 per fare la sequenza totale del virus e paragonarla con quella messa già in rete dai colleghi cinesi, poi in base alle mutazioni rilevate si traccia la mappatura". Una situazione che, secondo l'esperta, si delineerà nelle prossime settimane.
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