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    “NEGLI USA CI POTREBBERO ESSERE PIÙ DI 80MILA VITTIME” – SECONDO UNA RICERCA DELL’UNIVERSITÀ DI WASHINGTON GLI OSPEDALI AMERICANI NON SARANNO IN GRADO DI SOSTENERE IL PICCO DELLA PANDEMIA – GLI STATI UNITI HANNO SUPERATO IERI LA CINA E L'ITALIA PER NUMERO DI CONTAGI (81231), E INTANTO ARRIVANO BRUTTE NOTIZIE ANCHE PER L’ECONOMIA: LA SCORSA SETTIMANA 3,3 MILIONI DI PERSONE HANNO FATTO DOMANDA PER L'INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE. È IL NUMERO PIÙ ALTO DELLA STORIA. LE AZIENDE STANNO LICENZIANDO IN MASSA


     
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    Coronavirus, NYT: Usa hanno più alto numero contagiati del

    donald trump donald trump

    (LaPresse) - Almeno 81.321 persone negli Stati Uniti sono positive al coronavirus. Lo riporta il New York Times, sottolineando che questo dato fa degli Usa il Paese con più casi, superando anche la Cina e l'Italia.

    la prima pagina del new york times del 27 marzo 2020 – richieste di disoccupazione a causa del coronavirus la prima pagina del new york times del 27 marzo 2020 – richieste di disoccupazione a causa del coronavirus

     

    IL CORONAVIRUS POTREBBE FARE PIU’ DI 80 MILA VITTIME NEGLI USA

     

    DAGONEWS

    coronavirus usa 2 coronavirus usa 2

    Il lockdown non basta! Secondo una nuova ricerca il coronavirus potrebbe causare più di 80mila morti negli Stati Uniti anche se le misure di distanziamento sociale venissero rispettate. Gli scienziati dell Institute for Health Metrics and Evaluation dell’ Università di Washington che hanno condotto lo studio sostengono che gli ospedali degli Stati Uniti rischiano il collasso già nel giro di due settimane. Analizzando l’intervallo di tempo trascorso tra i primi casi fatali e gli interventi di chiusura delle scuole e delle imprese e la capacità ospedaliera degli stati, gli scienziati hanno ipotizzato che la domanda  di ventilatori e terapie intensive supererebbe di gran lunga l’offerta lasciando fino a 2300 morti al giorno. Ma totale nei prossimi quattro mesi potrebbe arrivare addirittura a 160mila. Una strage.

    record richieste di sussidio di disoccupazione negli usa - coronavirus record richieste di sussidio di disoccupazione negli usa - coronavirus

     

    Le conseguenze saranno tragiche anche dal punto di vista economico. La scorsa settimana hanno presentato domanda per il sussidio di disoccupazione 3,3 milioni di persone. È il numero più alto della storia, superiore – e di molto – a quello della crisi dei mutui subrime del 2008.

     

    Coronavirus, Usa: sussidi disoccupazione volano a 3,3 milioni

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    (AWE/AP) - La disoccupazione statunitense sale nel'ultima settimana a 3,3 milioni (quadruplicando il record dal 1982) mentre i licenziamenti legati al coronavirus colpiscono l'economia.

     

    Il sorpasso dell'America sulla Cina Boom di casi, 3 milioni di disoccupati
    Giuseppe Sarcina per il "Corriere della Sera"

    Più di 3 milioni di nuovi disoccupati. Mille morti per il coronavirus, con i casi in crescita verticale: oltre 81.000, è il tetto più alto nel mondo, superate in un colpo solo Cina e Italia. Lavoro e salute: gli americani stanno scivolando rapidamente in un nuovo mondo.


    Nell' ultima settimana 3 milioni e 283 mila persone hanno fatto domanda per l' indennità di disoccupazione. È un livello record, da shock economico. Soltanto quindici giorni prima le richieste di sostegno erano state 282 mila. Ma soprattutto è un brusco avvertimento: le imprese, specie quelle piccole, stanno licenziando in massa. Il Segretario al Tesoro, Steven Mnuchin ostenta sicurezza: «I sussidi non contano, le imprese torneranno ad assumere e vinceremo questa battaglia».


    Oggi la Camera dei Rappresentanti dovrebbe approvare il super pacchetto da 2.200 miliardi, varato l' altro ieri, mercoledì 25 marzo, dal Senato. Tra le misure è previsto anche il potenziamento dei programmi federali e statali per i senza lavoro. È una carenza strutturale del polveroso welfare state americano. Le statistiche ufficiali mostrano che solo il 20-30% dei richiedenti ottiene il sostegno. Il contributo, in media, tocca i 370 dollari a settimana. Ora aumenterà di 650 dollari per i prossimi quattro mesi. Prevista la copertura anche per categorie finora escluse: i free-lance, i lavoratori a tempo o a cottimo (gig economy), come, per esempio, gli autisti di Uber.


    Sempre ieri gli Usa hanno superato la soglia dei mille morti per Covid-19. Sono più di 1.100, stando all' ultimo aggiornamento. Il contagio corre ad alta velocità nello Stato di New York, con 33 mila infettati e 366 morti, circa la metà rispetto al totale del Paese. E con il sindaco Bill de Blasio che avverte: «Dobbiamo dire la verità il virus può contagiare mezza città», cioè circa quattro milioni di persone.


    Ma i focolai si stanno moltiplicando e i 16 Governatori si sono dichiarati contrari alla linea di Trump: impensabile che si possa tornare alla normalità entro il 12 aprile.
    Alla California (3.183 casi, 67 morti) e allo Stato di Washington (2.585, 130 decessi) si sono aggiunte aree di crisi in New Jersey (4402) e Louisiana (1.795, 65).
    I più ottimisti, guidati dal presidente, scrutano il tasso di mortalità, al momento pari all' 1,5% a livello nazionale e all' 1,1% nello Stato di New York.


    È una percentuale molto bassa, se confrontata con quella della Cina, 3,8%, per non parlare del 10% italiano e del 7,2% spagnolo. Per quale motivo il virus sembra meno letale negli Stati Uniti? «Ci sono tante ragioni - risponde Francesco Serafini, direttore della divisione chirurgica oncologica del Kings County Hospital di Brooklyn - non è che i medici americani siano più bravi degli altri.


    A New York siamo soltanto all' inizio. Il sistema non è ancora saturato. I pazienti più gravi sono curati con ventilatori dedicati e non per esempio con i "transport", quelli usati per spostare i malati da un reparto all' altro. Però non sappiamo che cosa ci aspetta.Tra qualche settimana potremmo trovarci nelle condizioni dell' Italia». C' è anche una ragione demografica, almeno nell' esperienza della Grande Mela. Osserva ancora il dottor Serafini: «Dai dati risulta che solo l' 8% dei contagiati abbia più di 75 anni; il 44% ha tra i 18 e i 44 anni, mentre il 34% ha un' età compresa tra i 55 e i 64%».

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