fabrizio corona come ho inventato l'italia
“Da piccolo – racconta Fabrizio Corona parlando di Cristiano Ronaldo – tiravo calci a un pallone per le vie di Catania con la maglia dell’Inter sulla pelle nuda e credevo che i calciatori fossero delle specie di divinità. Quando li ho conosciuti ho capito subito che erano un branco di subumani.
Da adolescente avevo creduto nei divi dello spettacolo, nella loro grandezza sovrumana. Quando li ho conosciuti li ho ridimensionati: erano dei microbi. Oggi vedo Cristiano Ronaldo su Instagram e sento puzza di sfiga“.
Il tuffo in piscina
“Da quando quattordicenne mi sono tuffato in una piscina vuota, ho battuto la testa e non sono più stato l’angelo che ero, ho vissuto dall’interno tutto quello che ha segnato questo Paese: la moda, Tangentopoli, il berlusconismo…
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Ora, immagino d’aver creato questo mondo a mia immagine e somiglianza, perché l’ho strumentalizzato, ci ho guadagnato e l’ho colpito da anarchico.
Il mio obiettivo era entrarci per distruggerlo, perché mio padre, da quel mondo, è stato sconfitto e io l’ho voluto vendicare”.
Belen e Nina Moric
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“Io, più Belén Rodriguez o Nina Moric diventavano famose, più le amavo. Ma ora so che non era vero amore.
Se ami, non potresti fare quello che fai alle persone con cui stai. Tipo ho venduto le foto di me e Belén che facevamo l’amore alle Maldive e ho finto di cercare, disperato, chi aveva osato scattarle.
E ho firmato contratti per Nina e Belén tenendomi a loro insaputa l’80, il 90 per cento del cachet. Però, le ho create e fatte diventare quello che sono diventate”.
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(Fonti: Ansa, Il Fatto Quotidiano, Huffington Post)
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