S.Mon. per il “Corriere della Sera”
CORSICA
La polemica sull' abbigliamento islamico continua in Corsica, dove il 13 agosto sulla spiaggia di Sisco, a circa 15 chilometri di Bastia, era scoppiata una rissa - con quattro feriti gravi e l' intervento di 100 gendarmi - fra tre famiglie di origine marocchina arrivate da un paese vicino e un gruppo di residenti.
Un incidente meno serio, ma che dimostra le difficoltà di convivenza sull' isola, è accaduto due giorni fa all'ingresso di una scuola di Bonifacio. Due padri, fratelli tra loro, hanno fermato due donne velate che stavano accompagnando i loro figli, chiedendo spiegazioni perché «i nostri bambini invece vengono rimproverati se portano una croce al collo».
CORSICA DONNA VELATA
«Alle 8.40 le famiglie stavano entrando nell' istituto per accompagnare gli allievi, in via eccezionale perché sono i primi giorni di scuola - ha spiegato il procuratore di Ajaccio, Eric Bouillard -. Due mamme che portavano il velo, ma non integrale, sono state fermate da due fratelli. Non trovavano normale che i loro figli non potessero portare segni religiosi a scuola, e che invece loro potessero entrare velate».
La discussione è stata subito animata, sono dovuti intervenire i responsabili della scuola e poi i gendarmi, «ma non ci sono state violenze né minacce e quindi nessuna conseguenza penale», dice il procuratore.
Nel pomeriggio il sindaco Jean-Charles Orsucci ha convocato i genitori in municipio per una riunione durante la quale ha spiegato che «non bisogna fare confusione tra gli obblighi che riguardano i bambini e quelli dei genitori».
corsica
E quindi: «i segni religiosi sono proibiti per gli alunni, ma non per i genitori che li accompagnano. Quindi le madri con il velo possono accompagnare i loro figli, anche in occasione delle gite scolastiche, come ha ricordato il Consiglio di Stato».
Un' altra sentenza del Consiglio di Stato, quella che boccia il divieto di burkini e del velo sulle spiagge, è stata però ignorata ieri dal tribunale amministrativo di Bastia, che ha respinto il ricorso della Lega per i diritti dell' uomo. Nella spiaggia di Sisco quindi è ancora proibito indossare il velo islamico o il burkini.
Ange-Pierre Vivoni, sindaco socialista di Sisco, aveva proibito il velo in spiaggia proprio dopo la rissa del 13 agosto, «per proteggere i cittadini ed evitare dei morti». E il tribunale di Bastia gli ha dato ragione: pur tenendo conto della sentenza del Consiglio di Stato, nel caso di Sisco il divieto di velo è motivato da particolari ragioni di ordine pubblico. La Lega per i diritti dell' uomo annuncia un nuovo ricorso al Consiglio di Stato.
polizia controlla musulmana in spiaggia