Estratto dell’articolo di Patrizia Floder Reitter per "La Verità"
MONGOLIA - COPERTINA
Il Partito socialista spagnolo si è impegnato a eliminare dal codice penale la norma che punisce il vilipendio della religione. «Il sentimento religioso non è più un bene giuridico protetto» dalla Costituzione, ha protestato l’arcivescovo di Valladolid e presidente della Conferenza episcopale spagnola (Cee), Luis Argüello, criticando l’approvazione tre giorni fa, da parte del Consiglio dei ministri, del Piano di rigenerazione democratica che comprenderà l’abrogazione di questo reato di offesa.
Nel suo profilo X, monsignor Argüello sottolinea come «i sentimenti siano stati elevati a categoria giuridica, ad esempio per poter cambiare sesso e sempre più espressioni siano considerate crimini d’odio», quindi giudici e mezzi di comunicazione fanno a gara per limitare le libertà di espressione esercitate contro gender o migrazione fuori controllo.
pedro sanchez
Di fronte a questo «ambiente di elogio giuridico delle emozioni», prosegue il presidente della Cee, «i sentimenti religiosi invece cessano di essere un bene giuridico protetto». La riforma, infatti, riguarda l’articolo 525 del codice penale spagnolo, che prevede una pena da otto a dodici mesi per coloro che «al fine di offendere la sensibilità degli appartenenti ad una confessione religiosa pubblicamente, oralmente, per iscritto o attraverso qualsiasi tipo di documento, si fanno beffe di chi professa la religione, dei loro dogmi, credenze, riti o cerimonie».
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Podemos prima, Sumar adesso che governa con Pedro Sánchez, sostiene l’«anomalia» di questo reato all’interno della legislazione europea e ritiene ingiuste le condanne di musicisti e twittatori a cui hanno dato luogo. In realtà, il vilipendio ha trovato spesso giudici clementi, come nel caso delle odiose offese fatte dall’attore Willy Toledo attraverso due post su Facebook nel luglio del 2017, in cui criticava l’apertura di un processo contro tre donne per la processione di una grande vagina a Siviglia.
«Io cag… su Dio, e ho un sacco di m…da cagare sul dogma della santissima e verginità della Vergine Maria», era solo una delle gravissime offese che omettiamo di riportare integralmente. L’Associazione spagnola degli avvocati cristiani ne aveva chiesto la condanna, a marzo 2020 il Tribunale provinciale di Madrid aveva assolto Toledo.
E il mensile satirico Mongolia, che nel dicembre del 2022 aveva messo in copertina un presepe natalizio, in cui al posto del bambino Gesù c’era una cacca, rappresentata dall’icona che solitamente viene utilizzata per simboleggiarla nelle applicazioni di messaggistica, accompagnata dal messaggio «È nato il figlio di Dio. Uguale al padre!», era stato scagionato a gennaio di quest’anno dall’accusa di offesa ai sentimenti religiosi. [...]
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Però, se qualcuno offende con l’espressione «frocio di m...», l’avvocato Isaac Guijarro, direttore legale dello studio Olympe Abogados, raccomanda di denunciare, «così che il tribunale veda che si tratta di un crimine d’odio», ha dichiarato a El País. [...]
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