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    COSA ABBIAMO IMPARATO DAL LOCKDOWN? UN CAZZO! DA NORD A SUD SI ASSISTONO A SCENE DI ORDINARIA FOLLIA: DAL MEGA RAVE DI QUATTRO GIORNI IN PROVINCIA DI CREMONA CON RAGAZZI PROVENIENTI DA TUTTA EUROPA AGLI SPALTI DELLO ZOOMARINE – E NON SONO SOLO I GIOVANISSIMI A ESSERE ALLERGICI ALLE REGOLE COME DIMOSTRANO LE CODE SUL SASS DE STRIA CON TANTO DI RISATE E CAZZEGGIO – PREGLIASCO: “LA GENTE SEMBRA AVER IMPARATO MOLTO POCO, SERVE BUON SENSO…” - VIDEO


     
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    Fabio Poletti per "La Stampa"

     

    in coda sul sas de stria 1 in coda sul sas de stria 1

    Fa caldo ma sembra dicembre, quando si sapeva che c'era il virus e si pensava che ci risparmiasse. Non sono bastati 35 mila 412 decessi e 255 mila 278 contagi a far cambiare idea ai tanti, ai troppi che sulle spiagge e i sentieri, nelle città d'arte e nei luoghi della movida, hanno abbassato ogni difesa oltre che la mascherina e stanno tranquillamente appiccicati, alla faccia di ogni distanziamento sociale.

     

    I più giovani sembrano i più propensi a violare le regole. Ma non erano certo giovanissimi gli escursionisti immortalati in un video del giornale web Il Dolomiti che affollavano le trincee della Grande Guerra sul Sass de Stria, a 2.477 metri d'altezza in provincia di Belluno. Ridacchia una signora nel video: «Mamma mia che traffico, sembra di stare in tangenziale». Nessuno ha la mascherina, la distanza si misura in centimetri.

     

    folla sugli spalti dello zoomarine 2 folla sugli spalti dello zoomarine 2

    Come sugli spalti dello Zoomarine, il parco acquatico di Torvaianica alle porte di Roma, ora a rischio chiusura per l'assembramento delle persone senza alcuna protezione, ammassate come polli in batteria a guardare l'esibizione dei delfini. I responsabili della struttura davanti alle foto diventate virali sul web, si difendono: «Il nostro protocollo anti Covid è sicuro». Sarà senz' altro vero. Peccato che nessuno lo rispetti e nessuno lo faccia rispettare. Bacchetta gli spettatori il sindaco di Pomezia: «Intollerabile atteggiamento irresponsabile».

     

    rave a spino d'adda rave a spino d'adda

    E che dire dei 1.500 ragazzi arrivati da tutta Europa per un rave party, che per quattro giorni a cavallo di Ferragosto, si sono spiaggiati tra una cascina e il fiume, a Spino d'Adda in provincia di Cremona. Il vicesindaco Enzo Galbiati teme il peggio: «La mescolanza di ragazzi senza protezione arrivati da Francia, Olanda, Germania, con i giovani di Spino o della zona, renderà impossibile controllare eventuali contagi. Altro che app Immuni!».

    in coda sul sas de stria 2 in coda sul sas de stria 2

     

    Il virologo Fabrizio Pregliasco dell'Università Statale di Milano, che pure non è mai stato tra i catastrofisti, fotografa la situazione: «Quanto più abbiamo certi comportamenti, quanto più si diffonderà il virus. Magari la seconda ondata la schiviamo, ma sarà facile arrivare ai valori attuali di contagio di Francia e Germania, che sono di molto superiori ai nostri». Il timore vero di tutti è per questo autunno-inverno, quando arriverà anche la normale influenza, che ha quasi gli stessi sintomi del Coronavirus.

     

    rave a spino d'adda 1 rave a spino d'adda 1

    Ammonisce il virologo: «La gente sembra aver imparato molto poco, e non solo i giovani. A settembre, con la riapertura delle scuole che coinvolge 8 milioni di studenti e 2 milioni di insegnanti, ci troveremo di fronte ad un test importante. Serve un po' di buon senso. Anche se capisco un certo nichilismo di chi pensa che ci siamo lasciati tutto alle spalle, dopo la confusione nella comunicazione sugli effetti del virus tra catastrofisti e chi dice che è passato tutto e il virus non c'è più».

     

    discoteca colle di alseno discoteca colle di alseno

    Che ci sia ancora lo sanno i 21 contagiati da un lavoratore stagionale in un resort sull'Isola di Santo Stefano nell'Arcipelago della Maddalena, dove da due giorni 475 persone sono in quarantena. Poi ci sono i 200 che hanno partecipato a Ferragosto a una festa «brasiliana» alla discoteca Colle di Alseno in provincia di Piacenza, a cui aveva partecipato una ragazza tornata da Malta e risultata poi positiva.

    rave a spino d'adda rave a spino d'adda

     

    Per non parlare dei 700 senza mascherina in un'altra discoteca ad Alcamo in provincia di Trapani, prima del provvedimento di chiusura stabilito dal governo, episodio su cui i Nas dei carabinieri hanno aperto un'inchiesta. Se le discoteche sono il babau di chi teme la proliferazione dei contagi - secondo il virologo padovano Giorgio Palù sono il luogo dove ci si contagia di più - il mancato rispetto delle regole avviene ovunque. Pure in montagna dove si segnalano affollamenti fuori controllo su per i sentieri.

     

    folla sugli spalti dello zoomarine 1 folla sugli spalti dello zoomarine 1

    Le zone particolarmente prese d'assalto sono nel Trentino e nel bellunese. In Val di Fassa dicono che ci sia più gente che a Natale quando la neve si faceva desiderare. Draconiana la misura presa dal sindaco Roberto Rigoni di Asolo, una delle perle del vicentino, dove il distanziamento non veniva più rispettato e la mascherina era diventata un optional. Con apposita ordinanza, dalla scorsa mezzanotte la mascherina sarà obbligatoria 24 ore su 24 in tutta l'area pedonale.

    in coda sul sas de stria 3 in coda sul sas de stria 3

     

    Temendo il peggio, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha fatto distribuire 550mila mascherine sulle spiagge della sua regione. A Meta di Sorrento la mascherina è obbligatoria anche in spiaggia. Sono i litorali le zone dove meno si rispettano le regole di contenimento del virus. Sui social sono diventate virali le immagini della passeggiata sul lungomare di Bari dove si vedono centinaia di persone senza mascherina.

     

    assembramenti sulla roma lido assembramenti sulla roma lido

    Controlli più rigorosi sulle spiagge di Modica e Scicli nel ragusano dove negli ultimi giorni si era pericolosamente innalzata la curva dei contagi. A San Pietro in Bevagna, nel Salento, provincia di Taranto, per limitare i danni sulla spiaggia libera, il Comune ha piantato paletti distanziatori dove poter mettere gli ombrelloni dei bagnanti. Mentre alla Grotta dello Smeraldo di Amalfi, è dovuta intervenire la Guardia Costiera che ha limitato le corse dei traghetti per evitare gli assembramenti davanti a questa attrazione naturale.

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