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    PERCHÉ BIDEN E SUNAK HANNO DECISO DI BOMBARDARE GLI HOUTHI IN YEMEN? - GLI ATTACCHI, CHE HANNO CAUSATO CINQUE MORTI, ERANO INEVITABILI DOPO I DIROTTAMENTI E I SEQUESTRI DELLE NAVI COMMERCIALI IN TRANSITO NEL MAR ROSSO: I RIBELLI  HANNO DETTO DI AVER ATTACCATO SOLO LE IMBARCAZIONI LEGATE A ISRAELE, MA È UNA STRONZATA – PROBLEMA: DIETRO GLI HOUTHI C'È L’IRAN, CHE LI HA SEMPRE ARMATI. CHE FARÀ ORA TEHERAN? RISPONDERÀ AGLI AMERICANI O LASCERÀ PERDERE PER PAURA DI RIMETTERCI LE PENNE? - VIDEO


     
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    HOUTHI, MORTI 5 COMBATTENTI IN ATTACCHI USA-GB, RISPONDEREMO

    raid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen 2 raid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen 2

    (ANSA) - Gli attacchi di Usa e Gran Bretagna in Yemen hanno causato "la morte di cinque combattenti Ansar Allah e il ferimento di altri sei". E' il bilancio del portavoce Houthi degli attacchi di stanotte, ripreso dalla Tass. Per Muhammad Abdul Salam, Usa e Gran Bretagna hanno lanciato 73 attacchi sul territorio yemenita. "Non resteranno senza risposta", afferma il portavoce Houthi. (ANSA).

     

    HOUTHI, CONTINUEREMO AD ATTACCARE LE NAVI LEGATE A ISRAELE

    'NON ABBIAMO PRESO DI MIRA NESSUN ALTRO PAESE

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    (ANSA) - "Non abbiamo preso di mira nessun paese al mondo tranne Israele. Le forze armate hanno dato una risposta iniziale e la amplieremo molto presto. Continueremo a prendere di mira le navi israeliane dirette verso di loro fino alla fine dell'aggressione contro Gaza". Lo afferma a Al Jazeera il portavoce ufficiale degli Houthi, Muhammad Abdul Salam.

     

    YEMEN, COSA C’È DIETRO L’INTERVENTO DI USA E GRAN BRETAGNA E QUAL È IL RUOLO DELL’IRAN

    Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per www.corriere.it

    Gli Usa e la Gran Bretagna hanno lanciato nella notte attacchi contro postazioni degli Houthi in Yemen dopo che i miliziani hanno sfidato il monito a non intralciare il commercio internazionale sul Mar Rosso, una rotta chiave tra Europa e Asia, in supporto alla causa palestinese. Si tratta di una rappresaglia attesa anche se rimasta sospesa per settimane. Una mossa letteralmente annunciata via media. A seguire alcuni punti.

     

    manifestazioni pro houthi yemen manifestazioni pro houthi yemen

    - La Casa Bianca ha tergiversato prima di dare luce verde, consapevole dei rischi dell’apertura di un nuovo fronte. L’azione, è diventata inevitabile (o quasi) dalla continua sfida degli Houthi al traffico marittimo in Mar Rosso. Gravi le conseguenze economiche. La milizia ha sempre sostenuto di prendere di mira solo il naviglio collegato a Israele, un coinvolgimento in supporto di Hamas. Le ripercussioni però si sono avute a livello globale: molte compagnie hanno deciso di rinunciare alla rotta.

     

    […]

    - […] Ad agire concretamente americani e britannici, con appoggio esterno di Bahrein, Australia, Olanda, Canada. Italia e Francia, che hanno alcune fregate nel settore, e pattugliano la zona non hanno partecipato. Non è una sorpresa: sin dall’inizio hanno precisato che avrebbero agito in modo autonomo o sotto la bandiera UE.

    raid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen raid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen

     

    - C’è un altro protagonista, sotto osservazione. L’Iran è l’armiere degli Houthi, li assiste, ha tenuto per anni una nave-spia vicino alle coste yemenite, la Behshad e ancora prima la Savitz. Un finto cargo civile che non a caso ha levato le ancore nelle scorse ore per dirigersi verso “casa”, partenza interpretata come un segnale che gli Occidentali stavano per colpire. Teheran aiuta la formazione amica e la utilizza in una guerra per procura, al tempo stesso vuole migliorare i rapporti con Arabia Saudita e Emirati, monarchie sunnite che hanno partecipato al conflitto civile nello Yemen.

     

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    Gli “emiri” hanno chiesto alla Casa Bianca di rinunciare al blitz nel timore di escalation. O almeno è ciò che hanno fatto trapelare. Sempre gli ayatollah cercano di evitare lo scontro diretto, però attuano loro stessi manovre aggressive nel Golfo Persico e incoraggiano le milizie per logorare il nemico. È una realtà fluida, ricca di incognite. Oggi c’è chi rimprovera a Washington di aver tolto gli Houti dalla lista del terrorismo, un gesto per favorire una soluzione nella guerra yemenita. Ma l’assalto di Hamas del 7 ottobre e la successiva offensiva di Israele hanno stravolto tutto.

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    - Gli Houthi hanno promesso di vendicarsi. Dispongono di una buona riserva di “vettori” (missili, droni-kamikaze, cruise), di mine, di barchini radiocomandati riempiti d’esplosivo. Il loro esercito è composto da quasi 120 mila combattenti. E comunque per disturbare il passaggio dei mercantili possono bastare anche gesti dimostrativi, iniziative destabilizzanti che costringono le compagnie a circumnavigare l’Africa.

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