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    COSA DOBBIAMO FARE SE INCONTRIAMO UN POSITIVO AL COVID? TUTTE LE RISPOSTE AI DUBBI DELL’EMERGENZA IN CORSO – NEL CASO DI POSITIVO ASINTOMATICO SI RIENTRA IN COMUNITÀ DOPO UN TAMPONE NEGATIVO FATTO DOPO ALMENO 10 GIORNI DI ISOLAMENTO – ECCO COSA SUCCEDE IN CASO DI POSITIVITA’ DI LUNGO TERMINE...


     
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    Biagio Simonetta per ilsole24ore.com

     

     

    Coronavirus, che fare dopo il contatto con un positivo?

    Navighiamo a vista. Impauriti da un contagio fuori controllo, nell'isteria collettiva del “chi ha incontrato chi”. Il sistema di tracciamento non ha retto l'urto di una seconda ondata violenta del coronavirus.

    covid le risposte ai dubbi delll'emergenza in corso covid le risposte ai dubbi delll'emergenza in corso

     

    Qualche settimana fa ci crogiolavamo sui dati: i numeri erano più o meno stabili, mentre in Europa correvano. Oggi facciamo i conti col caos generale delle Ats, con le code ai drive-In dei tamponi. Proprio i tamponi sono l'argomento più battuto. Perché in questa emergenza, l'infodemia – l'eccessiva quantità di informazioni, a volte non vagliate con accuratezza - è un altro degli aspetti preoccupanti. E allora proviamo a fare il punto, “cercando di capire cosa devo fare se…”.

     

    Contatto indiretto con un positivo

    Se sono un contatto del contatto (e cioè se ho avuto un contatto stretto con una persona che ha avuto contatto stretto con un positivo), non dovrò fare nulla. A meno che la persona con cui ho avuto contatto non diventi, durante la sua quarantena, un positivo.

     

     

    Contatto diretto con un positivo

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    In questo caso le cose cambiano. Se non ho alcun sintomo, devo rimanere in quarantena per 14 giorni. Nel caso volessi uscire prima, posso fare un tampone dal decimo giorno in poi (ho quindi dato il tempo all'eventuale contagio di palesarsi). Se invece sono sintomatico, faccio un tampone che - se negativo - mi rende libero (solo dopo aver rispettato comunque 14 giorni di isolamento, o 10 giorni e al decimo giorno un tampone o test rapido ancora negativo). Se invece il tampone è positivo, non sono più un “contatto” ma un “caso”.

     

    Positivo senza sintomi e con sintomi

    Se sono un caso positivo, ma asintomatico: rientro in comunità dopo un tampone negativo fatto dopo almeno 10 giorni di isolamento. Nel caso di positività con sintomi: rientro in comunità dopo un tampone negativo, fatto dopo almeno 10 giorni di isolamento ed almeno 3 giorni senza sintomi (tali 3 giorni possono essere inclusi nei 10 oppure successivi: la cosa può variare da caso a caso in base a quando si guarisca dai sintomi).

     

    Positivo di lungo termine

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    Durante questa emergenza, purtroppo, abbiamo imparato che esistono anche casi di positività a lungo termine, e cioè che pur guarendo da tutti i sintomi - eccezion fatta per alterazioni di gusto e olfatto che spesso persistono per molte settimane – il soggetto continua a risultare positivo al tampone molecolare. Se si verifica questa ipotesi, rientro in comunità dopo 21 giorni di isolamento, laddove autorizzato dalle autorità sanitarie in relazione al caso specifico: alcuni casi, come ad esempio gli immunodepressi, possono infatti restare molto contagiosi in modo prolungato e non saranno autorizzati.

     

     

    Differenza fra isolamento e quarantena

    Altro capitolo molto dibattuto, la differenza fra isolamento e quarantena. Qui è la Circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020 a chiarire. L'isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell'infezione.

    TAMPONE COVID CORONAVIRUS DRIVE IN TAMPONE COVID CORONAVIRUS DRIVE IN

     

    La quarantena, invece, si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l'obiettivo di monitorare l'eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi. La circolare del Ministero della Salute raccomanda di eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze.

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